Prandelli: “Dobbiamo pensare alla Repubblica Ceca, guai a distrarsi. Su Osvaldo dico…”

Prima conferenza stampa per la Nazionale italiana formato 2013 e per il Ct Cesare Prandelli, nel giorno di avvio dell’avventura azzurra verso la Confederations Cup della prossima estate e gli appuntamenti con le qualificazioni mondiali che vedranno impegnate l’Italia nei prossimi giorni.

 

Foto di Илья Хохлов - Wikipedia
Foto di Илья Хохлов – Wikipedia

In attesa delle prossime partite, qual è l’aria del primo giorno?
“Le sensazioni sono positive, vogliamo cominciare con il piglio giusto.
Spero che la maglia azzurra possa rivitalizzare i ragazzi e dia tanta forza nuova a loro che vengono da una stagione lunga e dura.
Abbiamo la fortuna di avere una maglia che ci unisce, quando indossiamo la maglia della Nazionale dobbiamo dimenticare tutto il resto e concentrarci sul lavoro da fare: tutti hanno determinazione e voglia di fare squadre, dobbiamo avere anche la forza e la capacità di essere uniti e dare il massimo.
Siamo in attesa dell’impegno con la Confederations Cup ma fino al prossimo 7 Giugno penseremo solo all’appuntamento con la Repubblica Ceca per le qualificazioni mondiali.
Sarà una partita difficile, insidiosa, e non voglio che nessuno si faccia distrarre dalla Confederations Cup.”

 

Questione Osvaldo e codice etico: come si comporterà la Nazionale?
“Prendo un po’ di tempo per pensarci e parlerò con chi di dovere per capire se bisognerà prendere decisioni importanti anche riguardo al codice etico. Non ho visto cosa è successo, sono tutte cose riportate e quindi mi farò spiegare dai dirigenti la situazione: le decisioni non sono mai facili da prendere e mai prese da una sola persona: se dovesse esser presa una decisione importante allora state certi che la prenderemo.”

 

Come giustificare il nervosismo intorno alla finale di Coppa Italia?
“Il problema è che queste partite vengono affrontate sempre con una cattiva predisposizione. A tutti piacerebbe andare allo stadio con lo spirito giusto, per far si che una partita resti sempre una partita.
Dopo tanti anni ancora abbiamo problemi con la violenza negli stadi, un problema che va di pari passo con quello del razzismo; da qui non si scappa.
Differenza tra finale di Coppa Italia e quella di Champions? Si, purtroppo siamo lontani: siamo rimasti a tirare i sassi ai pullman mentre gli altri hanno voglia di divertirsi e sorprendere quando giocano. Le partite del livello europeo le vedi sempre con piacere, dovrebbe essere cosi anche nel nostro calcio.”

 

Ancora una volta la Nazionale dovrà tenere alto il nome del calcio italiano in questa stagione.
“Abbiamo intrapreso un progetto tre anni fa sapendo di trovare tante difficoltà ma con la certezza di dover affrontare tutti gli impegni internazionali diversamente da come vengono affrontati dalle squadre di club.
Ci siamo sempre riusciti fino ad oggi e abbiamo sempre fatto belle figure tenendo la testa alta grazie alle prestazioni di tutto il gruppo e ad un modo di giocare sempre di un certo livello.
Chi si affaccia alle competizioni europee sa che per andare avanti c’è bisogno di qualità, non solo negli interpreti ma anche nel gioco espresso.”

 

Come valuta il ruolo di Pirlo in questa Nazionale?
Pirlo per noi è determinante, non soltanto per la presenza ma anche per il punto di riferimento che è per tutti i ragazzi. Per me è una gioia vederlo in Nazionale, poi se sarà stanco ne parleremo e vedremo il da farsi.
Sono convinto che troveremo lui ma anche tutti gli altri con tanta voglia e tanta positività.
Le posizioni di Cerci e Sau? Cerci per me è stato molto positivo nella stagione perchè è sempre stato determinante e decisivo per il Torino. Con Ventura ha un compito tattico abbastanza chiaro, io lo vedo come un ottimo giocatore offensivo che può dare grande mano alla manovra della squadra.
Sau lo abbiamo seguito tutta la stagione, ha ottimi colpi ed è molto abile ad adattarsi in molti ruoli del campo; è uno di quei giocatori che fa le fortune dei propri tecnici.
Cosa penso del campionato appena concluso? Secondo me il campionato ha offerto un buon calcio quest’anno, ma a livello europeo non basta. Avremmo bisogno di qualità, come ho detto prima: se non hai qualità puoi parlare quanto vuoi di tattica ma purtroppo non riesci a stare a quel livello.

 

Dopo tanti anni si sente la mancanza di una figura importante come quella di Gigi Riva.
“Ci siamo sentiti con Gigi più volte, cercando di fargli capire che le porte della Nazionale per lui sono sempre aperte. Il prossimo potrebbe essere il suo decimo Mondiale, e se lo meriterebbe; forse le porte non sono proprio chiuse. Aspetteremo.”

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