Tévez, buona la prima. La Juve batte la Samp 1 a 0 grazie all’Apache

Dall’inviato a Genova-Un anno dopo, cambia la squadra, cambia lo stadio, ma il copione è molto simile: alla Sampdoria tocca il ruolo di “ammazza grandi” della prima giornata.

Fonte: Tommaso Naccari
Fonte: Tommaso Naccari

Lo scorso anno fu il Milan, quest’anno potrebbe essere la Juventus. Juventus che ha nel “Ferraris blucerchiato” una bestia nera che proverà a sfatare all’alba di questo campionato 2013/2014. Non sarà facile, visto il clima caldissimo, con oltre 30mila spettatori e una Sud infuocatissima. Pronti via e la Juve prova ad imporsi: dopo un azione ricca di scambi, Lichtsteiner prova a lanciare Vucinic, ma un intervento prodigioso di Palombo pone fine all’offensiva dei torinesi, quest’oggi in gialloblù. Un minuto più tardi è Pirlo a rendersi pericoloso, con una rasoiata dal limite dell’area che Da Costa devia in angolo. Primo quarto d’ora molto vivace, ma da padrone la fa il nervosismo. Al 17′ è la Samp a rendersi pericolosissima: Krsticic crossa in area, la palla attraversa tutto lo specchio della porta, senza che nessuno riesca a deviarla. La risposta non tarda ad arrivare: è il 19′ quando Asamoah prova l’incornata su calcio d’angolo, trovando però la risposta di un ottimo Da Costa. Due minuti più tardi è nuovamente il numero 1 blucerchiato a negare la gioia del goal alla Juventus: dopo un controllo errato di Palombo, Tevez si ritrova a tu per tu con Da Costa, che para. Primo tempo che poi si trascina, verso la fine, senza vere grandi occasioni, ma contraddistinto da un andamento “spezzettato”, sintomo del nervosismo evidenziato poc’anzi. Il secondo tempo inizia senza nessuna novità tra le formazioni. A persistere è anche il nervosismo che, al 50′ porta alla prima ammonizione della partita: a farne le spese è Eramo. Al 57′ minuto la sfida si sblocca: Pogba riceve palla in area, controllo al volo e crossa in mezzo dove, ad attendere il pallone, c’è Carlos Tevéz che, a porta vuota, non perdona. Due minuti più tardi arriva anche il secondo giallo del match, ai danni di Gastaldello che, in ritardo, stende l’Apache. Al 63′ la Samp ha l’illusione del pareggio: punizione battuta in area, Costa devia in porta e segna. Il Ferraris esplode, ma Banti di Livorno annulla tutto per un presunto fuorigioco. Al 66′ i blucerchiati ci riprovano prima con Eder, che vede il suo tiro respinto da Buffon, poi con Berardi che riceve proprio dal compagno brasiliano e prova la botta, facilmente disinnescata dal numero uno della Nazionale. Due minuti più tardi prova a rispondere la Juve con Lichtsteiner che prova a piazzarla con la testa, non riuscendo però ad inquadrare lo specchio. Al 71′ i primi cambi del match, tutti sulla sponda blucerchiata: a Eramo e Gastaldello subentrano, rispettivamente Soriano e Mustafi. La Samp, comunque non demorde e al 75′ minuti va nuovamente vicino al pareggio, con una gran sassata di Obiang che si spegne sul fondo. All’80’ arriva anche la prima ammonizione bianconera: sul taccuino dell’arbitro finisce Lichtsteiner. All’82’ la Samp termina le sostituzioni inserendo Castellini per Berardi. Inizia la girandola delle sostituzioni anche per la Juventus che, a due minuti dalla fine, sostituisce l’intero attacco: Tevéz e Vucinic lasciano il posto a Llorente e Giovinco. Qualche secondo più tardi Castellini atterra Lichtsteiner: Banti si avvicina e sventola al numero 7 blucerchiato il rosso. La partita poi si avvia alla conclusione senza nessun altro sussulto né azione degna di nota. La Juventus inizia al meglio la stagione vincendo su una Sampdoria che comunque non ha sfigurato.

 

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