Roma, quando Pjanić veniva insultato dai tifosi: come possono cambiare le cose in pochi mesi…

La carriera di un calciatore, si sa, può essere facilmente caratterizzata da alti e bassi.

E questo, in tutti i sensi: sia sotto l’aspetto tecnico che sotto l’aspetto personale. Non era però il caso di Miralem Pjanić, sbarcato a Roma a soli 21 anni (nella stagione 2011/2012); un talento indiscusso che però ha dovuto tener testa ad un momento storico giallorosso molto particolare. Il bosniaco, adesso, sta vivendo un momento magico: qualificazione al prossimo Mondiale con la sua Bosnia e perno di questa Roma, specialmente dopo questa doppietta decisiva al Napoli. L’errore, però, sarebbe stupirsi. Pjanić, infatti, non ha mai dato la possibilità  a nessuno di aver dubbi su di lui, sul suo talento, anche quando era utilizzato col contagocce (come nella passata stagione con Zeman) o fuori ruolo, ma soprattutto, quando veniva insultato pesantemente (e ingiustamente) fuori Trigoria: non dimentichiamoci, infatti, che soltanto pochi mesi fa (era metà luglio) un gruppo di tifosi giallorossi fermò l’auto del bosniaco e lo insultò in ogni maniera, intimandogli di andarsene da Roma (qui il video). Andarsene, proprio lui che quando scendeva in campo dava sempre il meglio, sia tecnicamente che sotto l’aspetto dell’impegno personale. Ma si sa, la piazza romana è una piazza tosta ed i tifosi sono esigenti, non abituati a navigare nelle parti “anonime” della classifica e soprattutto era difficile ancora da digerire la sconfitta con l’odiata Lazio in finale di Coppa Italia. Lui, con tutta risposta, anche grazie al decisivo intervento dell’allenatore Rudi Garcia, ha avuto il coraggio, la forza e la caparbietà di rimanere, dimostrando di avere carattere e di tenere a questa maglia. In questo momento è lui il Re di Roma (sempre dopo il Pupone) e l’ha dimostrato (ancora una volta) sul campo, guadagnandosi il rispetto, l’affetto dei tifosi e dandogli anche una bella lezione morale.