Il giorno del giudizio, i voti ai fatti della settimana: 0 a Conte e Marotta, 10 ad Icardi

Come ogni lunedì vi proponiamo i voti ai fatti salienti della settimana.

(C) Soccermagazine.it
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0 a Conte e Marotta: I rigori sono evidenti, c’è poco da dire, ma la reazione è spropositata e sbagliata. Dubitare della buona fede dell’arbitro è gravissimo, gli organi competenti faranno i dovuti ragionamenti applicando i dovuti deferimenti e squalifiche.

1: a Sorensen: Devastante per la retroguardia del Bologna. Tutti i gol presi contro la Roma hanno lui come principale artefice (clicca qui per le pagelle). La dirigenza del Bologna, con la cessione contestatissima di Portanova, ha aperto una voragine da tappare al più presto per non avere brutte sorprese a fine stagione.

2: a Nasca di Bari: Vi chiederete chi è: bene è l’arbitro di Crotone-Sassuolo. Già il fatto di far disputare il match su un campo a dir poco impraticabile è grave. Ma la chicca, come i migliori romanzi gialli, è alla fine (clicca qui per approfondire). L’arbitro concede 4 minuti di recupero, durante i quali ci sono una sostituzione ed una espulsione. Regolamento vorrebbe che si debba recuperare 30 secondi per ognuna delle due situazioni. Al minuto 94 e 3 secondi, nell’istante in cui Musacci, punta del Sassuolo, scocca un tiro, l’arbitro fischia la fine della partita. Peccato che questo tiro finisca in rete, gol che avrebbe regalato il pareggio al Sassuolo! Certe cose pensavamo di poterle vedere solo grazie ad Holly e Benji, purtroppo accadono anche nella realtà.

3: a Zeman: Il “Maestro” sembra essere giunto al capolinea della sua nuova avventura romana. I risultati gli danno torto, con una difesa più colabrodo che mai, solo il Pescara ha saputo fare peggio. Molti addetti ai lavori reputano l’organico giallorosso da Champions, i risultati attuali non sono assolutamente in linea con le aspettative dettate dalla dirigenza ad inizio campionato. Alcune sue scelte, come quella di confermare tra i pali Goicoechea, un disastro contro il Bologna, in luogo di Stekelenburg, portiere titolare della nazionale olandese, sono di difficile comprensione.  Se poi pensiamo che ha gli stessi punti del criticatissimo Luis Enrique il dado è tratto. L’ombra dell’esonero è sempre più vicina.

4: Al fallo di mano: Non si capisce nulla di questa regola: volontario, involontario, attaccata al corpo, staccata, è un gran caos. L’ AIA dovrebbe fare chiarezza, in questa stagione moltissimi i rigori fischiati quando il braccio aumentava il volume del corpo, su precisa indicazione del designatore Braschi. Il fatto di demandare tutto all’impressione dell’arbitro, sulla volontarietà o meno, non fa altro che aumentare la confusione ed i pasticci interpretativi. Servirebbe una regola certa, senza possibilità di interpretazioni.

5: a Montella: Spesso ne abbiamo tessuto, giustamente, le lodi. Ma nel mese di gennaio la squadra si è arenata (clicca qui per approfondire). Non è la prima volta, visto che questo è un mese nero per l’ex aereoplanino. Per lui tre anni di carriera, sette partite a gennaio e zero vittorie. Per fortuna sua e dei tifosi viola il mese volge al termine.

6: a Meggiorini: L’attaccante del Toro viene chiamato dai suoi stessi compagni “Peggiorini”, come confermato da Ventura durante la conferenza stampa prima del derby contro la Juve. Nell’ultimo match, a San Siro contro l’Inter (clicca qui), il riscatto, con una doppietta che per poco non regalava i tre punti alla sua squadra.

7: al Napoli: Se il campionato è riaperto il merito è della squadra di Mazzarri, trascinata dal solito Matador. Vince a Parma, soffrendo, dove nessuno c’era riuscito in questo campionato, può essere la classica partita della svolta. L’anti-Juve ha definitivamente un nome.

8: al Galatasary: Squadra sempre più forte e sempre più dal profilo internazionale. Il calcio turco sta crescendo esponenzialmente, stando cosi le cose in futuro bisognerà guardarsi anche da loro. Prima il colpo Snejder, ora quello probabile di Drogba, due giocatori che con le giuste motivazioni possono fare la differenza. Se poi aggiungiamo che sono già primi nel loro campionato possono diventare la mina vagante della Champions League.

9: al Catania: la squadra di Maran è la vera rivelazione della stagione. Ha cambiato pochissimo rispetto alla scorsa stagione ed i risultati si vedono, calcio brillante e produttivo. Dopo 22 partite avere 35 punti è un gran bottino, lasciando dietro squadre come la Roma e dietro di soli due punti al Milan. L’Europa League è un obiettivo alla portata.

10: ad Icardi: Il ragazzo ha qualità notevolissime. Dopo la doppietta contro la Juve allo stadium ne fa 4 al Pescara, esibendo un campionario di tutto rispetto.  Se si pensa che è un classe 93′ il futuro davanti a lui è radioso, ha le stimmate del fenomeno. Un gioiello.

 

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