Latina-Trapani, parla Boscaglia: “Sfida di vertice alla pari”

La definisce unasfida di vertice alla pari, perché fra Latina e Trapani che si affronteranno domani allo stadio “Domenico Francioni” i punti di equilibrio sono tanti e mister Roberto Boscaglia, alla vigilia della gara, li elenca tutti:

Fonte: Ponente Photographer
Fonte: Ponente Photographer

Hanno fatto il nostro stesso percorso, dalla D alla B, giocano con la testa libera, come facciamo noi, perché il loro obiettivo ad inizio campionato era la salvezza, anche se ora hanno alzato un po’ l’asticella, c’è un grandissimo rispetto reciproco, siamo sia noi sia loro due matricole, che non hanno mai giocato in serie B, ma – aggiunge – è pur vero che c’è una classifica che dice che loro sono terzi e noi settimi a tre punti di differenza, quindi quella di domani sarà una sfida di alta classifica”.

A Latina i granata vanno con la consapevolezza di dover affrontare una gara difficile: “Dobbiamo stare molto attenti – dice il tecnico -. All’andata è stata una partita molto equilibrata, nella quale loro hanno pareggiato grazie ad una giocata straordinaria di Jonathas. E’ una squadra molto impostata, ha trovato un assetto importante, ha giocatori molto aggressivi, molto dinamici. E’ una squadra che lascia poco spazio, con un ottimo assetto difensivo ed attaccanti molto bravi, che possono fare gol in qualsiasi momento. Di contro noi abbiamo il capocannoniere del campionato, tanti giocatori che possono fare gol ed un assetto difensivo importante. E’ una situazione alla pari. Noi andiamo là per fare una grande partita, poi sarà il campo a decidere. Io – afferma – sono uno di quelli che, a fine partita, accetta il verdetto del campo, indipendentemente se sia giusto o sbagliato, perché a volte il risultato sul campo dice anche cose che sono sbagliate rispetto a quanto è stato prodotto durante la gara. Non sempre il risultato è figlio della prestazione, ma dobbiamo mettere in conto anche questo. Il calcio è straordinario anche per questo motivo”.

Una gara che il Trapani intende affrontare con serenità ed impegno: “Andiamo in campo, come sempre, per vincere. Il Latina è una squadra in forma, ma lo siamo anche noi. Non abbiamo assilli di classifica perché abbiamo una buona classifica e siamo una squadra che spessissimo gioca con la testa libera come abbiamo fatto sempre in questo campionato, anche quando normalmente era difficile, abbiamo sempre espresso il nostro gioco ed il nostro modo di essere, a maggior ragione lo facciamo ora che abbiamo una buona classifica, che veniamo da un momento magico, tralasciando la sconfitta contro il Siena, che ci sta soprattutto per il merito degli avversari”.

Roberto Boscaglia torna ancora a parlare della gara di sabato scorso al “Provinciale” e lo fa per dire che “mi è molto dispiaciuto non essere in panchina, perché la squalifica era immeritata e perché quando si perde si perde assieme. Avrei voluto condividere la sconfitta con tutti loro, come è giusto che sia, ed invece è stato come se i ragazzi avessero perso da soli ed io l’ho vista per questo come una doppia sconfitta”.

“Le difficoltà con il Siena – aggiunge – le abbiamo avute semplicemente perché loro sono più forti di noi e dobbiamo ammetterlo, tant’è che, con tutti i problemi che hanno, sono secondi in classifica dietro al Palermo. Loro hanno giocatori che hanno fatto la serie A, fortissimi. I nostri giocatori, per quello che stanno facendo, meriterebbero una statua all’ingresso della città. Per arrivare ad essere come loro dobbiamo lavorare tanto, ma non significa che non possiamo vincere anche con squadre più forti di noi.

Quasi sempre – continua – le sconfitte sono salutari. Spesso ti fanno ritornare a pensare in modo diverso, a ripartire da situazioni che magari avevi perso di vista e ti danno il senso della realtà e la realtà è che noi siamo una squadra che se giochiamo al cento per cento giochiamo alla pari con tutti. Altrimenti non siamo alla pari con nessuna squadra della serie B. In questo percorso che abbiamo fatto e stiamo facendo e faremo per tanti anni abbiamo imparato solo dalle sconfitte, che ti insegnano tanto. Il Trapani di oggi nasce dalle sconfitte. E’ naturale che vincere ti insegna anche a vincere, perché capisci come si deve fare, ma la base nasce dalle sconfitte, che non devi fare quando hai una squadra assolutamente giusta per vincere”.

Fonte: trapanicalcio.it

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