Il Campionato secondo Soccermagazine: due certezze e due variabili

Ecco, la pausa della Nazionale è la rottura di scatole più grande che ci possa essere.

Lo possiamo dire? Diciamolo.

Si perchè proprio quando il campionato sta prendendo rodaggio, non ci si può interrompere cosi bruscamente per andare in Armenia quando invece ci sarebbe uno Juventus-Napoli da leccarsi i baffi.

Fonte www.inter.it
Fonte www.inter.it

Anche perchè con tutte queste partite di qualificazione, molti giocatori faranno viaggi intercontinentali che sicuramente non agevoleranno la forma fisica e saranno una sorta di handicap per la ripresa del campionato.

Un campionato che comincia a scoprire le sue carte, stabilendo ruoli, sorprese ed amarissime delusioni.

I ruoli di protagonisti assoluti ce l’hanno senza ombra di dubbio le prossime sfidanti: bianconeri e partenopei.

Pur con una prova incolore, la Juventus continua il suo impressionante ruolino di marcia espugnando Siena, facendo paura più per la voglia e l’intensità con la quale cerca la vittoria che per il gioco espresso, un po’ in calando.

Il Napoli invece ha puntato tutte le sue forza sul campionato e continua a stupire domenica dopo domenica, arrivando preparatissimo all’esame Juventus Stadium di sabato 20 ottobre dove sapremo se veramente potrà puntare al tricolore.

Esaminati i due punti fermi, passiamo alle variabili.

La prima è la Lazio che passeggia a Pescara grazie ai due top player della squadra, Hernanes e Klose.

Ma la cosa che fa felici i tifosi biancocelesti è la coralità di gioco che esprime la squadra, con Candreva, Mauri, Lulic, Gonzalez e compagni che orchestrano la manovra in maniera ordinata e precisa. Di questo passo Pektovic potrebbe stupire tutti, ma è ancora presto per stabilirlo.

La seconda variabile è a Milano, di sponda nerazzurra.

Il derby della Madoninna più brutto degli ultimi anni (pari solo a quello 2010-11 del rigore di Ibrahimovic) ci dice che l’Inter è ancora viva e che il Milan oramai ha perso la bussola.

I nerazzurri infatti, nonostante una gara non eccezionale, la spuntano sui cugini grazie ad una super difesa, ad un pizzico di fortuna e ad una prova di carattere come non si vedeva da tempo.

Il Milan invece, può recriminare quanto vuole contro l’arbitraggio non proprio favorevole di ieri sera, ma ha dalla sua tantissime colpe che non possono essere attribuite ad un rigore non fischiato.

Anche perchè 7 punti in 7 giornate è qualcosa di orribile che comincia a spaventare i tifosi del Diavolo.

Tolte le prime quattro posizioni, il resto è bagarre.

Nel calderone tornano a vincere Roma e Fiorentina respirando  cosi un po’ d’aria fresca, mentre in zona retrocessione sorridono i neo allenatori di Chievo e Cagliari che festeggiano il debutto con una vittoria importantissima per classifica e morale.

 

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