Milan-Napoli 2-1, le pagelle rossonere: Pulisic trascina il Diavolo

Il Milan batte 2-1 il Napoli e lo raggiunge in testa alla classifica insieme alla Roma. Mattatore di serata, tanto per cambiare, è Christian Pulisic, autore di un assist e un gol. Partita apparentemente in discesa in vantaggio di due reti, che invece si è complicata parecchio nel momento in cui Estupinan ha atterrato Di Lorenzo in area con conseguenti rigore e rosso. Con tanto sacrificio e attenzione difensiva, però gli uomini di Allegri sono riusciti a portare a casa una vittoria pesantissima. Di seguito le pagelle dei rossoneri:

Allegri, Serie A - Fonte: goatling, Flickr-Wikipedia
Allegri – Fonte: goatling, Flickr-Wikipedia

Maignan 6,5: non deve fare parate straordinarie, ma un paio non facili su McTominay e Neres sì. In generale comunque dà sicurezza e presenza ai compagni di squadra.

Tomori 6: nel primo tempo rischia grosso con un intervento su McTominay, però nel complesso tiene sempre alta la soglia dell’attenzione e con lui non è mai una cosa scontata (dall’80’ De Winter: S.V.).

Gabbia 6,5: si prende in consegna Hojlund e lo annulla dal match. Un paio di letture importanti impreziosiscono la sua partita.

Pavlovic 7: nel gol del 2-0 una buona fetta del merito è della sua discesa palla al piede. Oltre a questo gioca con la solita aggressività e grinta che in partite come queste fanno sempre comodo.

Saelemaekers 6,5: si fa trovare prontissimo per sbloccare il match dopo un paio di minuti spingendo in rete l’assist al bacio di Pulisic. A differenza di altre volte, però, fa un po’ fatica a livello difensivo soprattutto sui cross di Politano che spiovono nella sua zona, come ad esempio in occasione del rigore (dal 68′ Athekame 5,5: entra in campo molto titubante e la palla sembra scottare fra i suoi piedi. Ci può stare considerando che erano i primi scampoli di partita in campionato per lui).

Fofana 6,5: nel primo tempo sfiora il raddoppio con un inserimento dalle retrovie. Poco dopo, invece, lo confeziona con il tocco con i giri giusti per il gol di Pulisic. Per il resto fa una partita solida in mezzo al campo (dall’80’ Loftus-Cheek: S.V.).

Modric 7,5: non smette mai di sorprendere in questo inizio di stagione. Oggi sfodera una prestazione da mediano puro da far vedere nelle scuole calcio. Intercetta un sacco di palloni leggendone in anticipo la traiettoria e poi la pulizia dei passaggi è sempre a livelli altissimi. Signore del centrocampo.

Rabiot 6,5: meno appariscente di altre uscite fin qui, ma soprattutto quando il Milan rimane in 10 inizia a correre e sbattersi a più non posso per ovviare all’inferiorità numerica. Insieme a Modric sembra trasferire aura ai suoi compagni.

Estupinan 4,5: parte bene mettendo lo zampino nell’azione del vantaggio. Poi però Politano lo salta sistematicamente e a inizio ripresa la combina grossa con la trattenuta su Di Lorenzo che poteva costare carissimo ai fini del risultato.

Pulisic 8,5: giocatore sublime. Impacchetta il gol del vantaggio di Saelemaekers con un’azione individuale fantastica e poi si mette in proprio per firmare il raddoppio. E pensare che Allegri ha detto che non era in condizioni perfette. Viene sacrificato sull’altare dopo l’espulsione di Estupinan (dal 59′ Bartesaghi 6: entra praticamente a freddo e si ritrova a dover affrontare Politano prima e Neres poi che hanno una gamba niente male. Si applica facendo quel che può e alla fine porta a casa la sua pagnotta).

Gimenez 5,5: lotta, si sbatte, tanta disponibilità in fase difensiva, ma poi là davanti si vede e la vede poco (dal 69′ R. Leao 5,5: entra per provare a sfruttare ipotetiche ripartenze che però non ci saranno praticamente mai e ok. In un momento in cui bisogna mettersi il coltello fra i denti, dà comunque la sensazione di avere paura della lama).

All. Allegri 6,5: pochi, forse nessuno avrebbe immaginato dopo la partita con la Cremonese che il Milan potesse infilare quattro vittorie consecutive, battere i campioni d’Italia in carica e ritrovarsi in testa alla classifica. Invece è così e gran parte del merito è soprattutto suo che ha insegnato a un gruppo a lottare e difendere da squadra. Perché se stasera i suoi non hanno fatto calcio champagne, è altrettanto vero che hanno sofferto e giocato tutti insieme per portare a casa una vittoria pesante.

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