Torino-Inter, la conferenza di Mazzarri: “L’unico sicuro di giocare è Palacio. Attenzione ai granata”

Tempo di conferenza stampa per Walter Mazzarri, allenatore dell’Inter, in vista dell’importante sfida di domani sera in posticipo contro il Torino.

Fonte: inter.it
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Il mister apre con la questione riguardante i ritardi aerei degli argentini, di ritorno dalle sfide di qualificazione ai Mondiali: “Non multerò nessuno, se c’è un ritardo aereo che colpa ne hanno i giocatori? Sulla condizione fisica è un rebus, ieri hanno fatto defatigante. Oggi valuterò guardando il campo e domani schiererò la formazione che mi darà più garanzie”. Dopo la prima sconfitta in campionato contro la Roma il mister vuole delle risposte sul campo: “Contro i giallorossi non abbiamo fatto male, la prestazione c’è stata, nonostante il brutto risultato. Questa squadra deve comunque crescere ancora, ma a livello globale sta facendo bene. E’ chiaro che abbiamo giocato contro una squadra molto solida, con un bravissimo allenatore che viene seguito da giocatori molto esperti come Benatia, De Sanctis, Maicon. De Rossi è rigenerato. Domani sarà una partita difficile, su un campo particolare contro una squadra ottima, con un allenatore che dà organizzazione di gioco. E’ un test importante, un’altra verifica, ma sono fiducioso che i miei ragazzi faranno bene. Cerci? Un calciatore importante, può mettere in difficoltà qualsiasi squadra. Ma ci sono anche altri giocatori validi, come Immobile e Barreto“. L’infortunio di Ricky Alvarez potrebbe lanciare dal primo minuto Kovacic da trequartista? Mazzarri non si sbilancia: “E’ una possibilità, dispiace per Ricky che stava facendo molto bene fino ad ora, aveva bisogno di continuità. Potrebbe anche essere impiegato Guarin dietro l’unica punta, non escludo nulla, faccio delle decisioni anche guardando l’avversario. Una soluzione del genere con il colombiano l’ho provata nel tour estivo in America“. Potrebbero esserci sorprese anche nel reparto arretrato, con Samuel che potrebbe soffiare il posto a Ranocchia, non molto brillante in questo periodo: “Dipenderà un po’ da tutto – dice l’allenatore nerazzurro – dai dati, dal momento di forma in cui stanno. Quando pareggiammo con la Juventus, i Nazionali calarono nei minuti finali della partita. Faccio tutto in base agli allenamenti, alle condizioni fisiche. Oggi ho un ultimo test, valuterò coi miei collaboratori e parlerò coi calciatori. Ho un po’ di dubbi in difesa, pure a centrocampo, e sulla seconda punta in avanti. L’unico sicuro di giocare è Palacio“. L’allenatore toscano si sofferma poi sul cambio societario al vertice, con l’arrivo di Thohir, che prende il posto di Massimo Moratti: “Il presidente ha preso questa decisione per il bene del club e a noi basta questo. Le motivazioni io le trovo sempre, devo dare il massimo sempre e comunque. Questa è una cosa che devo inculcare anche ai miei giocatori, ma finora la risposta è stata positiva. Io non chiamo mai la proprietà, è la proprietà che chiama l’allenatore, io sono a disposizione loro 24 ore su 24, così come do spiegazioni ai miei calciatori in altro modo. Se Thohir mi chiamerà io gli rispondo, altrimenti non è un problema. Anche perché, nonostante sappiamo tutto, con noi ieri c’erano Branca e Ausilio. Moratti è sempre venuto a trovarci, non è cambiato granché toccando con mano tutto”. Ultime domande poi riguardano le condizioni fisiche di Capitan Zanetti e su altri dubbi di formazione: ” Zanetti sta bene, da un punto di vista motorio non sembra neanche reduce da una grande sosta. Ha assaggiato la squadra, ha voglia di fare bene e di giocare. Strada facendo vedremo il suo stato di forma. Jonathan sta anche lui bene, ha recuperato ed è in forma, su altre scelte, come il presunto ballottaggio Pereira-Nagatomo non posso dire nulla, perché non ho ancora sciolto tutti i dubbi”. 

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