Montella su Repubblica: “C’è bisogno di idee nuove, nel calcio come nella società in generale”

Oggi possiamo leggere su “Repubblica” una interessante intervista con il tecnico della Fiorentina Vincenzo Montella, a firma di Benedetto Ferrara.

Vincenzo Montella Fonte: violachannel – flickr.com

Montella si è soffermato sul nuovo corso, da lui inaugurato e di cui è il protagonista, della Fiorentina.
Sulla nuova Fiorentina il tecnico ha affermato che “è stato fatto un gran bel lavoro e che si sente privilegiato a essere a Firenze. La cosa più bella è sentire il calore della gente e la fiducia. Sta lavorando per ripagarla. La proprietà ha chiesto di lavorare per riconquistare il cuore della gente. La prima volta che Andrea della Valle è entrato nello spogliatoio bastava guardare i suoi occhi per capire che si ricominciava a fare sul serio“.

Sui giovani in panchina ha detto che “quando c’è crisi si cercano idee nuove: non solo in panchina. Capita nella nazionale di calcio e nella società in genere. Molte aziende puntano sui giovani. E succede anche in politica dove Renzi, ad esempio, ci sta provando.”

Sul passaggio da grande attaccante ad allenatore fra i più ricercati Montella risponde che “si può riuscire se ti prepari bene. Sono gli esempi che contano e per lui l’esempio è stato il padre. Parla poco e ha ottant’anni e fa ancora il falegname, e il fatto che il figlio abbia guadagnato molto bene non ha modificato la sua quotidianità“. Montella afferma di essersi “messo a studiare: un corso di management e uno di psicologia all’università. Ha iniziato a costruirsi il futuro prima di smettere col calcio giocato“.

Gli attaccanti e le ultime vicende di mercato viola stimolano il pensiero dell’ex-aeroplanino. Secondo lui “Luca Toni sta messo meglio di quello che avrebbe immaginato. Per la Fiorentina sarà importante. Quando torni nella città dove sei diventato grande ritrovi l’entusiasmo per stupire ancora. A Berbatov direbbe che ha sbagliato scelta. A Marotta chiederebbe spiegazioni…ma forse anche no. La Fiorentina gli piace così“.

Per quanto riguarda Jovetic: “la possibilità che andasse via c’era ma lui è un ragazzo intelligente. Un giornoMontella afferma di avergli detto che divertirsi a Firenze avrebbe fatto bene a lui e al suo futuro. Ma forse lo aveva capito da solo“.

Una Fiorentina alla spagnola dice che “una volta qualcuno ha detto che il suo Catania somigliava al Barcellona. Ma il suo obiettivo è fare calcio e divertire. E poi vediamo. Questa è una squadra nuova di zecca con giocatori che arrivano da esperienze diverse e culture differenti. Prima si integrano e prima possono dimostrare il loro valore“.

Sulla Juve favorita per lo scudetto Montella frena e ricorda che “lo scorso anno tutti dicevano Milan. Aspettiamo. A lui intriga il Napoli. Della Roma di Zeman è curioso, se parliamo di bel calcio scommette sul Catania“.

L’episodio Rossi-Ljajic e quando lui stesso lanciò una bottiglietta verso Capello dopo un sostituzione portano il tecnico viola a affermare che “conoscendo bene Delio Rossi, quale persona equilibrata, quando l’ha visto reagire in quel modo ha pensato che il mestiere dell’allenatore può essere davvero stressante. Le reazioni di un giocatore possono essere segno di orgoglio e voglia di esserci”. Per Montella “conta l’impegno, sul resto si può sorvolare“.

Un pensiero riguardo “Montella su Repubblica: “C’è bisogno di idee nuove, nel calcio come nella società in generale”

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    13 Set 2012 in 11:10
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    C’è bisogno di mandare a casa il governo del calcio che non ha fatto niente e ha pensato solo ai propri comodi e ha contribuito a far retrocedere il calcio italiano indietro di dieci anni rispetto alle altre nazioni europee!Ormai il nostro campionato è diventato di terza fascia e i top player o se ne vanno o non vengono a giocare in un campionato marcio e truccato!Ci vuole un bel default e ripartire da zero ma sopratutto bisogna dare la possibilita’ alle squadre partendo da quelle della lega pro di giocare in stadi di proprietà questa sarebbe gia’ una bella partenza!

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