Soccermagazine, Emanuele Celeste a Radio Luiss: “Giusto tener conto del ranking FIFA di ottobre”
Emanuele Celeste, uno dei fondatori e responsabili editoriali di Soccermagazine.it, è stato invitato ad intervenire nel corso del programma“Sportclub” dell’emittente Radio Luiss. Ecco alcuni stralci delle sue dichiarazioni:
Innanzitutto partiamo da un dato molto semplice: Totti è già mancato al Mondiale sudafricano e considerando che Lippi avesse fatto intendere più volte di volerlo, non è da escludere che sia stato lo stesso giocatore a declinare l’invito. Curiosamente, però, l’arcano non è stato mai svelato. In un gruppo come quello attuale, comunque, un elemento come Totti farebbe comodo già solo per la sua esperienza. Non si può non notare però come Totti appartenga ad una generazione completamente diversa di giocatori, nel senso che era più logico vederlo in Nazionale con i vari Zambrotta, Cannavaro e Del Piero; vederlo eventualmente in squadra con i Montolivo, i Bonucci e i Thiago Motta, che se ci fossero stati 10 anni fa in Nazionale con Totti non ci sarebbero andati, stona un po’ e non solo anacronisticamente parlando. In ogni caso, e questo non l’ha sottolineato praticamente nessuno, bisogna considerare anche i risultati della Roma in questa stagione, perché se la Roma arrivasse terza, oppure quarta o quinta, dovrebbe disputare i preliminari di Champions o di Europa League che siano, pertanto la stagione e la preparazione inizierebbero prima e potrebbe costituire un problema per un fisico da preservare come quello di Totti. Fosse stato al suo ultimo anno di carriera forse ci sarebbero state più possibilità di vederlo in Brasile, sulla falsa riga di Zidane che giocò le sue ultime partite ai Mondiali del 2006, tuttavia credo che sarà quasi impossibile che accetti. Finora lui è stato molto corretto nell’affrontare l’argomento: di recente ha affermato che la percentuale di un suo ritorno in azzurro fosse zero, ma che se ci fosse stato bisogno avrebbe risposto a Prandelli. In sostanza il pensiero di Totti è: “Con la Nazionale non c’entro più niente da molto tempo, ma se dovesse succedere qualcosa di grave (sottinteso: infortuni a giocatori importanti) non la lascerei andare in rovina gratuitamente e non mi tirerei indietro per dare una mano””.
I GIRONI DEI MONDIALI – “Non è detto che il girone facile sia il più indicato perché agli Europei ed alla Confederations Prandelli ha beccato avversari importanti e comunque siamo sempre passati; non citerei come eccezione che conferma la regola il girone dei Mondiali in Sudafrica perché lì la disfatta fu dovuta più ad altre cause. C’è chi si è lamentato del fatto che si sia tenuto conto del ranking FIFA di ottobre e non di quello di novembre per stilare le teste di serie, dato che siamo a dicembre, ma invece è più giusto, perché le qualificazioni si sono chiuse ad ottobre e paradossalmente sarebbe stato più antipatico invece perdere lo status di testa di serie per qualche amichevole di novembre in cui come di consueto si sarebbero schierate riserve ottenendo risultati modesti e non veritieri, come infatti è accaduto ultimamente proprio con l’Italia. In ogni caso, evitare Spagna, Brasile, Argentina e Germania sarebbe preferibile anche perché i big match vanno conservati per la fine, quando ci deve essere un vincitore, ed un Italia-Germania che potrebbe anche finire in parità è poco da Mondiale”.
Il video con l’intervento completo: