La Roma gioca solo per un tempo: colpo Fiorentina, 1-2 all’Olimpico

Alla Fiorentina basta un goal in apertura e uno in chiusura di partita per sancire, dopo il colpo di S. Siro, la seconda impresa esterna in due settimane. A farne le spese, stavolta, è la Roma di Luis Enrique, frastornata e ferita dal crollo di Torino e in dovere di acciuffare la Lazio dopo la sconfitta di Novara.

Ma è Jovetic, al secondo minuto, ad aprire i giochi con un preciso colpo di testa sotto la traversa, mettendo subito in salita il match dei giallorossi. Match che però, per Totti e compagni, sembra non iniziare: è la Fiorentina a gestire il gioco, arrivando più volte al tiro prima con Jovetic, poi con Cerci il quale, prima su contropiede, poi su azione costringe più volte Curci alla ribattuta. Sul finale del primo tempo – oltre all’ammonizione di Totti e all’ennesimo contropiede viola – si affaccia al tiro Greco: alto sopra la traversa.

Complici le amnesie difensive di Jose Angel e la scarsa reattività dello stesso Greco, nel primo tempo la Roma risulta totalmente assente dalle trame di gioco e succube di un discreto possesso palla viola.

Nel secondo tempo il tecnico giallorosso inserisce Marquinho in difesa e Gago a centrocampo velocizzando, di fatto, il gioco giallorosso. Nel secondo tempo è monologo Roma: prima Gago sfiora il palo, poi Osvaldo, Pjanic e Totti provano invano la botta da fuori, centrando quasi sempre il muro difensivo viola. La Roma, sicuramente più rapida e aggressiva, trova il pareggio al 71esimo con Francesco Totti che, su tiro di Gago, riesce a toccare il pallone quanto basta per beffare Boruc. Sulle ali dell’entusiasmo il capitano giallorosso tenta la girata in area di rigore, ma gli si oppone ancora una volta il portiere polacco.

La Roma abbassa il ritmo di gioco, e la Fiorentina – ancora una volta su contropiede – riesce a portarsi in vantaggio con Lazzari ad un minuto dalla fine, segnando l’1-2 finale.

Con il tris dell’Inter all’Udinese e la vittoria del Napoli a Lecce i giochi per il terzo posto, almeno per i giallorossi, iniziano a farsi difficili. E mentre l’Europa che conta si allontana di giornata in giornata, la posizione del tecnico asturiano continua sempre più ad esasperare i tifosi giallorossi.