Roma, l’analisi di Candela: “Persi due punti al derby”

La Roma torna ad allenarsi in vista della delicata sfida contro il Palermo. La Juventus dista sempre 3 lunghezze e manca ancora tutto il girone di ritorno. Sarà importantissimo il secondo scontro diretto tra le due rivali.

Vincent Candela
Fonte immagine: Илья Хохлов da Wikipedia

I giallorossi ripartono da un ottimo secondo tempo nel derby. A fare un’analisi della prossima sfida, contro i rosanero, è l’ex difensore Candela. Ecco le sue parole rilasciate a Radio In a Palermo: “Dybala? L’argentino è davvero un bel giocatore. Sono simili, ma il paragone va fatto tra qualche anno. Montella è esploso un po’ più tardi, certamente ha il suo stesso fiuto del gol, la tendenza a cercare la rete da ogni posizione. In questo sono simili. Per me i giallorossi contro la Lazio hanno perso 2 punti, le squadre si sono divise un tempo ciascuno. C’è un Totti in grande forma, gli anni passano per tutti tranne che per lui. La squadra di Garcia proverà a imporre il proprio gioco anche a Palermo, contro una squadra che sta facendo benissimo, ha perso a Firenze dopo nove risultati utili di fila, si trova a pochi punti dal terzo posto occupato dalla Lazio. Sarà una partita molto interessante, la Roma per me deve spingere fin da subito per approfittare di qualche problema difensivo manifestato dal Palermo in campionato. Spero di vedere una Roma capace di lottare fino all’ultimo con la Juventus per lo scudetto e mi auguro possa anche vincerlo. Il Palermo, invece, può lottare tranquillamente con Inter, Milan, Fiorentina e Lazio per il terzo posto. È una stagione ottima anche per i rosanero, che possono contare su giovani di grande qualità. Iachini? Iachini sta svolgendo un lavoro ottimo, è un allenatore coerente e per questo la squadra lo segue. Lo stesso si può dire per Garcia. In Italia lo conoscevano in pochi, ha impostato un modo di giocare nuovo, tutto suo e i risultati si stanno vedendo. Io vicino a Palermo? Che io sappia no, perché quando sono andato via da Roma avevo quasi smesso di giocare, almeno nella mia testa. Mi sono ritirato abbastanza presto, avevo perso gli stimoli. Sarebbe stato bello vestire la maglia rosanero perché il pubblico palermitano vuole bene alla squadra e la supporta sempre. Sono stato a Messina? Sì, gli ultimi 4 mesi, sono stato chiamato dal mio amico Bruno Giordano ma non abbiamo vinto nemmeno una partita. Ho conosciuto la Sicilia, mi sono innamorato di Taormina, ma non ho vinto neppure una gara: ho capito che era arrivato il momento di appendere le scarpette al chiodo“.

Poi una piccola analisi dei singoli giocatori: “Totti? È un giocatore di una intelligenza straordinaria. Non è più veloce, non ha il dribbling di una volta, ma ha un livello di pensiero superiore. Se vuole, potrà farci sognare ancora per un altro anno. Holebas? È al primo anno con la Roma, ha qualche difficoltà ad attaccare, si deve sbloccare. Deve partecipare di più alla manovra, sia a centrocampo che in attacco. Tecnicamente non si discute, calcisticamente è molto bello da vedere, ma deve imparare a proporsi di più davanti. Dobbiamo dargli tempo: per i giocatori stranieri è difficile imporsi in Italia, specialmente in una squadra importante come la Roma. Manolas come Benatia? No, per me il marocchino è uno dei difensori più forti, era un leader della squadra. Manolas diventerà un grande, bisogna aspettarlo, è un giocatore di personalità, ma tra i due Benatia è più forte, aiutava molto di più anche quando si doveva far partire l’azione da dietro“.

Si chiude parlando del selfie di Totti: “È stato “figo”, bisogna sottolineare anche le cose simpatiche del calcio, non solo gli aspetti negativi. È stata una cosa carina per i suoi tifosi, per scherzare. Lotito c’è rimasto male? Beh, anche lui è un bel personaggio. Lo capisco, è pur sempre un derby“.

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