Ranocchia è il miglior difensore della Serie A, “Io più forte grazie a Strama”

Andrea Ranocchia è stato intervistato dal celebre sito di statistiche WhoScored.com, essendo risultato uno dei migliori difensori europei secondo, appunto, l’analisi dei dati di ogni partita. Vi  proponiamo  la nostra traduzione dell’intervista, condivisibile previa citazione:

Ranocchia. Fonte: inter.it
Ranocchia. Fonte: inter.it
  • Andrea, che impatto ha avuto sul tuo gioco il nuovo tecnico (Andrea Stramaccioni, n.d.r) dal suo arrivo?

 

Ha avuto un grande impatto su di me. Ha creduto in me e nel mio potenziale sin dall’inizio, diversamente dal suo predecessore (Claudio Ranieri) e ciò è stato estremamente importante per me. Ho lavorato per tutta l’estate al fine di migliorare il mio stile di gioco, penso che ora si possano vedere i risultati.

 

  • Nel tuo club, i dirigenti o i giocatori sono interessati all’analisi dei dati statistici?

 

Sì, so che Stefano Rapetti – uno degli assistenti di Andrea Stramaccioni, uno dei più attenti all’aspetto atletico del gioco – e i nostri medici sono interessati alle statistiche, e sono particolarmente interessati all’analisi dei dati, al fine di prevenire i nostri infortuni. Penso che nel calcio moderno, questo sia un aspetto fondamentale.

 

  • Pensi che le statistiche trasmesse in tempo reale abbiano aiutato il gioco in termini di performance e che nelle ultime stagioni sia diventato più importante, o che dipenda dal coach?

 

Ho visto il film “Moneyball” con Brad Pitt, e mi è piaciuto molto, perchè parlano di qualcosa che in Italia è quasi sconosciuto, ma allo stesso tempo, penso che gli sport americani come il baseball e il football americano siano molto diversi dal calcio europeo. Nelle nostre partite c’è sempre meno tempo per pensare. Il calcio è più veloce che in passato, ed è difficile vedere un assistente consultare le statistiche dal suo portatile e riferirle al tecnico. Tuttavia le statistiche in generale sono molto interessanti, penso che dovrebbero essere tenute più in considerazione.

 

  • Per WhoScored.com, sei attualmente il miglior difensore. Quanti progressi pensi di aver fatto in questa stagione?

Penso di essere migliorato in tutto. Quando sono arrivato nel Gennaio 2011, ero davvero giovane e da allora sono cresciuto fisicamente, ma soprattutto mentalmente. Ora sono più sicuro delle mie potenzialità e delle mie capacità, dunque penso di essere più forte di quando arrivai ad Appiano Gentile per la prima volta.

 

  • Quali sono i difensori che ammiri maggiormente in Serie A? Qual è stato l’avversario più duro da marcare?

 

Ho sempre avuto un solo grande mito del passato, anche se in realtà lui non rappresenta il passato, giocando ancora, ovvero Alessandro Nesta. E’ in forza al Montreal Impact, è il giocatore più elegante, affidabile ad abile che io abbia mai visto, un vero esempio per me.

Ci sono diversi ottimi attaccanti in Serie A, ma il più duro da affrontare è stato Filippo Inzaghi, una punta che sta sempre dietro di te, mai davanti, per un difensore questo è estremamente difficile. Un difensore ha bisogno di vedere l’attaccante davanti a sè, ma Inzaghi gioca sempre dietro la tua linea, spesso in fuorigioco, ciò rende difficile il compito del centrale di difesa.

 

  • Come giocare in una difesa a tre? Ti ha portato dei benefici? Su quali zone del campo pensi tu debba migliorare per adattarti a questo schema?

 

Ho giocato per la prima volta con la difesa a tre già nel Genoa di GianPiero Gasperini, dunque sono abbastanza abituato a giocare così. Penso che Gasperini sia uno dei migliori allenatori per fare una difesa del genere, infatti ha proseguito ad utilizzarla prima qui all’Inter, poi a Palermo.

Giocare a tre richiede più velocità, perchè rispetto ad una difesa a quattro, c’è più distanza dal compagno di reparto. Personalmente penso che giocare con la difesa a tre abbia migliorato la mia forza fisica.

 

  • Sei il giocatore ad aver fatto più contrasti in Serie A e sei nella classifica di coloro che hanno vinto più duelli aerei e che hanno intercettato più palloni. Nonostante ciò, pensi ci sia ancora un qualcosa da migliorare nel tuo modo di giocare? 

 

Devo migliorarmi per affrontare i giocatori più “piccoli”, quelli non alti nè forti fisicamenti, ma veloci ed abili. Mi trovo meglio a marcare la tipica punta alta e forte, sono più in difficolta con quelli bassi e veloci.

 

  • L’Inter sembra in corsa per il secondo posto in questo campionato di Serie A. La vittoria con la Juventus vi aveva però illuso di poter ambire al titolo?

 

Quella è stata una vittoria importantissima, e sono convinto che possiamo ancora lottare per lo scudetto. Siamo a nove punti dalla Juventus, non è facile, ma con Leonardo in panchina, nel Gennaio 2011, eravamo a meno tredici dal Milan ed arrivammo al derby con soli due punti di distacco. So che perdemmo quella partita, ma fu comunque una gran cavalcata.

 

  • L’Inter  su WhoScored.com è al sesto posto tra le squadre dei cinque maggiori campionati europei. In quale aspetto del gioco pensi che stiate facendo veramente bene sotto la guida di Stramaccioni?

 

Siamo migliorati sotto l’aspetto della concretezza. Lo scorso anno concedevamo diverse occasioni ai nostri avversari, quest’estate abbiamo lavorato molto sotto questo aspetto, adesso siamo una squadra migliore. Quest’anno siamo più fiduciosi nei nostri mezzi, ma in generale penso che l’Inter sia adesso una squadra più bilanciata.

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