Verona, parla Mandorlini: “Quasi salvi, per noi è un grande campionato”

Andrea Mandorlini, allenatore dell’Hellas Verona, quello che ha riportato gli scaligeri nel grande calcio partendo dalle serie minori, intervistato da Rai Sport ha detto:

mandorlini
(Andrea Mandorlini – Fonte: www.hellasverona.it)

I riflettori sono puntati sulla squadra e la società perché stiamo facendo un grande campionato“.

Ieri contro la Juventus: “Ci serviva un risultato così di prestigio anche perché sembrava che stessimo andando  incontro a una nuova sconfitta e invece la squadra è riuscita a portare a casa un pareggio meritato strappandolo coi denti e credendoci fino in fondo”.

La squadra e il suo rendimento: “Stiamo ottenendo risultati che sono frutto di quattro anni di lavoro: abbiamo vinto la Lega Pro e poi la Serie B migliorando la squadra nel tempo”.

Il segreto di questo Verona: “Abbiamo tanti giovani validi e un campione come Luca Toni che sta facendo cose incredibili. Poi c’è una società solida che fa lavorare tranquillo l’allenatore e gli permette di dare il meglio. Il nucleo è quello di allora con tanti giocatori che hanno l’entusiasmo di chi non ha mai giocato da protagonista in Serie A“.

Sugli episodi arbitrali con la Juventus: “Ieri è stata una giornata molto sfortunata con molti episodi difficili da valutare: a caldo si dicono certe cose, ma a mente fredda penso che qualcosa sia stato sbagliato, ma non troppo. Ho sentito molti commenti sul movimento naturale di Vidal, ma per me è rigore perché va sulla palla col braccio. Bisogna analizzare tutti gli episodi: Sul primo gol non c’è fuorigioco, sul secondo sbaglia per primo il mio difensore, poi il fuorigioco c’è, ma non era facile vederlo perché si parla di pochi centimetri. L’unica cosa che reclamo è il rigore per il mani di Vidal“.

Sugli obiettivi stagionali:Il nostro obiettivo è sempre quello dei 40 punti, ma non ci poniamo limiti perché pensiamo sempre di migliorare e fare sempre meglio. Quando saremo salvi sarò il primo a spingere la squadra a migliorarci e fare ancora di più perché questo ambiente sono sicuro che non ci farà rilassare. Ma bisognerà vedere se avremo la testa e la voglia di andare alla caccia di qualcosa di più“.

Su Toni:Volevo un attaccante con certe caratteristiche perché pur avendo il cannoniere della Serie B sapevo che la A era diversa. Toni era il giocatore giusto per noi. Ci siamo parlati e lui ha accettato di intraprendere questa avventura e la cosa ha giovato a entrambi. Dà tantissimo in campo e nello spogliatoio ed è un leader per questa squadra“.

Sul proprio futuro:Non so cosa sarà di me nel futuro, penso al presente e a questa società che mi ha dato tanto. I sogni li ho sempre avuti da bambino e ho avuto la fortuna di realizzarne tanti e magari qualcun altro lo realizzerò in futuro. Ho avuto la fortuna di giocare e vincere con l’Inter che è la mia squadra del cuore, ma non penso affatto a un mio futuro sulla panchina nerazzurra“.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Su questo sito utilizziamo strumenti nostri o di terze parti che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche di uso/navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare opportunamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo usare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noi. Cookie policy