Esclusiva-Casotti: “Per lo scudetto dico Juve, ma Garcia può essere la sorpresa. Non vedo bene il PSG perché…”

La nuova stagione è iniziata, e non soltanto per il calcio italiano. In giro per l’Europa i campionati cominciano a mostrare le nuove squadre e i nuovi campioni.
Per analizzare questo avvio di stagione in giro per il continente, la redazione di Soccermagazine.it ha intervistato in esclusiva Federico Casotti, giornalista di Sportitalia esperto di calcio italiano e straniero, con particolare interesse alla Francia e alla Ligue 1.

Federico Casotti
Federico Casotti

 

Partiamo da un allenatore che lei conosce da un po’: Garcia. Il mercato non è ancora chiuso, ma cosa si aspetta da lui e dalla Roma?
“Penso che, se lo lasceranno lavorare in pace, potrà essere l’allenatore rivelazione di questa stagione. La premessa purtroppo non è scontata. Il mercato della Roma è in divenire e regalerà sorprese fino al 2 settembre: peccato solo per la cessione di Lamela, che per me con il gioco di Garcia avrebbe potuto fare davvero sfracelli. Penso comunque che la squadra sia all’altezza per lottare per l’Europa e andare avanti in Coppa Italia.”

 

Gli addetti ai lavori si divertono a stilare la griglia per il prossimo campionato, quale sarebbe la sua griglia personale?
“Dico Juventus campione e Napoli secondo, con un margine minore rispetto all’anno scorso. Per il terzo posto non do per morto il Milan, che lotterà con Fiorentina e Roma. L’Inter e la Lazio onestamente mi pare partano una fila dietro.”

 

Tevez, Higuain, Balotelli, Gomez, Klose: sembra una serie A sempre più votata all’attacco. Vincerà chi segnerà di più?
“Vincerà paradossalmente chi sarà meno dipendente dal proprio centravanti di riferimento, la Juventus dello scorso anno insegna. Non è un caso che sia il Napoli che la Fiorentina quest’estate abbiano preso dei centravanti di peso, ma anche tanti trequartisti con il gol facile. Saranno quelle, le reti che faranno la differenza al tirar delle somme.”

 

Passiamo in Francia: il testa a testa tra Psg e Monaco è cosi scontato? O ritiene che una outsider possa sorprendere tutti?
“Il Marsiglia gioca sempre maluccio ma di 1-0 in 1-0 alla fine riesce sempre a salire sul podio. Non vedo bene il Psg perché Blanc mi pare abbia un chiaro problema di legittimazione agli occhi dello spogliatoio e dei suoi elementi più carismatici. Il Monaco mi pare una squadra costruita con il criterio giusto per vincere in Ligue 1: mix di giovani e campioni, un’anima francese centrale e non emarginata. Per me i favoriti sono loro.”

 

Carrasco, Grenier, Zouma e tantissimi altri: chi, secondo lei, sarà il prossimo giovane a conquistare l’Europa?
“Dei tre, quello con più possibilità di andare ai Mondiali è Grenier, che mi pare già una realtà del calcio francese: presto lo diventerà anche altrove, mi piacerebbe vederlo alla Juventus per il post-Pirlo. Zouma è molto giovane e ha bisogno di una stagione tranquilla e libera di pressioni, Ferreira Carrasco potrebbe essere una delle rivelazioni di questa Ligue 1, anche se non so se ciò sarà sufficiente per fargli trovare un posto nell’attuale Belgio, così ricco di talento.”

 

Come valuta, a prescindere dalle due super-corazzate, il livello del calcio francese? Oltre a Falcao e Cavani, quale potrebbe essere il miglior colpo in entrata di quest’anno?
“PSG e Monaco a parte, il livello della Ligue 1 mi pare buono, anche se l’annuale esodo dei migliori non conosce freno. Mi aspetto una stagione di conferme da Alessandrini e Thauvin, due ragazzi che lo scorso anno hanno fatto benissimo e in questo campionato potrebbero definitivamente spiccare il volo.”

 

In giro per l’Europa il ‘Made in Italy’, almeno per gli allenatori, sembra funzionare. Ranieri, Ancelotti, Di Canio, Spalletti: cosa si aspetta per loro in questa stagione?
“L’allenatore Made in Italy funziona ancora perché il calcio italiano, nonostante le difficoltà, porta con sé una metodologia di lavoro unica al mondo, ammirata e imitata. Spero che Ranieri possa sfruttare fino in fondo le potenzialità del Monaco in Ligue 1, così come Ancelotti nel Real Madrid in Champions League. Spalletti dovrà fare meglio del quasi zero degli anni passati in Europa, Di Canio dovrebbe salvarsi anche se la lotta ai piani bassi di Premier League è davvero simile a una giungla. E aggiungerei Fabrizio Ravanelli, che se riuscirà a risolvere il problema del gol potrà fare molto bene ad Ajaccio.”

 

Tra Bale, Rooney, Eto’o, quanti altri colpi importanti si aspetta per questo finale di calciomercato?
“Bale è ormai ufficiale, Rooney credo che alla fine potrebbe anche non muoversi da Manchester, mentre il destino di Eto’o dipende da lui e da quello che vuole fare…da grande. Se vuole tornare a rimettersi in gioco da calciatore, la destinazione obbligata è il Chelsea. Se vuole invece seguire il cuore, tornerà all’Inter, che però in questo momento, non facendo le Coppe, non può avere lo stesso appeal dei Blues, inutile nasconderlo.”

 

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