Mondiale, la carica di Prandelli: “Siamo più convinti. Convocazioni? Contento dei dubbi”

Con un Mondiale sempre più in avvicinamento, Cesare Prandelli ha parlato al Corriere della Sera.

Prandelli - Fonte ACF Fiorentina
Prandelli – Fonte ACF Fiorentina

Si parte dall’analisi della competizione: ”Stavolta siamo più convinti: possiamo fare bene. Favorite? Brasile, Spagna, Argentina e Germania sono le più forti. Le sorprese, invece, saranno Colombia, Francia e Belgio. Non siamo i più bravi, ma aguzzando l’ingegno possiamo vincere con i più bravi”. Restando sugli avversari, il mister giudica così il girone dell’Italia: “Gli inglesi sono più forti di quanto fossero all’Europeo perché hanno inserito giovani di qualità e corsa. La prima gara orienta il girone e quindi sarà almeno molto importante. Il raggruppamento è duro, ma è meglio così. Costa Rica ci stupirà”.

Si apre poi il lungo paragrafo delle convocazioni: Sono contento di avere dei dubbi, due anni fa ce n’erano pochi. Destro e Immobile sono usciti dal guscio e hanno dato risposte confortanti. Rossi? Lo aspettiamo e lo aspetteremo, è un ragazzo eccezionale, ma il tempo stringe. Oriundi? Il mondo cambia e ci adeguiamo. Non ci sentiamo colpevoli”.

Convocazione che non è certamente in discussione per Mario Balotelli anche se il ct non risparmia consigli: Mario non alza più le mani per protestare e non si lascia andare a falli di reazione. Per me, però, poteva fare a meno di parlare dopo la partita con la Roma. I giocatori devono cercare di avere rispetto per tutti quelli che lavorano. Se sei sempre aggressivo, tutto diventa maledettamente complicato. In nazionale non è mai stato titolare fisso, è sempre stato necessario stimolarlo. Il suo ruolo? Deve stare vicino alla porta. Al Mondiale nessuno partirà titolare indiscusso”.

Chi invece ancora non ha la certezza di vedersi in Brasile, è certamente Antonio Cassano:
“Nel Parma sta dimostrando buona continuità e la qualità non è in discussione. Poi, andremo a confrontarci con chi dovrebbe stare a casa al suo posto e vedremo. Niente è definito. Se l’ho richiamato è perché può essere un giocatore importante, magari decisivo per mezz’ora”.

Niente da fare invece per Toni e Totti: “Toni e Totti sono due campioni e non vorrei liquidarli con poche battute. Diciamo che se dovessi fronteggiare un’emergenza, saprei chi andare a prendere”.

Altro argomento di grande attualità è il Codice Etico deciso da Prandelli e da sempre applicato: “C’è molta faziosità, ci sono i giornalisti tifosi. Noi non abbiamo mai parlato di codice ‘etico’. Ai ragazzi ho detto che nelle domeniche delle convocazioni non voglio vedere un pugno, una gomitata, un gesto di reazione. In questi 4 anni nessun giocatore si è lamentato. Il giudice sono io e non devo aspettare l’esito della giustizia sportiva”.

SI chiude poi parlando del futuro: “Si è parlato di commissario unico e di tante cose che non corrispondono alla verità. Per adesso ho dato semplicemente la mia disponibilità senza affrontare i dettagli o gli aspetti economici”.

 

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