Roma, parla Garcia: “Mi sono italianizzato? Non è un male, sono contento: voi italiani siete belle persone”

Il tecnico della Roma, Rudi Garcia, ha parlato in conferenza stampa della sfida di domenica con la Fiorentina. Queste le sue parole:

Rudi Garcia Fonte: Kian Andrea Saggiadi
Rudi Garcia (Fonte: Kian Andrea Saggiadi)

Le parole di De Rossi sul suo conto
Quando un giocatore parla bene dell’allenatore si fa prendere in giro dallo spogliatoio, ha valore maggiore (scherza, ndc). Lo faremo, lo faremo tutti insieme. C’è una solidarietà pazzesca, non solo nello spogliatoio: la nostra forza è quella. Siamo tutti ambiziosi

La trasferta di Firenze. Come sta la squadra?
Bene, serena come il suo allenatore. Ma anche molto motivata: sarà una bellissima partita da giocare. Siamo due belle squadre, loro giocano bene. E’ un buon test per mostrare che ci siamo

Le condizioni di Maicon, Manolas
Sui singoli, sono tutti convocati. Kostas non è al 100% ma quasi. Quel che conta di più è che non c’è rischio, si è allenato normalmente con la squadra, lo abbiamo preservato ma ora sta bene. Su chi giocherà terzino, c’è Maicon e Florenzi. Più scelte ho da fare meglio sto.

Le critiche sono maggiori rispetto allo scorso anno quando eravate a -8
La cosa che conta è il nostro campionato, ci sono ancora tanti punti da fare. La squadra deve guardare in avanti e in avanti vuol dire la prossima partita a Firenze. La Roma è un po’ a corrente alternata, anche durante la partita stessa. Dobbiamo ritrovare la continuità, possiamo fare meglio. I punti dicono che da quando esiste il campionato a 20 squadre a tre punti, questa è la seconda Roma di tutti i tempi. I media quando giochiamo meno bene criticano, ma è normale: basta che sia una critica obiettiva. Non c’è mai un solo colpevole quando le cose vanno male: Io penso positivo, bisogna essere più misurati.

Roma-Juve e Salah
Per me non serve niente parlare di una sfida che non è la prossima. Voglio che i miei siano concentrati per domenica, non basta un doppio scontro diretto per vincere lo Scudetto. Bisogna essere sempre al 100% e fare di tutto per vincere la gara che arriva. Mercato? Non ho niente da dire, a parte che abbiamo un direttore sportivo che lavora tanto e tanto bene. Se c’è un’opportunità me ne parlerà ma oggi è solo Fiorentina, Fiorentina, Fiorentina…

Modulo di gioco
La cosa interessante è che i giocatori sanno giocare con diversi moduli di gioco, lo abbiamo visto anche a Palermo. Abbiamo almeno tre sistemi da usare, non sono preoccupato: posso solo dire che quando faccio una scelta è sempre per migliorare la mia squadra e vincere la partita. Non voglio adattarmi mai, penso sempre positivo per vincere. Spesso ci si riesce, a volte – come in questo momento dove pareggiamo troppo – meno.

Le critiche dei tifosi dopo il rigore di Empoli
Ho sentito anche che mi sono italianizzato. Penso possa essere solo una cosa positivo, sono fiero e onorato di ciò. Mi sono già espresso, noi giochiamo per dare piacere ai nostri tifosi e posso capire che dopo l’Empoli siano stati un po’ dispiaciuti per non aver mostrato abbastanza efficacia soprattutto in attacco. L’episodio? Non possiamo dire che c’è rigore, ma non possiamo nemmeno dire che non c’è rigore: quando parlo di arbitri parlo sempre di tecnologia, quello è stato il tipico caso dove contano le angolazioni. Io, comunque, faccio parte del 50% della gente che dice che c’era. Dobbiamo dare fiducia agli arbitri, possono sbagliare, capita. Abbiamo bisogno della fiducia dei tifosi, rendono meglio nei momenti difficili quando sentono il sostegno.

Manca la continuità. La squadra può essere sia rimasta ancorata al 7-1?
I giocatori, a livello numerico, sono di meno. Due squalificati, più due assenze, può capitare che gli automatismi di gioco vadano un po’ meno bene. Essendo sotto nel derby e a Palermo, e riuscire a pareggiare, come possono esserci problemi mentali? La squadra dà tutto in campo e sarà così fino alla fine del campionato. Nessuna squadra vede la propria stagione come un lungo fiume tranquillo, a volte c’è un po’ di vento e dobbiamo tenere la barra dritta…

Sua la scelta di mandar via Jedvaj o della società?
Tutto quello che facciamo, lo facciamo insieme con la società.

Le polemiche arbitrali
E’ positivo quando c’è un arbitro che viene a visitarci per spiegarci delle nuove regole, perché i giocatori capiscono che non c’è solo l’arbitro ma anche l’uomo dietro. Dobbiamo aiutarli, a volte a caldo non è sempre semplice.

Tre punti diversi dagli altri?
Dobbiamo andare a Firenze con molta fiducia. Io ce l’ho verso la mia squadra, andremo per prendere i tre punti: loro sono un’ottima squadra ma noi abbiamo dimostrato di saper prendere i tre punti in trasferta. Mi piace questa gara, vedere i miei ragazzi impegnati così è una bella cosa: domani dovremo mettere tutto in campo come ho visto durante questi giorni di allenam

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