Udinese-Lazio, le pagelle dei biancocelesti

La Lazio esce da Udine con i tre punti sfatando in un colpo solo il tabù trasferta e quello del “Friuli”.

Fonte: inter.it
Fonte: inter.it
Vittoria in trasferta dopo otto mesi ed in inferiorità numerica. Ecco le pagelle dei biancocelesti:

Berisha 5: decisamente acerbo ed a tratti seriamente preoccupante. Specialmente quando si lascia andare ad uscite azzardate. Incolpevole sul primo gol, poteva fare meglio in occasione del raddoppio di Badu;

Ciani 5,5: il suo maggior pregio è la praticità. Che gli varrebbe la sufficienza se spesso non si facesse cogliere troppo spesso da qualche amnesia di troppo;

Biava 6: prova ordinata e di sostanza. A 36 anni è ancora imprescindibile;

Dias 5,5: buona prova macchiata però dall’errore di marcatura in occasione del gol del raddoppio de padroni di casa;

Cavanda 5: nei primi 8′ perde per ben due volte il duello in velocità con Maicosuel. Nella seconda occasione regala letteralmente un rigore per un fallo sulla linea di fondo a difesa schierata. Sostanzialmente inconcludente;

Lulic 5: ancora una volta scende in campo il gemello brutto, quello svogliato, inconcludente e che non trova mai il dribbling. Diffidato, rimedia un giallo che lo terrà fuori con la Juventus;

Onazi 5: buona la prima mezz’ora durante la quale lotta e corre come di consueto, recuperando un buon numero di palloni e non disdegnando qualche sortita offensiva che lo porta anche a sfiorare il gol. Si perde incredibilmente con il passare dei minuti fino a concludere con largo anticipo la sua partita per un giallo, il secondo, frutto di un’entrata scellerata che condanna la Lazio a cercare la rimonta in inferiorità numerica;

Biglia 5,5: prova incolore. Gestisce con ordine il pallone ma sempre per linee orizzontali. Non trova mai verticalizzazioni ed imprime una certa lentezza e prevedibilità alla manovra biancoceleste;

Candreva 6,5: come spesso capita, il migliore dei suoi. Corre, lotta, dribbling, crossa e segna (su rigore). Peccato solo che il calcio sia uno sport di squadra;

Floccari 5: nei 52′ in campo si fa sicuramente preferire al suo compagno di reparto, Klose. Cerca di farsi vedere. Chiama palla, fa a sportellate, corre. Ma spesso crea solo confusione e quando dovrebbe sfoderare l’istinto del centravanti arriva colpevolmente in ritardo sui cross;

Klose 4,5: a volte, come contro l’Inter, prima di trovare la zampata vincente del campione passa 80′ minuti nell’anonimato. Altre volte, come oggi, la zampata non arriva. Ha però il merito di procurarsi il rigore che vale il pareggio;

Ederson 6,5: entra nel corso della ripresa e per la prima volta da segni di vivacità. Sembra poter tornare utile alla causa biancoceleste e così è, in effetti, fino a quando non è costretto a lasciare il campo per infortunio;

Hernanes 7: lasciato fuori all’inizio, entra a metà ripresa e sfodera un’ottima prestazione. Dinamismo, concretezza ed imprevedibilità messe al servizio dei compagni per tentare di vivacizzare la situazione. I compagni non sempre lo seguono. Ed allora il brasiliano ci pensa da solo e con una grande giocata regala i tre punti alla Lazio.

Cana s.v.

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