Inter, Zanetti spiega: “Mi ha pesato smettere ma è meglio lasciare quando si è integri”

Javier Zanetti, vicepresidente dell’Inter, parla a Elenganche.es, della sua esperienza calcistica ma anche di un compagno speciale, Lionel Messi.

Zanetti sottolinea il ruolo fondamentale dell’attaccante argentino, anche in nazionale: “Lui è il migliore e lo dimostra anno dopo anno. È un orgoglio per tutta l’Argentina perché ci rappresenta nel mondo. Ovunque vai la prima cosa che dicono parlando di Argentina è Messi. È un grande ambasciatore, e non finisce mai di sorprendere. Per me non ha limiti“.

Passando alla sua carriera, Zanetti si concentra su due momenti in particolare, il passaggio mancato al Real Madrid: “C’era davvero molta confusione all’epoca, fu l’unica volta in cui fui veramente vicino a lasciare l’Inter. Mancavano poche ore alla chiusura dell’affare, ma poi Massimo Moratti mi parlò e mi disse che non voleva vedermi andare via. Io ho sempre dato la priorità all’Inter, abbiamo insistito entrambi perché potessi lasciare un segno qui, ed è successo”.

Per finire con l’addio al calcio giocato, nel maggio scorso: “La cosa difficile è stata prendere questa decisione nel momento in cui mi sentivo sempre meglio: le gambe rispondevano bene. Mi ha pesato molto, dopo 23 anni di carriera; però alla fine è meglio lasciare quando si è integri. In molti pensarono che dopo l’infortunio al tendine d’Achille ero pronto a dire addio. Però io mi promisi di scendere in campo ancora una volta, per potermi congedare al meglio coi tifosi interisti. Alla fine, tornai contro il Livorno: ricevetti un’ovazione da parte dei tifosi, mi sono preso un’altra volta tutto il loro affetto. Poi, tornato nello spogliatoio, ho capito che era successo quello che volevo. E fu lì che capii di dover prendere una decisione”.