Buffon: “Conte tra i più preparati d’Europa. Totti uno di noi”

Da Coverciano, a due giorni dalla sfida col Brasile, parla Gigi Buffon, il capitano azzurro:

Gianluigi Buffon Foto di Илья Хохлов - Wikipedia
Gianluigi Buffon
Foto di Илья Хохлов – Wikipedia

 

Nelle amichevoli l’Italia non si esprime al meglio. Vi rifarete un po’ allo spirito del campionato Europeo, il morale, l’unione?
“Sì sicuramente, al di là del fatto che giovedì si giocherà un’amichevole, quando ci sono certi confronti è normale che non vuoi mai sfigurare, perchè il banco di prova è molto importante, molto stimolante e poi perchè alla fine ci apprestiamo a rappresentare l’Italia anche in una competizione come la Confederations Cup tra tre mesi, che è sempre una competizione nella quale bisogna giocare”.

 

Lo spogliatoio cosa dice del possibile ritorno di Totti in Nazionale?

“Lo spogliatoio, per quel che riguarda le decisioni di un allenatore, non deve dire niente, nel senso che sono responsabilità specifiche di chi guida la squadra e di chi pensa di fare il bene della squadra in vista di una competizione. Se poi nel caso specifico si parla di un ragazzo come Francesco. Francesco è ancora oggi uno della Nazionale, perchè con qualcuno di noi  ha condiviso sin dall’Under 15 questo tipo di avventura, per cui lo sarà sempre, per me sarà sempre un compagno di Nazionale”.

 

La Juventus puo’ vincere la Champions?

“Penso che la Champions vada presa realmente per come l’abbiamo incominciata e per come abbiamo intrapreso questo percorso, che era un percorso di avvicinamento alle zone importanti dell’elite europea calcistica, sperando di farci apprezzare per un gioco propositivo come quello che stiamo sciorinando quando giochiamo; sperando nel frattempo di riconquistare il rispetto degli avversari. Penso che in linea di massima l’obiettivo l’abbiamo centrato, perchè poi chiaramente noi non possiamo dire di essere stati fortunati nel sorteggio, però in un quarto di finale è giusto che incontri una squadra di caratura mondiale come il Bayern Monaco. Però penso che alla fine anche loro non siano stati felici di incontrarci e questo sta a significare che l’obiettivo nostro è stato centrato, cioè quello di essere di nuovo rispettati e di incutere un pochino di paura. Se poi mi chiedi se penso di vincerla, ti dico, è veramente dura, realmente. Ci sono 3-4 squadre, tra le quali il Bayern Monaco che hanno un passato recente molto più importante del nostro”.

 

Come mai Totti ha lasciato la Nazionale nel 2006?
“Mah, Francesco penso che ogni volta che ha preso delle decisioni, siano state frutto di riflessioni abbastanza profonde, per cui, andando un po’ a ritroso, quando lui lasciò nel 2006, probabilmente può aver pensato che la cosa più bella che si possa vincere nel calcio l’aveva vinta, che era il Mondiale”.

 

Balotelli pensi che possa trovare la definitiva consacrazione con la maglia del Milan?
“Tutti desideriamo che Mario trovi la definitiva consacrazione e il giusto equilibrio. Io l’ho sempre visto tranquillo, quello che gli mancava era il poter giocare con continuità, adesso ha trovato la situazione ideale per dimostrare tutto il suo valore. Mi auguro che con noi della Nazionale e un po’ meno con il Milan riesca a darci le gioie che ci potrebbe dare”.

 

L’atteggiamento della gente nei confronti della Juventus?
“Rispetto ai primi anni di militanza alla Juve, è tornato quel tipo di atteggiamento, perchè era pre-esistente. Poi dopo tutto quello che è accaduto, che sappiamo, insomma, le nostre vicissitudini, un pochino tutto questo aveva tolto su di  noi le attenzioni e l’interesse negativo degli altri. Adesso, in effetti, qualcosa sta tornando, ma la domanda che sorge spontanea è chiedersi: perchè? Perchè poi se uno prima poteva accampare mille e più alibi, poteva pensare chissà cosa, adesso, più che pensare che stiamo dimostrando sul campo e con i fatti che meritiamo quello che stiamo conquistando e che stiamo facendo, non so cosa si debba fare”.

 

Temi, alla luce di questo, che Conte possa davvero andare via?

“Per quel che riguarda il mister, non temo nulla, nel senso che è una persona talmente decisa in tutte le cose che fa, in tutte le cose che dici, e come le fa soprattutto, mettendoci corpo, anima e tutto il sentimento possibile e immaginabile, credo che alla fine, finchè lui non riterrà concluso il progetto sportivo con la Juve, non penso che possa prendere in considerazione altri tipi di alternative”.

 

Conte più bravo di Lippi?
“Probabilmente bisognerebbe anche fare dei paragoni in base anche all’età in cui uno ha cominciato, ha intrapreso la carriera e tante altre cose. Sicuramente tra gli allenatori che vedo in Europa, che sono molto preparati, io sono sicuramente di averne uno a Torino che non è sicuramente inferiore a loro. E di questo ne sono certo”.

 

 

 

 

 

 

 

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Francesco Maiorino

Nasce a Nocera Inferiore ma vive a Sant'Egidio del Monte Albino, nel salernitano. Grande appassionato di sport e (fanta)calcio, realizza un piccolo sogno entrando a far parte dell'ambizioso progetto di questa testata.

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