Sassuolo-Fiorentina 0-1: Giuseppe Rossi conquista i tre punti per la Viola

Comincia un ciclo di partite abbastanza abbordabile per la Fiorentina, che potrebbe in questo modo riportarsi alle calcagna delle squadre di vertice, sfruttando il mezzo passo falso partenopeo di ieri a Cagliari.

Ma il Sassuolo ha dimostrato di poter mettere davvero in difficoltà anche le migliori formazioni di questa Serie A (vedasi alle voci “Roma” e “Napoli”) e infatti mostra dal primo minuto un atteggiamento spavaldo: è chiara sin da subito l’idea della formazione allenata da Di Francesco, ossia chiudersi in difesa per poi ripartire con le fiammate di Berardi e Zaza in avanti. Ma nei primi minuti le occasioni di entrambe le squadre non sono pericolosissime: un colpo di testa di Zaza finisce alto sopra la traversa al minuto 11′, mentre per la prima vera occasione viola bisognerà aspettare il 33′, col sinistro di Ilicic deviato da Bianco che si spegne fra le mani di Pegolo. Al 40′ occasionissima per il Sassuolo: Zaza si beve la marcatura di Savic, mostrando tutte le sue potenzialità, e si ritrova davanti a Neto, ma troppo defilato sulla sinistra per essere pericoloso, il tiro termina tra le braccia del portiere viola. Due minuti dopo, al 43′ parte Ilicic sul filo del fuorigioco, si fionda sulla destra dell’area neroverde e crossa al centro a cercare Rossi, ma il tiro viene intercettato dal Sassuolo che riparte in contropiede con Berardi che serve Zaza da solo davanti al portiere: tutto inutile si alza la bandierina del fuorigioco, mentre la palla finisce tra le braccia di Neto. Il secondo tempo comincia con buone idee da entrambe le parti, ma poca pragmaticità. Al 52′ Neto fa prendere un bello spavento ai tanti tifosi viola presenti al Mapei Stadium: prova un dribbling sulla pressione di Ziegler che per poco non gli porta via il pallone, ma finisce tutto bene. La Fiorentina pian piano prende il pallino del gioco in mano, ma il Sassuolo è vigile in difesa, e anche Pegolo si fa trovare pronto quando serve. Non c’è dubbio, comunque, che l’assenza di una pedina cruciale come Cuadrado si faccia sentire forte e chiara, accompagnata da una serie un po’ eccessiva di svarioni difensivi (da Compper a Pizarro). Ilicic si propone spesso, ma non riesce a finalizzare. Serve lui, serve Pepito Rossi, e Pepito c’è: al 79′ costringe Pegolo ad una paratissima: il portiere neroverde deve usare le punte delle dita per salvare la porta del Sassuolo dal destro di Rossi. Pochissimi minuti dopo, però, all’82’, Pegolo non può nulla sul secondo destro di Rossi: questa volta il tiro è rasoterra, indirizzato perfettamente all’angolino sinistro della porta avversaria. o-1, ma Montella sa che potrebbe non bastare, e spinge i suoi all’attacco. Di Francesco prova ad usare l’arma Floro Flores, ma la Fiorentina continua a pressare, prende un palo clamoroso con Ilicic al minuto 86‘ e riesce a tenere bene negli ultimi scampoli di partita, portando a casa questi preziosissimi e sudatissimi 3 punti. Vittoria viola meritata, anche se conquistata con una prestazione al di sotto della media, per la squadra di Montella. Onore e merito al Sassuolo e a Di Francesco, che hanno messo in campo un’eccellente prestazione.

Formazioni

Sassuolo (3-4-3): Pegolo; Marzorati, Bianco, Antei; Gazzola, Chibsah, Marrone (Kurtic 45′), Longhi; Berardi, Zaza, Ziegler (Floro Flores 85′).
A disp: Pomini, Rosati, Pucino, Missiroli, Alexe, Masucci, Valeri, Laribi, Kurtic, Rossini, Farias, Floro Flores. All: Di Francesco.
Squalificati: Manganelli, Acerbi. Diffidati: Zaza, Bianco.

Fiorentina (4-3-3): Neto; Tomovic, Savic, Compper, Pasqual; Ambrosini, Aquilani, Borja Valero; Ilicic (Wolski 87′), Rossi, Vargas (Pizarro 64′).
A disp: Munua, Lupatelli, Roncaglia, Pizarro, Bakic, Vecino, Joaquin, Mati Fernandez, Iakovenko, Matos, Wolski. All: Montella.
Squalificati: Cuadrado. Diffidati: Pizarro.

Tabellino

Marcatori: Rossi (82′).
Ammoniti: Gazzola 14′ (S), Marrone 18′ (S), Longhi 37′ (S), Tomovic 45′ (F), Pegolo 60′ (S).
Espulsi: nessuno.
Arbitro: Marco Guida della sezione di Torre Annunziata.
Assistenti: Liberti e Manganelli.
Giudici di porta: Tagliavento e Aureliano.
Quarto uomo: De Luca.