Liga, verso Real Madrid-Barcellona: numeri e curiosità del “Clasico”

Dire che quella di stasera al Santiago Bernabeu è una partita fondamentale è scontato. Così come lo è ricordare dell’eterna rivalità tra Barcellona e Real Madrid, che affonda le sue radici nella storia della Spagna stessa, dal momento che Madrid e Barcellona sono indubbiamente le due città spagnole più importanti e conosciute al Mondo, che rappresentano due regioni storicamente invise come la Castiglia e la Catalogna. Insomma più di una semplice partita di calcio.

Real Madrid Fonte: bjarnith
Real Madrid Fonte: bjarnith

Quello di oggi è in Clasico numero 259. In questa stagione, all’andata si impose il Barça per 2-1. Mentre il penultimo (stagione 2012-13) terminò con la vittoria del Real, con un altro 2-1. L’ultima vittoria dei blaugrana al Bernabeu è del 2012 (ancora, 1-2), mentre per i Blancos l’ultimo successo al Camp Nou è datato 2013, in Coppa. In generale, negli ultimi 5 scontri (tra campionato e coppa) è in vantaggio il Real, avendone vinti 2 su 5, mentre le altre 3 partite hanno visto 2 pareggi e una sola vittoria per Messi e compagni (quello dell’andata di questa stagione).

Ovviamente, l’incontro in sé è quello che suscita maggior interessa, ma c’è una sfida nella sfida che probabilmente è altrettanto attesa. Stiamo parlando di quella tra le due star del calcio mondiale di oggi, vale a dire Ronaldo-Messi. Le statistiche dicono che i due hanno brillato per l’ultima volta nel Clasico di due anni fa, quello finito 2-2, nel quale entrambi segnarono una doppietta. Da allora, Cristiano non ha più segnato contro il Barça, mentre Messi ha segnato solo un gol, tra l’altro inutile, nella sconfitta per 2-1 nel marzo del 2013. Per quanto riguarda la stagione in corso, il portoghese è più in forma dell’argentino: 25 gol in 24 partite per CR7, mentre la Pulga ha giocato 21 partite ed è andato a segno ‘solo’ 18 volte. Anche se in realtà nell’anno corrente quest’ultimo ha segnato più dell’asso del Real (17-14). Poi impossibile non menzionare il pallone d’Oro vinto da Ronaldo, che è arrivato al primo posto, davanti proprio a Leo Messi.

Nella giornata di ieri gli uomini di Ancelotti hanno guardato un video con tutte le vittorie dei Blancos nel Clasico, tra i momenti memorabili non si può dimenticare la vittoria più ‘rotonda’, per 11-1, l’esultanza di Ronaldo al Camp Nou, o meglio ancora, il Clasico del 13 ottobre 1999 nel quale una leggenda delle Merengues come Raul segnò il suo primo gol della carriera al Camp Nou, ma in realtà il gol che decise l’incontro fu uno stupendo pallonetto, il secondo gol in quell’occasione del capitano del Real, che esultò ‘zittendo’ il Camp Nou. Immagini che sono impresse nella memoria di ogni tifoso del Real.

Insieme a Ronaldo, un altro personaggio del Real Madrid da cui ci si aspetta molto è l’allenatore Carlo Ancelotti. Ieri in conferenza stampa l’ex tecnico del Milan ha professato calma e tranquillità, ma allo stesso tempo tanta voglia di vincere una partita leggendaria. “Mi pare scontato dire che giochiamo per vincere e per dimostrare che siamo superiori. Non credo che abbiamo meno pressione rispetto al Barça, andiamo a giocare pur sempre una partita come il Clasico. Entrambe le squadre hanno calciatori che possono risolvere la partita individualmente, ma alla fine la differenza la farà il lavoro di squadra. Non ho nessuna voglia di pareggiare, anche se teoricamente è un punteggio favorevole per noi, conta solo vincere. Non perdiamo da 31 partite, mi aspetto che domani possa continuare la striscia positiva”.

Per quanto riguarda invece il Barcellona, Gerardo Martino (primo Clasico da allenatore al Bernabeu) ha ammesso che quella di domani è una partita da dentro-fuori. “Indubbiamente il risultato finale sarà fondamentale ai fini del prosieguo della Liga. C’è una bella differenza tra il dover recuperare un punto o sette. Il pareggio non va affatto bene, siamo costretti a vincere. Neymar giocherà, ha fatto bene contro il City,  ha qualità immense. Per me è tra i migliori 5 al Mondo. Messi non ha bisogno di descrizioni, in più in ogni partita fondamentale non delude mai e credo che anche domani farà bene”.

In caso di vittoria del Real i giochi per la Liga saranno chiusi? In caso di vittoria del Barcellona la lotta al titolo si combatterà fino all’ultimo? Appuntamento alle ore 21, a Madrid, per conoscere le risposte a queste domande che attanagliano appassionati del calcio da tutto il Mondo.

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Edoardo Ciotola

21enne che continua imperterrito a parlare di 'farsi i viaggi' e che sogna di diventare giornalista sportivo di professione. Metà napoletano e metà spagnolo (d'adozione). Cresciuto a pane e Fabri Fibra, ama il calcio (la fede è quella interista) e ascolta qualsiasi tipo di musica. Insomma, non ha le idee propriamente chiare, ma è talmente orgoglioso da essere capace di farne addirittura un vanto. In fin dei conti però una cosa è certa: la sua anima è unita, tramite punti di sutura, alla scrittura e alla comunicazione, di qualsiasi forma esse siano.

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