Kovacic: ”Voglio vincere. Orgoglioso di Moratti”

I piedi buoni dell’Inter.

Foto inter.it
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Mateo Kovacic può essere la rivelazione di una squadra non sta passando momenti felicissimi. Arrivato lo scorso gennaio, ha subito mostrato di che pasta sia fatto questo classe ’94. Kovacic sul presidente Moratti dice: “Sono estremamente orgoglioso del fatto che Moratti abbia detto che io sono il suo number ten. Non gioca il numero ma gioco io quindi niente timidezza”. Ancora a secco di marcature in nerazzurro, Kovacic afferma: ”Non mi importa come ma è importante segnarlo. Mi piacerebbe subito siglare la mia prima rete da interista, ma se dovessimo vincere anche senza un mio gol va benissimo cosi. La mia esultanza sarebbe un segno della croce. A chi lo dedicherei? Alla squadra. Alla Dinamo ne segnai sette e il più bello fu da calcio d’angolo con un mio destro al volo dal limite dell’area”. Sulla sua posizione in campo, il numero 10 nerazzurro sentenzia: “Amo giocare in tutte le posizioni del centrocampo. Anche in quella attuale che mi da la possibilità di vedere di più la porta e di essere al centro del gioco. Mi diverte molto. Differenze tra me e Hamsik? Lui è più propenso a inserirsi mentre io a portare palla. La posizione è la stessa e Mazzarri mi dice di andare dentro qualche volta. Lui però gioca in serie A da tanti anni e lo studio spessissimo. Guardo anche Modric, Iniesta anche David Silva. Ne studio i movimenti, i tempi di gioco, come smistano la palla, come lavorano per gli altri”. Sulla sua condizione fisica Kovacic afferma:“ Non sono ancora al cento per cento ma dopo i 30’ col Cittadella ci sono, la mia disponibilità è assoluta. Poi ovviamente deciderà tutto Mazzarri” e alla domanda “cosa vorresti vincere?” risponde sicuro: ”Tutto”. L’Inter ha cambiato la vita di questo ragazzotto di diciotto anni e lo spiega lui stesso: “In cosa mi ha cambiato la vita l’Inter? Umanamente tanto, veramente tanto: perché sono arrivato a Milano da solo, come un bambino che deve per forza diventare adulto. Tattica ente anche: Mazzarri cura tutti i dettagli, vuole che in campo ci si trovi perfettamente e spero che lui, con noi, possa fare tanto bene quanto fatto nei suoi bellissimi anni a Napoli”. Infine sul rapporto con i tifosi e la stagione che sta per iniziare, si esprime così: “I tifosi disponibili nei miei confronti? Sono solo un ragazzo normale che sta facendo il massimo e la gente apprezza tutto questo. Gli opinionisti dicono che è difficile arrivare terzi, io rispetto l’opinione di tutti. Ma la parola definitiva la dirà solo il campo alla fine della stagione. Non mi piace dire che siamo uno squadrone o che arriveremo terzi. Siamo ripartiti da zero, siamo giovani e abbiamo un allenatore che ci insegna tanto. Se poi faremo paura alle avversarie lo vedremo”.

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