Sampdoria, conferenza stampa di Delio Rossi: “Non cambio modulo in base agli avversari”

Alle 14.00 Delio Rossi entra in sala stampa. Il primo pensiero va alla squadra che è tornata ad allenarsi a Bogliasco:

 

Fonte: Laura Rossetti
Fonte: Laura Rossetti

Abbiamo lavorato dal punto di vista fisico in attesa che arrivassero tutti. Poi, ci siamo concentrati anche sulla tattica. Ora devo trovare un sistema di gioco che vada bene per coinvolgere più giocatori possibili. Non posso chiedere cinque giocatori per fare il 4-4-2 e stravolgere tutto.
Io ho trovato un gruppo che si è dato a me completamente, stiamo lavorando e sono soddisfatto ma c’è ancora tanta strada da fare e domenica non vedrete una Sampdoria tanto diversa da quella vista con la Lazio”.

Una delle prime domande è sulla situazione portiere.

Romero ha avuto problemi al ginocchio mentre Da Costa al gomito. Domani faremo una verifica e valuteremo. Giocherà chi sta meglio”.

Poi si entra in argomento modulo. Gli viene chiesto se cambierà modo di giocare in base alla squadra che si troverà di fronte.

“Non sono uno che cambia il modulo in base agli avversari. Si possono fare delle modifiche ma nulla di più”.

Gli viene quindi fatto notare come lui abbia battuto più volte la Juve a Torino e chiesto se l’avversario di prestigio possa aumentare gli stimoli per fare bene.

“Non ho mai giocato nel nuovo stadio, mi hanno detto che sia bellissimo; qualche volta ho vinto a Torino ma ogni partita è a sé.
Sul discorso degli stimoli, un calciatore che gioca in serie A non può essere privo di stimoli sia che si giochi contro la Juve che contro il Siena. Se non si ha il sangue nelle vene, si deve cambiare mestiere. Ci vuole passione in ciò che si fa”.

Un riferimento alle gerarchie sul campo.

Ho un’idea di base ma per me non esistono titolari e panchinari. È il campo a mostrarmi chi deve giocare. Che io vinca con Palombo, con Icardi o con un ragazzo della primavera a me non interessa. l’importante è il bene della Sampdoria”.

Ipotizzando una marcatura stretta su Pirlo.

È un giocatore di esperienza, da tenere d’occhio ma è particolare e marcarlo a uomo potrebbe non essere la soluzione ideale.”

Si parla dei singoli e gli si chiede un parere su Krsticic e sul suo ruolo.

Mi sembra un giocatore che sappia giocare a pallone. Non lo vedo come esterno, per me può fare il centrale o il laterale di centrocampo. In squadra abbiamo comunque diversi giovani e in tanti devono ancora trovare la propria identità e sta a me aiutarli a cercare il ruolo adatto alle proprie caratteristiche”.

Si chiude con la domanda sul calciomercato.

La società mi disse quando arrivai: Questa è la squadra cerca di sistemarla meglio che puoi. Certo che se esistesse il bisogno di avere un giocatore non credo la società si tirerebbe indietro.
Non sarà facile però perché il mercato offre poche possibilità.
O prendi giocatori che non giocano nelle loro squadre, o stranieri che ci mettono sei mesi ad imparare la lingua, o elementi che giocano titolari nei loro club e che quindi per averli devi pagare un sacco di soldi.
Valuteremo con la dirigenza ma prima voglio conoscere un po’ meglio la squadra”.

In ultima, una battuta del mister sulla partita
” La Juventus ha elementi in grado di fare la differenza e sulla carta sono nettamente più forti di noi. Dobbiamo sopperire al divario tecnico con organizzazione, fisico e gioco”.

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