Seedorf: “Addio Milan, tante le proposte da valutare”

Clarence Seedorf saluta il Milan. Il “Professore” abbandona i colori rossoneri dopo 10 anni di trionfi con 2 Scudetti, 2 Champions, 1 Intercontinentale ed 1 Mondiale per Club, 2 Supercoppe Europee, 2 Supercoppe Italiane ed 1 Coppa Italia, è il secondo giocatore con più presenze nelle competizioni Uefa per Club, incluso nella FIFA100, la lista dei migliori 125 calciatori di tutti i tempi stilata da Pelè, altre 2 Champions con Ajax e Real Madrid, 300 presenze e 47 reti in rossonero.

Fonte: Elena Rybakova (Wikipedia.org)

Introduce la Conferenza Stampa un emozionato Adriano Galliani: “E’ un giocatore che ha vinto ‘quattro Champions e mezzo’ e lui sa perché. Ha vinto con Ajax, Real Madrid e Milan, ma anche col Real ne ha vinta ‘mezza’ prima di andare all’Inter. La sua è stata una carriera straordinaria e quando giocavamo bene, lui giocava bene. Non so se è una tesi con il mio copyright, ma è una verità assoluta. Ho grandi ricordi con Clarence, ha saputo ricoprire tanti ruoli e ricordo una partita fondamentale, quella col Bayern a Monaco di Baviera. Ci sono voluti 15-20 giorni, nel 2002, per scambiarlo con Coco. Ci pensava, poi ha detto di sì e quella gara col Liberec fu un grande spartiacque per noi. Potrà fare di tutto, farà altrettanto bene l’allenatore se vorrà farlo, il dirigente di club o di istituzioni internazionali. Diventerà un personaggio importante del calcio mondiale, quando smetterà di giocare a calcio. Adesso finisce il periodo con Clarence calciatore, chissà, ora potrebbe ricominciare in altri ruoli. Ora basta, però… E’ la sua conferenza“.
Poi tocca proprio a lui, Clarence Seedorf, parlare: “Grazie a Galliani per le belle parole, sono felice di dedicare questo momento ai 10 anni col Milan. Il mio futuro lo sapremo a breve, tra qualche giorno, comunque posso dire che non ho mai ricevuto così tante proposte come adesso. Devo valutare tutto, dedicare attenzione e prendere tempo, come quando sono arrivato al Milan, lasciando l’Inter. In questo momento la cosa che mi piace fare di più è giocare. Sto ancora bene e voglio continuare. In futuro vorrei fare l’allenatore o il dirigente, ma adesso è presto per fare questi discorsi. Io voglio ancora divertirmi e essere competitivo in campo. Cerco di ragionare, guardando tutti gli aspetti che sono importanti e non solo quello calcistico: ci sono anche figli e famiglia, aspetti importantissimi da valutare. Sono stati 10 anni splendidi e devo ringraziare tutti ed avrò presto modo di salutare tutti, anche i tifosi. Ringrazio anche l’Italia, dove sono nati i miei due figli, e Milano che è stata una città particolare e splendida per me. Per un rinnovo avremmo trovato l’accordo, ho scelto di lasciare pensando al mio futuro. Ho chiesto consigli a Galliani sui percorsi, in passato, ed era chiaro che avrei lasciato il Milan per fare un altro percorso di vita, per continuare la mia carriera altrove, con le prospettive di proseguirlo in futuro qui. Lascio una famiglia, persone con cui ho vissuto 10 anni per più ore e giorni che con la mia famiglia. L’addio al Milan è un’idea che avevo anni fa, penso sempre avanti. Pensare al dopo-carriera è importante, ma ora voglio vivere nuove esperienze. E’ da due anni che ne parlo con la società. Che Milan lascio? Lascio una squadra che vuole restare competitiva. E’ necessario ricreare una squadra come lo eravamo qualche anno fa. Il DNA del Milan sarà importante per restare al vertice inItalia e in Europa. La società ha l’esperienza per affrontare così tanti addii importanti. Il nuovo Seedorf? Non voglio fare paragoni, ci sono tanti talenti, ma per ottenere quello che hanno vinto gente come Maldini e Costacurta ci vogliono tanti sacrifici. Oggi, rispetto al passato, da questo punto di vista, le cose sono un pò cambiate. Mi auguro di vedere, oltre al talento, anche che i giovani abbiano il carattere per arrivare e rimanere al top“.

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