Fiorentina, la rassegnazione di Montella: “C’è una maledizione sugli attaccanti”

L’allenatore della Fiorentina, Vincenzo Montella, ha parlato al media ufficiale viola alla vigilia della sfida contro il Sassuolo.

Fonte: Federico Berni
Fonte: Federico Berni

Ecco le sue parole:

Su Gomez: “L’infortunio di Mario Gomez è stata una sorpresa anche per me, gli esiti hanno evidenziato questa lesione, siamo dispiaciuti. Probabilmente c’è una maledizione sui nostri attaccanti, ma sono cose che capitano. Lo dico con lucidità, è comunque qualcosa di lieve, speriamo di recuperarlo a breve”.

Sui nuovi giocatori: “I nuovi si stanno inserendo, qualcuno è più avanti rispetto ad altri. Hanno dimostrato le loro qualità, adesso vanno ottimizzate e dobbiamo metterli nelle condizioni migliori per potersi esprimere al meglio. Naturalmente ci vorrà un po’ di tempo per capire i meccanismi della squadra ma sono già arrivati segnali positivi”.

Su Kurtic e i giovani: “Kurtic sta bene fisicamente e conosceva già il campionato italiano, sotto questo punto di vista è agevolato. Babacar e Bernardeschi sono due giocatori in cui credo moltissimo, infatti sono rimasti e non sono stati presi altri attaccanti. Sono giovani, ma soltanto se si considera le loro presenze in serie A. Ci vuole pazienza e non dobbiamo mettergli nessun tipo di pressione. Avranno il loro spazio per crescere, senza chiedergli tutto subito, altrimenti si rischia di metterli in difficoltà”.

Sul pubblico: “In questi due anni il pubblico di Firenze, e soprattutto chi paga il biglietto per venire allo stadio, ha dimostrato sempre grandissimo affetto e ci aiutato nei momenti di difficoltà. Vorrei sempre il temperamento e la voglia di vincere che c’è stata a Bergamo contro l’Atalanta. Quando la squadra mette in campo questo spirito non posso imputargli nulla”.

Sul Sassuolo: “E’ tra le squadre medie che ha un’identità propositiva, con un allenatore che ricerca il risultato attraverso il gioco. Stimo molto Di Francesco come allenatore oltre che come persona. E’ una squadra che può far male sia in casa che in trasferta. Anche noi non ci possiamo sottrarre del cercare di vincere attraverso il nostro gioco”.

Sulla partita contro l’Atalanta: “Abbiamo fatto una buona partita su un campo difficilissimo. Sarà dura per chiunque batterli in casa loro. Ripeto, se qualcuno pensa che la Fiorentina debba vincere tutte le partite 3-0 allora vuol dire che non è equilibrato. L’importante è analizzare i pro e i contro di una partita e non perdere la convinzione che è fondamentale”.

Su Neto: “Un portiere che è cresciuto tantissimo negli ultimi tempi, forse in pochi ci credevano. Noi siamo felicissimi, abbiamo due ottimi portieri, come abbiamo visto anche giovedì in coppa con Tatarusanu. Questo è un vanto per noi, e credo che la concorrenza aiuti in tutti i settori, quindi anche per i portieri”.

Su Mati Ferndez e Cuadrado: “Mati ha fatto una grandissima partita, in passato aveva poca continuità, l’obiettivo è quello di farlo esprimere con continuità, noi crediamo molto nelle sue potenzialità. Cuadrado? A volte gli si chiede troppo, io per primo ma è il mio compito cercare di portare al massimo le potenzialità di un calciatore. Cuadrado in questo è ancora indietro per sua fortuna”.

Sui tacchetti sbagliati scelti dai viola a Bergamo: “Mi sono arrabbiato molto perché a volte si può cambiare l’inerzia della partita, regalando fiducia agli avversari. E’ una leggerezza che non ci possiamo permettere. Sotto questo punto di vista dobbiamo migliorare”

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Andrea Antoniacomi

Mi chiamo Antoniacomi Andrea, sono di Cortina d'Ampezzo ma sono nato a Pieve di Cadore il 23 febbraio del 1990. Diplomato presso l'istituto "Leonardo da Vinci" di Belluno con il voto di 80/100, dal 2011 studio a Milano presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, nel corso di scienze della comunicazione politica e sociale. Il mio sogno è di diventare un giornalista, prima pubblicista e poi professionista.

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