Brazuca si presenta al mondo: ecco le critiche sul pallone dei Mondiali 2014

Nemmeno il tempo di presentarlo, che già sono partite le polemiche. Il nuovo pallone per i Mondiali 2014 in Brasile si chiama Brazuca studiato dall’Adidas per l’evento ed è stato presentato nel dicembre scorso. Le caratteristiche del pallone hanno fatto discutere e subito hanno aperto un dibattito è partito l’inevitabile paragone con lo Jabulani, utilizzato nel corso degli ultimi Mondiali. Il Brazuca pesa 437 grammi contro i 440 dello Jabulani. Entrambi sono prodotti con la tecnica della termosaldatura e con un processo che ha permesso di abbandonare il classico design fatto di pentagoni e esagoni (32 pannelli) imposto dalla cucitura a mano. Il Teamgeist  del 2006 contava quattordici pannelli, lo Jabulani otto e il Brazuca solo sei. Questa progressione ha prodotto palloni con vaste aree lisce e con una quantità sempre minore di giunture tra pannelli. Proprio la disposizione troppo diradata e non omogenea dei solchi di giuntura nello Jabulani è stata la causa principale delle traiettorie ingannevoli. Dopo due anni e mezzo di test è stato presentato un pallone con un rivestimento rivoluzionario: una superficie ruvida, composta da tante microscopiche protuberanze, che al tatto fanno somigliare il Brazuca a una palla da basket, ma che vanno a controbilanciare l’esiguo numero di cuciture. Ciò dovrebbe garantire non solo tiri “puliti” ma anche un ottimo grip e su scarpe e guanti. Insomma, alcune cose sono state migliorate, altre meno: al campo l’ardua sentenza.