Emirates Cup: emergono i primi dubbi sul Napoli, ma il tempo è dalla parte di Benitez

Un pareggio, una sconfitta, 5 goal subiti, 3 realizzati, tanti dubbi, poche certezze. E’ questo il bilancio conclusivo dell’Emirates Cup del Napoli, torneo che dal 2007 l’Arsenal organizza in onore dello sponsor Emirates. Al di la dei miseri risultati ottenuti (2 a 2 contro l’Arsenal, sconfitta per 3 a 1 contro il Porto), il gioco e la mentalità della squadra azzurra sono state le note stonate che han lasciato perplessi i tanti tifosi azzurri.

Fonte: Danilo Rossetti
Fonte: Danilo Rossetti

Un’amichevole è sempre un’amichevole, specie se da affrontare ci sono avversari più avanti nella preparazione (Arsenal e Porto inizieranno il campionato il prossimo 17 agosto), ma è soprattutto l’occasione giusta per testare i nuovi schemi, valutare i nuovi calciatori, rendersi conto di quanto sia stato fatto e di quanto ancora, invece, c’è da fare per rendere ancor più competitivo il Napoli in vista della prossima stagione. E, dovendo scegliere tra le cose buone e quelle meno buone, siamo certi che di questo torneo estivo Rafa Benitez avrà evidenziato maggiormente le seconde. Il gioco dello spagnolo è particolare, complesso, ancor più difficile da assimilare per una squadra reduce da tanti anni caratterizzati da una mentalità completamente differente rispetto a quella dell’ex tecnico del Chelsea.

Fonte: Danilo Rossetti http://www.foto-calcio-napoli.it/
Fonte: Danilo Rossetti http://www.foto-calcio-napoli.it/

 

La difesa ha denotato evidenti limiti sia fisici che strutturali, reparto che più di tutti avrà deluso Don Rafè. Cannavaro, Fernandez, Albiol, Britos e Gamberini sembrano non offrire le giuste garanzie per la prossima stagione, e solo il mercato potrà consentire al Napoli di colmare le evidenti lacune. A centrocampo, la squadra azzurra – a corto di fiato per la preparazione – è spesso apparsa in difficoltà sugli avversari, oltre che in inferiorità numerica. I due mediani scelti da Benitez non hanno quasi mai potuto giovare dei ripiegamenti difensivi degli esterni alti, ancora spaesati sul prato del terreno di gioco e maggiormente in debito d’ossigeno rispetto al resto dei compagni. Capitolo attacco. In attesa del miglior Higuain (subentrato in entrambe le gare ad inizio ripresa) è proprio il reparto avanzato ad offrire le maggiori garanzie a Rafa Benitez. Il 4-2-3-1 sembra essere il modulo ideale per valorizzare l’intelligenza tattica di Marek Hamsik, libero di svariare per tutto il fronte offensivo ed incidere in zona goal. Pandev ha confermato le sue immense doti tecniche mentre sugli esterni, oltre ad aver già analizzato la situazione relativa a Mertens e Callejon, fa ben sperare la crescita di Lorenzo Insigne, finalmente orfano delle vecchie pressioni ‘mazzarriane’ e pronto ad esplodere definitivamente.

 

Il prossimo 9 agosto, al San Paolo, il Napoli ospiterà il Benfica. I lusitani affronteranno una squadra più rodata e, mercato permettendo, ancora più completa.

Fabio Tarantino

Fabio Tarantino

Giornalista, nato a Napoli il 19/02/1991

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