Spagna-Italia 0-0 (7-6 d.c.r.), le pagelle degli azzurri: Candreva superstar, De Rossi e Chiellini stoici

L’Italia ha perso contro la Spagna nella semifinale di Confederations Cup al termine di una gara combattutissima e decisa solo ai rigori. Ecco dunque le pagelle degli azzurri:

Gianluigi Buffon Foto di Илья Хохлов - Wikipedia
Gianluigi Buffon
Foto di Илья Хохлов – Wikipedia
Buffon 6: Il primo vero squillo arriva dalla distanza con Jesus Navas nel secondo tempo. Bravo a chiudere lo specchio a Pedro, rischia su Xavi a 4 minuti dai calci di rigore, nei quali è impotente.
 
Barzagli 6-: Non appare tranquillissimo come al suo solito, ma rimane comunque sull’attenti, anche se lascia Torres libero di andare al tiro di poco fuori. I problemi al tendine tornano a farsi sentire. Prandelli però preferisce non rischiare e lo rileva (dal 46′ Montolivo 6,5: Entra subito in partita. Diligente nel fraseggio, non ha molte possibilità per impostare. Partita accorta anche per lui. Non sbaglia il penalty cancellando il brutto momento vissuto un anno fa con l’Inghilterra).
 
Bonucci 6+: Sente il fardello della responsabilità, pertanto risulta preciso quanto basta senza rischiare mai troppo. Cerca fortuna nei lanci, ma la partita è troppo serrata per favorirlo. Il rigore sbagliato decide il match, ma alla lotteria non si vince sempre, e quando si va ad oltranza è tutto tremendamente più difficile.
 
Chiellini 7,5: Presidia con lodevole sicurezza l’area azzurra. Sempre tempestivo nell’anticipare Torres, un po’ sporco nel far ripartire frettolosamente i compagni, tiene testa anche a chi è più veloce di lui, reggendo fino alla fine.
 
Maggio 7-: Quando il gioco si sviluppa sulla corsia destra diventa spesso una spina nel fianco per gli spagnoli. In netta crescita rispetto alle ultime uscite, alimenta volentieri la manovra rendendosi finanche l’uomo più pericoloso in attacco, conquistandosi due palle-goal nei primi 45 minuti. Capita l’antifona, però, nella ripresa le “Furie Rosse” gli prendono le misure facendolo giocare con la palla tra i piedi, arginandolo di fatto.
 
Pirlo 6,5: Lontano dalla massima condizione, ma sempre presente. A volte sembra tentennare concedendosi a piccole sbavature. Non mancano tuttavia le aperture importanti. Resiste pervicacemente fino all’ultimo presentandosi freddo come sempre dal dischetto.
 
De Rossi 8+: La grinta urlata a centrocampo fa venire l’otite a Xavi & co. Provvidenziale in diversi interventi, ruba più palloni ed è subito pronto a catalizzare la spinta azzurra nel primo tempo. Nella ripresa, invece, scala in difesa come alla prima partita degli Europei: la determinazione è comunque assicurata insieme ad una serie di salvataggi puntualmente fondamentali. Riscatta dagli 11 metri l’errore del 2008: purtroppo il risultato finale è stato lo stesso.
 
Giaccherini 7: Quando ha licenza di spingere si comporta egregiamente. Inizialmente traballa in copertura come nella gara di Danzica, poi diventa sempre più scafato partecipando in maniera fattiva alle ripartenze. Annullato dopo l’intervallo, ritorna essenziale nei supplementari in cui colpisce un palo clamoroso. Forse avrebbe meritato di battere un rigore ad oltranza.
 
Candreva 8,5: E’ l’unico a vincere gli spagnoli nell’uno contro uno bagnando la fascia destra di dinamismo e abnegazione. I suoi inserimenti sono corretti e costruttivi, ma non sempre vengono sfruttati. Non disdegna il sacrificio nel ripiegamento e non perde mai il ritmo, neppure al 121′ quando prova l’ultima sortita in avanti. Il cucchiaio al primo rigore è scelta coraggiosa ed intelligentissima.
 
Marchisio 6+: Discreto interditore. Si ritrova sul capo un’occasione ghiottissima nei primi minuti, così come nel secondo tempo quando viene murato da Piquè, ma avverte la sofferenza a centrocampo (dal 79′ Aquilani 6+: La conclusione al volo nel finale del secondo tempo fa tremare la Spagna. Per il resto, ordinaria amministrazione nel tenere botta con tutti i compagni).
 
Gilardino 5,5: Poco pericoloso dalla trequarti in su. Gioca sul filo del fuorigioco, mentre in mezzo al campo il pressing è fievole. Non si segnala per grandi occasioni ed alla fine è stremato (dal 91′ Giovinco 6: Troppo solo, impossibilitato a pungere. Buona la personalità dal dischetto al quarto tiro).

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