Borini scalda l’Olimpico: Roma-Inter 4-0, Ranieri gelato non per il clima

La terza giornata del girone di ritorno offre la partitissima tra Roma e Inter, si gioca all’Olimpico, ore 15.00.

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Un match dalle mille sfaccettature e dai mille ricordi, lo sa bene Claudio Ranieri, allenatore dell’Inter che affronta la partita da ex tecnico giallorosso. Passato e presente, in un campo da calcio. La Roma di Luis Enrique cerca riscatto, dopo le prestazioni negative offerte contro Bologna e Cagliari, al Sant’Elia. Esito: un pareggio e una sconfitta.
Roma e Inter, regine della Serie A negli anni scorsi, ora, cercano e sperano di ottenere un terzo posto subito dietro Juve e Milan. Il fischietto del match sarà Andrea De Marco di Chiavari.
Formazioni:
Roma (4-3-3): Stekelemburg; J. Angel, Heinze, Juan, Taddei; Pjanic, De Rossi, Gago; Borini, Totti, Lamela. Allenatore: Luis Enrique
Inter (4-4-2): Julio Cesar; Nagatomo, Samuel, Lucio, Maicon; Obi, Cambiasso, Palombo, Zanetti; Pazzini, Milito. Allenatore: Claudio Ranieri.

Si parte con un ritmo basso. La difesa e il centrocampo interista sono molto corti e gli inserimenti romanisti sono bloccati, imposta l’azione giallorossa Gago. I nerazzurri provano a sfondare con Milito e Pazzini. Fase di studio, ma la Roma quando parte in velocità è pericolosa. Lo dimostra un tiro di Borini, nato al 5’ minuto, dopo un’azione corale. Palla di poco fuori. Buon avvio romanista, Inter in posizione d’attesa. Si affida per lo più a lanci lunghi, in direzione dei propri bomber. Duelli molto accesi nelle palle inattive, corner e punizioni. Da una parte De Rossi e Lamela, dall’altra Samuel e Maicon. La Roma sta meglio, infatti prima va vicina al gol con due tiri di Lamela e Pjanic, smanacciati da Julio Cesar, e poi concretizza al 13’minuto. Juan insacca di testa, lasciato solo da Maicon, dopo un corner battuto da Totti. Roma 1, Inter 0. I giallorossi gestiscono il possesso palla, l’inter attende, azzarda una reazione grazie ad un tiro di Milito, parato da Stekelemburg. Gli uomini di Ranieri vogliono restare aggrappati al match, per questo accennano appena il pressing sul portatore di palla, l’uomo di Testaccio studia e temporeggia. La Roma con tranquillità amministra il gioco, gestendo la palla in maniera precisa, di tanto in tanto si tenta l’affondo offensivo. Prima mezz’ora romanista dedicata all’impostazione di gioco, affidata a Totti, il capitano fa partire l’azione giallorossa, aiutato dal tandem Pjanic-Gago. Le incursioni si fanno più ficcanti, il pressing interista è frammentario, troppo blando. Ranieri nel finale cambia tattica: Zanetti si sposta più al centro, Nagatomo e Maicon stando più avanti dovrebbero spingere di più. Infatti, quando Cambiasso si inserisce tra le linee, assistito da Maicon, le verticalizzazioni nerazzurre sono più efficienti. La Roma fa densità in mezzo al campo, cercando di bloccare l’impostazione di gioco avversaria. L’inter sembra essersi ripresa, Nagatomo prende le misure a Lamela, tutto sembra quadrare. Proprio nel momento di risveglio nerazzurro, la Roma raddoppia con Borini. L’attaccante ex Swansea capitalizza un assist di Totti, che lo mette in condizione di essere a tu per tu con Samuel, saltato con un dibbling, Borini sorprende Julio Cesar con un tiro rasoterra potente e preciso, che si deposita in fondo alla rete. Siamo al 41’ del primo tempo. La prima frazione si chiude con l’Inter costretta ad inseguire una Roma in palla.
Il secondo tempo inizia e porta con sé delle novità. Ranieri toglie Pazzini per far spazio a Poli ed entra Cordoba al posto di Samuel. L’Inter passa ad una punta sotto di due gol, ora gioca col 4-5-1, Poli si posiziona a centrocampo. Le cose, però, non cambiano, anzi, la Roma fa tris al terzo minuto del secondo tempo. Juan lancia lungo, scavalcando la difesa nerazzurra, trova Borini che stoppa e insacca, mettendo la palla sotto le gambe di Julio Cesar. Doppietta di Borini, Lucio e Maicon troppo fermi in difesa. Le difficoltà aumentano per i nerazzurri, la Roma fa possesso palla. La partita sembra chiusa. I giallorossi sono padroni del gioco, neutralizzano la manovra asfittica dell’Inter, non c’è pressione, tutto troppo prevedibile. Lamela e Borini si divertono. Fanno continui scambi e combinazioni, che culminano nel tiro di Pjanic al 20’, palla fuori. Altro cambio nell’Inter: al 21’entra Faraoni al posto di Maicon. Il giovane entra subito in partita, facendo guadagnare qualche angolo non concretizzato dagli uomini allenati da Ranieri. La partita tatticamente sembra dire poco: il terzo gol giallorosso ha tagliato le gambe ai nerazzurri, Luis Enrique lo sa, tant’è che poco dopo, l’asturiano lascia spazio a chi ha giocato meno. Entrano, infatti, Simplicio e Bojan, al posto di Gago e Lamela. L’Olimpico applaude i propri beniamini. Totti regala qualche numero dei suoi, il pubblico apprezza. Ranieri chiede uno scatto d’orgoglio ai suoi: tenere il campo e non peggiorare la situazione. Questi gli ordini, siamo ormai al 35’minuto. Luis Enrique fa uscire Borini, il giovane attaccante si prende gli applausi di pubblico e panchina. Migliore in campo, al suo posto Mario Piscitella, maglia numero 40, esordio in Serie A per lui. C’è spazio anche per il quarto gol romanista: al 43’ Bojan appena entato balla con la palla, in mezzo alla difesa interista, evita tre uomini, e batte dalla distanza Julio Cesar. Il recupero sembra essere pleonastico, in una partita chiusa già da tempo. Roma batte Inter, questo è l’esito. I nerazzurri escono malconci da questo confronto, mentre i giallorossi dimostrano di poter ancora dire la loro in chiave terzo posto, nonostante la recente inversione di rotta.

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