Zamparini analizza il momento rosanero

Il Presidente rosanero Maurizio Zamparini ha rilasciato un’intervista al Giornale di Sicilia focalizzandosi dettagliatamente sulla situazione del Palermo

Maurizio Zamparini
Maurizio Zamparini - Fonte: foto_palermo_calcio (Flickr)

Riguardo la partita di domenica allo Juventus Stadium esprime una relativa soddisfazione riguardo all’atteggiamento dei giocatori nella prima frazione di gioco nella quale si poteva benissimo sfruttare le occasioni costruite ma con grande sincerità sottolinea il grande valore e la prestazione dell’avversario.

Perché la squadra è nuova e siamo ancora un cantiere. Ho rivisto la partita, nel primo tempo ce la siamo giocati e anche alla grande. Ci gira tutto male, se una delle tre palle goal avute da Ilicic fosse entrata probabilmente sarebbe stata un’altra partita. Va poi sottolineata la prestazione della Juventus, domenica contro i bianconeri avrebbero perso anche il Milan e l’Inter”.

Continuando a parlare della partita contro i bianconeri accusa la squadra di essersi disunita dopo il gol di Matri.

Dopo il secondo gol della Juve la squadra non mi è piaciuta, avrei voluto battaglia fino alla fine, invece abbiamo mollato. E’ un atteggiamento che non mi piace, lo dirò anche ai ragazzi”.

Il presidente rosanero continua l’intervista trovando qualcosa di positivo nonostante la debacle e rivolge parole al veleno per chi utilizza il suo nome e gli attribuisce dichiarazioni mai fatte.

 Con la Juve abbiamo perso, ma non è tutto da buttare. Semmai è da buttare certo giornalismo, adesso si fanno gli scoop senza intervistarmi. Dopo la partita non ho parlato con nessuno, eppure mi ritrovo a leggere certi commenti, qualcuno si diverte ad interpretare quello che potrei pensare. Sono molto infastidito”.

Il patron rosanero analizza il tabù trasferte che sta condizionando il Palermo in questo inizio di stagione attribuendone la causa all’assenza di un vero trascinatore in mezzo al campo.

Cosa ci manca per fare bene anche in trasferta? Difettiamo di personalità , paghiamo la mancanza di un leader che guidi i compagni in campo, per questo ho detto a Mangia che deve essere lui a trascinare la squadra”.

Zamparini spiega cosa ha detto all’allenatore Mangia subito dopo la partita contro la Juventus. 

 “Gli ho detto che in trasferta dobbiamo essere meno timorosi e più intraprendenti ma pure questo fa parte del nostro processo di crescita. Sono sicuro che presto torneremo a vincere anche fuori casa, magari succederà quattro-cinque volte di fila. Se sarà così sono pronto ad offrire una cena ai giornalisti come ho fatto già in passato”.

Secondo diversi addetti ai lavori Mangia sarebbe a rischio in caso di sconfitta interna con la Fiorentina dell’ ex Delio Rossi ma Zamparini smentisce categoricamente.

 “Mangia non si tocca  il suo destino non è nelle mani di Rossi. Dirò di più: se Delio è stato con noi due anni, Mangia resterà ancora più a lungo”.

Sulle presunte voci circolate del summit tenutosi ieri tra Zamparini, Cattani e Mangia per parlare della situazione rosanero, lo stesso presidente ha tenuto a precisare meglio la cosa.

“Non si è trattato di un summmit e non ci sono stati ultimatum. Mangia è di Milano e Cattani è sempre a Milano, quindi mi sembra normale che dopo una partita vengano a casa mia e si analizzi quello che è successo”.

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