Italia-Armenia 2-2, le pagelle degli azzurri: bene Insigne, Florenzi e Balotelli, ma la difesa è da brividi

Non va oltre il pareggio l’Italia al San Paolo, dove finisce solo 2-2 con l‘Armenia. Ecco di seguito le pagelle degli azzurri:

Fonte immagine: Илья Хохлов, Football.ua
Fonte immagine: Илья Хохлов, Football.ua

Marchetti 5 : incolpevole sul gol armeno, viene poco impegnato e solo con tiri innocui e spesso dalla lunga distanza in cui si dimostra sicuro. Pesa però l’errore sul gol di  Mkhitaryan, sbagliando completamente l’uscita sul calcio d’angolo.

Abate 5,5 : ha doti fisiche e di velocità invidiabili ma stasera non le sfrutta a dovere. Spinge e prova a farsi vedere proponendosi ma non risulta mai incisivo in zona offensiva, sbagliando a ripetizione i cross che non arrivano mai a destinazione. Viene limitato bene dalla linea di sinistra armena per tutti i novanta minuti.

Bonucci 5,5 : partita non sufficiente per il centrale azzurro, un po’ impreciso e preoccupato per via della poca copertura del centrocampo. Fa sicuramente meglio del compagno di reparto.

Astori 5 : oltre ad un errore madornale poco dopo l’inizio di gioco, sbaglia l’intervento su Movsisyan nel gol dell’Armenia. Si denota per poca precisione e sicurezza, va spesso in ritardo di chiusura e non desta una buona impressione.

Pasqual 5: si fa vedere poco nella prima frazione di gioco. E’ un terzino di spinta ma lo dimostra poco. Nel secondo tempo si macchia dell’errore sul secondo gol dell’Armenia, avendo lui la marcatura di Mkhitaryan che però gli sfugge.

Montolivo 5.5: Non è nelle sue miglior serate e si vede. Commette errori banali sbagliando spesso passaggi anche semplici. Come il suo compagno Aquilani, non desta una grande impressione perché il più delle volte rallenta il gioco e non è incisivo nella fase offensiva, proponendosi raramente. non soddisfa nemmeno nella fase difensiva, dato che fa fatica nel fare filtro davanti la difesa, lasciando spesso Astori e Bonucci in balia degli attacchi di Mkhitaryan  e Movsisyan ( dal ’73 Rossi: sv).

Aquilani 5: nella prima frazione di sicuro il peggiore. Sbaglia il passaggio sull’azione che poi porta al gol avversario. Sempre impreciso e fuori dal gioco, mai propositivo senza regalare spunti, piuttosto è spesso lento e non copre la linea difensiva, dividendo le colpe con il suo compagno Montolivo e prendendosi con lui le sgridate di Bonucci e Marchetti.

Pirlo 6,5 : nel centrocampo italiano è lui che ha la responsabilità di far girare la squadra e ne è cosciente. Tocca moltissimi palloni e li smista, serve spesso Insigne e Florenzi, regala l’assist a Balotelli nel secondo gol, si impegna anche in fase difensiva. L’età sicuramente si fa sentire in fase di brillantezza, ma per ora l’Italia non può fare a meno di uno come lui.

Florenzi 6,5: il gol impreziosisce una prestazione fatta di corsa, grinta, generosità e gol. Splendido l’inserimento di testa sull’assist perfetto di Insigne, con cui prova spesso a diolagare. E’ un giocatore in crescita esponenziale che dimostra anche un’utilità tattica. In Brasile potrà essere davvero molto utile (dal ’63  Candreva 5.5:  non cambia la partita, anzi è spesso confusionario e mai pericoloso. Questa volta il cambio non porta alcun beneficio).

Insigne 7: gioca nel suo stadio e questo lo motiva ancor di più .  Regala spunti, grandi giocate, dribbling ubriacanti. È l’arma in più italiana nel primo tempo, e lo dimostra con un assist stupendo a Florenzi. Nel secondo cala leggermente, ma soprattutto la stanchezza che gli toglie brillantezza e precisione, tant’è che si divora una buona occasione che con più lucidita avrebbe potuto sfruttare meglio. È un giocatore ormai maturo, che può sicuramente ancora migliorare. Di questo passo e con questo talento puro, si prenderà ancora più spazio.

Osvaldo 5,5: poco servito, è spesso lasciato solo contro tutta la difesa armena. Anche lui però ci mette del suo, sbagliando un gol da pochi passi nella prima frazione, non sfruttando mai occasioni che lo porterebbero ad essere pericoloso tirando in porta. Fa fatica a fare reparto, giocherebbe meglio sicuramente con un attaccante vicino in grado di servirlo (dal ‘54 Balotelli 7: è il miglior giocatore dell’Italia: entra, crea azioni a ripetizione, fa gol, non perde mai il pallone e cambia la partita. Per chi avesse ancora dei dubbi sulla sua importanza, questa serata ha aiutato a scioglierli).

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