Roma-Genoa 0-0, pagelle giallorosse: il muro rossoblu ferma i capitolini

La Roma, all’Olimpico, non riesce a battere un Genoa che strappa un punto con un’ottima difesa. La fase offensiva non porta i tre punti a Mourinho che non riesce ad inanellare la terza vittoria consecutiva in campionato. Il VAR, nel finale, toglie la gioia del gol a Zaniolo, espulso successivamente per troppe proteste.

ROMA, PAGELLE GIALLOROSSE: RUI PATRICIO CON I GUANTI PULITI. CRISTANTE DA RIVEDERE

Rui Patricio 6: inoperoso per tutti i 90 minuti, unico intervento su un colpo di testa poco pericolo. Per il resto della gara è spettatore non pagante.

Mancini 6: come tutto il reparto, ha poco da fare in difesa e prova, nell’ultimo quarto d’ora, ad essere il laterale aggiunto in fase di spinta. Un altro giallo preso per troppa foga, ma nel complesso non soffre mai gli avversari.

Smalling 6: le poche azioni del Genoa vengono tutte arginate dall’inglese che lavora a mezzo regime. Sicurezza e affidabilità fanno dormire sogni tranquilli al suo estremo difensore.

Ibanez 6: anche il brasiliano non fa errori e riesce a limitare le poche incursioni degli avversari. Destro non è un problema: in fase difensiva si fa valere, peccato non abbia la giusta tecnica per far ripartire l’azione.

Karsdorp 6: un primo tempo con il freno a mano, con poche discese e zero intensità. Nella ripresa cambia passo, si propone e spezza la difesa avversaria, ma il suo punto debole resta l’ultimo passaggio, sempre fuori misura. (dal 71′ Veretout 6: viene messa nuova energia a centrocampo, ma non è sufficiente per cambiare l’inerzia della gara).

Cristante roma
Fonte immagine: sassuolocalcio.it

Cristante 5: lento, annebbiato e inconcludente. Sbaglia tutto quello che si può sbagliare, anche il fraseggio più semplice: non è in giornata, come capita spesso e tutta la manovra della Roma ne risente.

Oliveira 6: prova a mettere ordine a centrocampo con una tecnica che mancava ai giallorossi. I suoi guizzi, però, non accendono i compagni che restano troppo fermi in attesa della giocata. (dal 57′ El Shaarawy 6: entra e suona la carica, con un’energia diversa e una spinta maggiore. Da un suo passaggio nasce l’espulsione di Ostigard: nel finale tenta la conclusione centrando sempre i posti in curva).

Maitland-Niles 5.5: tanti errori soprattutto in fase di controllo che portano la Roma a rincorrere gli avversari. Quando deve spingere, invece, ha tutt’altro passo e buca la difesa genoana. Alti e bassi, luci ed ombre: c’è bisogno ancora di tempo per capire di che stoffa sia fatto l’inglese. (dal 57′ Afena 6: insieme ad El Shaarawy cambia volto ai capitolini che diventano più insidiosi e pericolosi. Bravo a prendere posizione su Ostigard, portando il difensore a commettere fallo da ultimo uomo. Tenta di sorpredere Sirigu, ma il suo tiro si spegne a lato).

Mkhitaryan 5.5: corre e tenta di illuminare il gioco, ma la giornata non è delle migliori. Le sue conclusioni non prendono mai lo specchio della porta e, spesso, perde palla con errori banali. L’armeno non riesce a caricarsi la squadra sulle spalle e affonda insieme alla ai suoi compagni.

Zaniolo 6.5: per tutta la partita tenta di spezzare il gioco con belle giocate improntate sempre sulla forza fisica. Porta a spasso diversi difensori e si divora due gol abbastanza semplici. Nel finale riesce a sbloccarla con una realizzazione di potenza, prima che il VAR annulli tutto per un fallo di Abraham. Zaniolo non riesce a trattenere l’amarezza e poco dopo rimedia un rosso diretto che lo terrà fuori per due giornate.

Abraham 5: l’inglese non viene servito nel modo giusto, ma anche lui ci mette del suo, non riuscendo mai a mettere il piede per la zampata. Tanta grinta e pochi fatti per un attaccante che, questa volta, resta a bocca asciutta in una gara che lo ha visto evanescente.

Mourinho 5.5: la Roma resta bloccata per tutto il primo tempo, non riuscendo a sfondare la barriera del Genoa e il pressing rossoblu. Nella ripresa, El Shaarawy e Afena cambiano il volto ai giallorossi che sfiorano il gol a più riprese, sbagliando sempre nella fase finale. Il gol annullato a Zaniolo impreziosisce ulteriormente una gara fatta di tanta amarezza e poca grinta.

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