Udinese, il Pagellone del 2011: Di Natale-Handanovic star, Torje rimandato

Società: un particolare commento va fatto nei confronti della società. Da 10 e lode nella gestione delle risorse economiche, del progetto e di tutto l’aspetto gestionale dell’Udinese azienda, ha saputo incassare dalle varie cessioni e, senza aver re-investito in altri giocatori ( qualche piccola spesa a parte) è ancora ai vertici del calcio Italiano. Modello.

Difesa 7,5: quella dei friulani è la difesa meno battuta del campionato, solida, compatta anche se a volte rischia qualcosina di troppo.

Handanovic 8: per adesso, questa si sta rivelando la stagione della sua consacrazione, praticamente perfetto in ogni partita
Benatia 7,5: leader della retroguardia, roccioso, autorevole e sempre attento, una riconferma
Danilo 7: la sorpresa, arrivato in estate non ha impressionato nei preliminari contro l’Arsenal, ma poi è stato un crescendo di partita in partita
Neuton 5,5: preso dal campionato brasiliano e gettato subito nella mischia in Champions League, il ragazzo ha subito un pochino troppo le pressioni e il nuovo tipo di gioco. Ha giocato poco, ma è apparso sempre un pochino spaesato
Domizi 6,5: svolge bene il suo ruolo di interno sinistro, molta pratica e poca estetica, utile anche in zona goal
Exstrand 6: alterna buone prestazioni a giocate da bollino rosso, ma complessivamente si merita la sufficienza
Basta 7: con 3 goal in 14 presenze il serbo si sta finalmente consacrando in questa annata, rivelandosi l’ennesima scommessa vinta dai friuliani
Ferronetti 6: praticamente al rientro dopo due anni terribili causa infortunio, il “Ferro” fa il suo senza infamia e senza lode

Centrocampo 7: corsa, dinamismo, quantità ma anche tanta qualità, per una linea mediana giovane e di grande prospettiva

Pinzi 7: solito grande cuore per il centrocampista Romano, capace di coniugare un importante ruolo di copertura a grandi giocate d’attacco
Badu 6,5: roccioso mediano “ all’antica”, grande corsa e dedizione al servizio dei compagni
Asamoah 7: importantissimo per il gioco dei bianconeri, Kwaodo garantisce sempre la sua bella prestazione
Isla 7: imprendibile sulla fascia, tatticamente utile in fase di copertura e pungente nelle azioni offensive, Muricio è diventato un giocatore completo, pronto ormai per una “ big”
Armero 7: decisivo nelle ripartenze , il Colombiano ha affinato anche la sua tecnica
Abdi 6: usato da Guidolin diverse volte in un ruolo non suo, si è rivelato utile ai meccanismi di squadra, anche se manca ancora della giusta lucidità in fase d’attacco
Doubai 5,5: usato pochissimo, non ha impressionato

Attacco 7: voto alzato dalla presenza di Totò di Natale, straordinario cannoniere, che fa brillare un reparto che conta su uomini che fin ora non hanno brillato

Di Natale 8: straordinario, appunto. Per il terzo anno di fila si conferma ai primi posti assoluti della classifica marcatori, finalizzatore di classe che oltre a segnare corre, dribbla, inventa e fa divertire tutti
Floro Flores 5,5: non può essere sufficiente la prima parte di stagione del Floro. Poco impiegato, quando ha la possibilità di giocare alterna buone prestazioni ad altre poco lucide e poco concrete. Inspiegabile come un giocatore del suo talento, non riesca ad inserirsi nel progetto Udinese da qualche anno ormai, mentre quando viene dato in prestito segna 10 goal in mezza stagione, come successo l’anno scorso a Genova
Torje 5,5: il folletto Rumeno ha ancora tanto lavoro da fare. Dopo un inizio in cui ha impressionato tutti, si è spento dimostrando una certa difficoltà nel digerire il calcio italiano
Fabbrini 5,5: impiegato poco, non ha mai lasciato il segno
Barreto s.v.: un fantasma

Allenatore, Francesco Guidolin 8: guida e mentore del gruppo, ha dimostrato di saper organizzare una squadra competitiva pur avendo perso in estate i vari Inler, Zapata e Sanchez, senza nemmeno fiatare.