Roma, Garcia dopo l’amichevole: “Osvaldo rende la Roma più forte”

Dopo il pareggio con i turchi del Bursaspor, si concede per la classica conferenza stampa post partita, l’allenatore della Roma Rudi Garcia.

 

 

Fonte: mustapha_ennaimi (Wikipedia)
Fonte: mustapha_ennaimi (Wikipedia)

Un 1-1 che non ha visto demeritare la formazione giallorossa che risente ancora dell’inizio della preparazione. Ecco le risposte del mister alle domande dei giornalisti: Come vedo il gesto di Totti? Osvaldo è un grande attaccante, non ce ne sono molti come lui, ha carattere e talento e preferisco questi giocatori. Solo che il suo carattere gli gioca qualche scherzo, ci sono cose che non dovrà mai fare. La Roma sarà più forte con Osvaldo in rosa. Se ho parlato con Osvaldo? Ho parlato con tutti i giocatori della rosa, me ne manca solo qualcuno che incontrerò a Trigoria. Quello che dico ai giocatori rimane tra di noi. Però abbiamo parlato abbastanza di Osvaldo, parliamo della partita“.

 

Ecco le sue impressioni sulla gara: “Pjanic e Jedvaj come registi? E’ una posizione dove serve equilibrio, sia in difesa che a centrocampo. Tin Jedvaj è un calciatore più difensivo e oggi incontravamo una squadra già in forma. Miralem ha giocato contro una squadra con cui non avevamo bisogno di difendere. De Rossi sa fare entrambe le cose. Sulla circolazione di palla? La circolazione di palla è importante, deve essere più veloce di oggi“. 

 

L’intervista poi vira su singoli giocatori: “Skorupski? Ha molto talento ma è ancora troppo giovane, deve lavorare su alcuni aspetti. Ha qualità di un gran portiere, abbiamo comunque Lobont come elemento d’esperienza che lo potrà aiutare. Benatia? Era ancora a corto di preparazione, non si è allenato bene per colpa di un problema fisico, è ancora in ritardo. Però abbiamo apprezzato la sua forza nei duelli e negli anticipi. De Rossi regista? Dipende dal modulo che utilizzeremo: con il 4-3-3 è perfetto per fare il mediano centrale, con i due centrali invece può giocare senza problemi lì in mezzo“.

 

Infine conclude parlando del modulo: “4-3-3 o 4-2-3-1? Sono entrambi interessanti, quando avremo tutti a disposizione ci lavoreremo meglio. Ora conta saper gestire i calciatori“.

 

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