L’Atalanta esulta in rimonta, con rete serba e poi croata

Non è un’Atalanta dominante e che dà l’impressione di poter segnare fiumi di gol, ma i tifosi della squadra nerazzurra se ne faranno una ragione, se i risultati sono questi. Fino a una ventina di minuti dalla fine si era intravisto poco, al netto di un ingresso dello sciolto Sulemana che aveva dato vivacità, poi gli episodi hanno premiato il coraggio di attaccare, pur non continuo nei 90′.

Stadio di Bergamo di vincenzo.togni, Wikipedia
Stadio di Bergamo – Fonte immagine: vincenzo.togni, Wikipedia

LA GARA – La Dea parte meglio rispetto ai diretti avversari, ma con il tempo la partita si stabilizza. Nessun tiro in porta per l’Atalanta, peraltro meno in possesso del pallone di gran lunga nel primo tempo, al termine dei primi 46′ e l’impressione di un Lookman non ancora integrato nel meccanismo. È il greco Tzolis, davvero interessante e leva 2002, a portare avanti il Brugge, al termine di un’azione che era stata avviata da un passaggio orizzontale errato di De Roon, parso meno lucido di altre volte e in difficoltà quando chiamato a chiudere sul veloce Forbs, in buona evidenza nonostante un’attitudine al gol ancora tutta da migliorare. Il club belga sta bene, nonostante un periodo in campionato un po’ incerto, e si mostra più spavaldo rispetto alla passata stagione, nonostante le diverse pedine perse in sede di mercato.

Sembra piovere sul bagnato, dopo l’intervallo, con Bellanova e Kossounou fuori per infortunio e un ritmo offensivo che stenta a decollare. L’episodio chiave è il rigore concesso al 74′, con Pašalić bravo ad anticipare il pur quotato portiere Jackers, che nell’ultimo periodo aveva lasciato anche qualcosa a desiderare. Dal dischetto è perfetto Samardžić. Su uno dei corner che dimostrano la pressione della Dea nel finale, poi, arriva il tiro di testa dirimente l’intero match: sponda di Musah, energico nel suo ingresso, e stoccata vincente di Mario Pašalić, che un paio di anni fa segnò il gol che aprì le danze ad Anfield in uno 0-3 mai troppo ricordato nemmeno a Bergamo. E ora cambiano le prospettive di classifica, in attesa dei risultati degli altri, da guardare con attenzione.

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