Avellino, le parole del presidente: “Non vado via. Voglio migliorarmi”

L’Avellino disputa un ottimo campionato, sfiorando proprio nel finale i play off. La formazione campana è stata nelle zone alte della classifica per buona parte della stagione, con una piccola flessione in procinto del termine. Fatale la sconfitta, nella gara finale, contro il Padova.

Fonte: ssjuvestabia.it
Fonte: ssjuvestabia.it

Molto soddisfatto anche il presidente Walter Taccone. Il patron promette miglioramenti già dal prossimo anno. Smentite anche le voci che lo avrebbero visto in procinto di vendere la società. Ecco le sue dichiarazioni rilasciate a Contatto Sport: “Io via dalla società? Smentisco ogni voce. Rimarrò alla guida dell’Avellino e resteranno qui anche il ds De Vito e mister Rastelli, oltre a mio figlio come direttore generale. Faremo di tutto per migliorarci e investiremo qualcosa in più, cercando giocatori adatti al modulo in modo che chi subentri dia lo stesso contributo dei titolari. Alla fine dell’ultimo campionato ho avuto pochissimo tempo per programmare questa stagione per vari problemi come l’addio del mio socio, la fideiussione, l’assenza di mio figlio per il matrimonio e vari altri motivi. Non si può criticare la mancanza di investimenti a gennaio considerando soprattutto che la squadra aveva fatto 37 punti nel girone di andata. Abbiamo preso i giocatori in base al budget di cui disponevamo e comunque era da pazzi stravolgere un gruppo che aveva fatto così bene. Certo, avrò sbagliato forse ad alzare un po’ l’asticella, ma poi ho fatto un passo indietro. In ogni caso ho creduto fino alla fine di arrivare ai playoff e di poterli anche vincere. Fatto sta che a Padova siamo stati un po’ arrendevoli e questa è stata una nota stonata. Il Bari, per esempio, ha messo in campo quello che avremmo dovuto mettere noi“.

Il discorso vira sui singoli giocatori: “Togni è una persona seria che non ho mai messo in discussione. Forse nel nostro modulo non ha trovato il giusto adattamento. Galabinov? A dicembre parlai col Livorno e il suo procuratore. Stavamo ad un passo dall’accordo, poi non ci siamo più sentiti. Il Livorno punterà su di lui. Avremo la magra consolazione della valorizzazione anche se, rispetto al suo valore, è una cifra piccola. Ladrière non lo abbiamo visto giocare nel suo ruolo, quindi non penso vada bocciato. Se Zappacosta dovesse andare in A, saremo contenti per lui. Se poi l’Atalanta o qualsiasi altra società di massima serie volesse cederlo di nuovo in B, resterà con noi. Su Izzo il Napoli non ha un’idea definitiva. Non rientra nel pacchetto di sei centrali che Benitez ha studiato per l’anno prossimo. Faremo un’offerta per poterlo tenere. Per Bittante abbiamo rinnovato la comproprietà con la Fiorentina e resterà qui. Non è assolutamente vero che Vigorito abbia preso la mia società. Se poi volesse dare una mano, sarei favorevole ad una collaborazione. E vale per chiunque“.

Conclude con un piccolo chiarimento: “Il premio playoff e promozione c’era già nei contratti dei giocatori arrivati questa stagione. Con i vecchi abbiamo parlato e raggiunto un accordo. Il premio ammontava a 250mila euro per i playoff e 500mila per la promozione. Sullo stadio di proprietà abbiamo tre architetti che stanno lavorando: a breve presenteremo un progetto al comune. Io e il sindaco siamo amici da ragazzi, però a tanti mesi di distanza dai lavori fatti da noi allo stadio, e da loro approvati, dobbiamo ancora ricevere un euro. Venerdì presenteremo la campagna abbonamenti con prezzi ridotti. I rapporti con la Juventus? Ci aspettavamo circa 400mila euro e ne abbiamo avuti solamente 37mila. Vogliamo far valere un nostro diritto, ora amichevolmente poi eventualmente legalmente. Però mi dispiacerebbe arrivare a tanto. Squadra e staff tecnico costano 5 milioni e 500mila euro. Anche la Lega ci ha dato 1 milione e 200mila euro in meno dal pattuito“.

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