Zapata firma in extremis: Samp Napoli 1-1
Il monday night di Marassi ospita una sfida di alta classifica.
Sampdoria e Napoli si affrontano per l’ultima gara della tredicesima giornata di serie A. In gioco tra Benitez e Mihajlovic c’è il terzo posto ma sopratutto una rispettiva dimostrazione di forza. I blucerchiati sono in formazione tipo a differenza di un Napoli in grande emergenza che, rinunciando ancora ad un Mertens non al top, avanza Ghoulam sulla linea degli esterni d’attacco e si affida a Britos nel ruolo di terzino. Il primo brivido al 10° del primo tempo quando su cross di Callejon dalla destra, proprio Ghoulam si esibisce in un insolito colpo di spalla che fa la barba al palo di Romero. La Samp prende campo grintosa e fa sentire tutta la voglia di ben figurare contro gli avversari rendendosi pericolosa in più di un’occasione nell’area ospite. Al 22° grande mischia in area partenopeo e Soriano lamenta una trattenuta di Inler che però l’arbitro non sanziona. Al 36° una cavalcata di Maggio mette in moto Higuain con un assist al bacio ma il Pipita fallisce il tentativo di saltare Romero che estirpa il pallone dai piedi dell’argentino e salva il risultato. Il primo tempo si chiude senza altre emozioni. Le squadre tornano in campo nella ripresa con lo stesso registro che vede una Samp molto aggressiva ed un Napoli in difficoltà nell’impostare il gioco. All’8° del secondo tempo anche il Napoli recrimina un rigore su Albiol vistosamente trattenuto in area da Rizzo. Due minuti più tardi si sblocca la partita. Il vantaggio è per la Sampdoria e se lo inventa il brasiliano Eder che riceve il pallone al limite dell’area, aggira Albiol ed in mezzo a quattro avversari prova un tiro che, rasente il palo, batte Rafael e porta in vantaggio i blucerchiati. Appena dopo il gol Benitez corre ai ripari sostituendo Britos con il belga Mertens, al ritorno in campo dopo l’infortunio. Al 17° altro cambio per gli azzurri che provano la carta Jorginho per Inler. Il Napoli si riaffaccia verso l’area avversaria un minuto più tardi quando, dopo un triangolo tra Higuain ed Hamsik, l’attaccante prova un tiro troppo centrale per impensierire Romero. Il Napoli prova ad imbastire qualche azione offensiva ma la Samp tiene e i minuti scorrono. Al 24° Mihajlovic è costretto a richiamare un ottimo ma zoppicante Soriano spendendo in campo Kristicic. Il Napoli sembra aver cominciato a giocare ed al 32° Jorginho prova il destro al volo su sponda di Callejon ma il pallone finisce alto sulla traversa. Gli ultimi cambi della gara sono Zapata per Hamsik nel Napoli e Gabbiadini per Rizzo nella Sampdoria. Al 39° il Napoli rimane in dieci dopo l’ennesima cavalcata di Eder che obbliga Koulibaly a stenderlo ed a procurarsi la seconda ammonizione che lascia il Napoli in inferiorità numerica. Al 46°, quando la partita sembrava ormai segnata, il Napoli produce una delle pochissime azioni buone della gara e Ghoulam riesce a mettere in mezzo un pallone perfetto per il capoccione di Duvan Zapata che, in tuffo, non perdona e conquista un disperato pareggio. La Sampdoria di Mihajlovic da l’ennesima dimostrazione di grande solidità e grinta correndo e lottando per novanta minuti come chiede mister Sinisa. Sembra proprio l’anno giusto per qualcosa di importante nonostante il pareggio all’ultimo minuto. Il Napoli appare stranamente timoroso e troppo attendista in una delle partite più importanti di questo girone d’andata. I partenopei si accendono inspiegabilmente solo dopo lo svantaggio ma la Samp è ben messa in campo e non concede nulla all’assedio tardivo degli azzurri fino al pareggio in extremis di Zapata. I ragazzi di Benitez danno nuovamente dimostrazione di grande immaturità con un Higuain incapace di trascinare il gruppo ed un Hamsik sempre più impalpabile e poco utile al gioco del Napoli. Manca l’uomo simbolo, manca il carattere, mancano troppi punti ad una squadra che vuole lottare per il titolo.