Lazio-Roma 2-1: le pagelle dei giallorossi

Grandi emozioni, nel primo derby della stagione. La Roma, però, è destinata ad uscire dall’Olimpico sconfitta di fronte ad una Lazio agguerrita. Vediamo le pagelle dei giallorossi.

Fonte immagine: WebMic
STEKELENBURG 6 – Per notare sue tracce di vita bisogna aspettare l’ultimo minuto: si siede con l’ombrellino e lo champagne per tutto il primo tempo ed alterna indecisioni spaventose a miracoli esibizionisti; la sua altezza è naturalmente direttamente proporzionale alla sua goffaggine. Sufficienza striminzita.

ROSI 5 – Intervento omicida da pena di morte su Radu al 31′, che paradossalmente storpia la sua caviglia ritornando bestemmiando(si) sotto la doccia. Intempestivo. (dal 38′ CASSETTI 6.5 – Come in ogni derby, una principessa lo bacia trasformandolo in principe azzurro: il suo appellativo gli fornisce le sembianze di un toro affamato di Hernanes e Lulic che non passano se non con le sviste del terzino bresciano il quale, ranocchio o principe azzurro che sia, ormai ce le ha nel sangue.)

KJAER 5 – S’immagina ai tempi del colera nel Niedersachsen, quando con i verdastri della Volkswagen ingranava visioni oniriche e lisci dei migliori valzer. Cinque minuti di ordinaria follia fra il 46′ ed il 51′: concede lo scettro in mano ai cugini.

HEINZE 7 – Triceratops horridus, meglio noto come triceratopo, detto anche Gabriel Ivàn Heinze. Nella retroguardia gioca solo lui, Cuore Impavido: un cyborg argentino legato dai pezzi di Rosario, Lisbona, Manchester, Madrid e Marsiglia. Non s’arrende neanche nel finale, claudicante, giusto per inviare messaggi d’amore al collega biondo.

JOSE’ ANGEL 6 – Il folletto di Gijon resta volontariamente nell’anonimato per tre-quarti di gara, quando poi all’82’ improvvisa uno sprint degno del miglior Bolt. Poi ritorna nel letargo.

GAGO 5.5 – Scompare, riappare, scompare e compare di nuovo. Gioca una buona partita di contenimento, fino al fallo sul finale che segna l’ascesa negli inferi per la Roma.

DE ROSSI 6.5 – Indemoniato come nei migliori anni, trae beneficio assoluto dalla sua poderosa ed ostentata vena giugulare. Si sdoppia, talvolta addirittura si triplica, quando la situazione degenera nell’assurdo sul finale. Il Muro di Costantinopoli, però, alla fine ha ceduto.

PERROTTA 5 – Indovina un tiraccio al 10′ ma poi si mimetizza tra il verde dell’erba. Quando riassume le normali sembianze, sporca palloni puliti come l’aria. Antiquato. (dal 53′ BURDISSO 6 – Messo da parte per la sua spietata foga dei derby, dà una mano allo “scasso” difensivo azzeccando un paio di colpi di testa e qualche rimprovero sui sonnambuli.)

PJANIC 6.5 – Compasso e righello alla mano, parabola un cucchiaino al bacio per Osvaldo che ringrazia e saluta. Anche lui indemoniato, soccorre morti e feriti nel finale, mettendoci più di una pezza sugli infiniti buchi. Perfetto vice-Totti. Rinsavito.

BOJAN 5.5 – Prima del match gli ricordano che è il cugino di Messi di qualche grado: nel primo tempo mette in pratica ciò che la Pulce avrebbe fatto, vola via come un giaguaro tra fabbri e falegnami, indiavolati coi suoi piedi; nel secondo tempo si siede sugli allori e non si rialza più. Da rivedere. (dal 73′ PIZARRO s.v.)

OSVALDO 7 – “L’hanno pagato troppo!”, accusavano; “E’ stato sopravvalutato!”, insinuavano; “Diciotto milioni un corno!”, calunniavano. Daniel Pablo Osvaldo fa tesoro della convocazione tutta prandelliana e si traveste da Batistuta, scomodandolo senza problemi e mostrando fieramente quel “Vi ho purgato anch’io” che sa di Totti. Mette in cascina il suo quarto gol consecutivo e va dormire, nonostante tutto, più che soddisfatto.

LUIS ENRIQUE 6 – Schiera l’unico undici iniziale possibile. Resta cauto nello sfigurare la sua squadra lasciandola iper-offensiva anche dopo l’espulsione di Kjaer. Abbassa la sua tracotanza riducendola ad un tiqui-taca rinsecchito dalle ottime chiusure degli avversari. Poteva fare di più per ribaltare un risultato insperato ma in fondo che Kjaer è stato espulso non è mica colpa sua!

6 pensieri riguardo “Lazio-Roma 2-1: le pagelle dei giallorossi

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    16 Ott 2011 in 23:56
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    Da tifoso della Fiorentina (quindi imparziale) mi sembrano voti un po’ sballati: Osvaldo a parte il gol non ha fatto niente e il paragone con Batigol e Totti suona blasfemo.
    Non ho capito certi altri punti, perchè il redattore sembra troppo intento a imbrodare di termini ad effetto invece di badare alla sostanza. Il gioco di parole su Gago è veramente mediocre.
    Fabio

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      17 Ott 2011 in 00:41
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      Guarda fabio che propio su osvaldo il voto è piu che meritato, essendo una prima punta gia che ha segnato merita il 7, se non ha avuto altre possibilità di segnare perchè la roma non ha saputo creare di certo non è colpa sua (visto che non è compito creare gioco) . Per quanto riguarda il paragone con Batigol è voluto dallo stesso giocatore, visto che (a suo dire) vuole ricalcare le orme e far sognare i tifosi romani prp come faceva lui 😀 … quindi impara a conoscere uno sport prima di giudicarne gli articoli inerenti.
      Matteo (FORZA INTER, GASP UN MITO )

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    17 Ott 2011 in 00:32
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    Da tifoso della Fiorentina non puoi che osannare il ricordo di Batigol, e proprio perché io, da tifoso della Roma, lo amo ancor di più, SOLO per questa partita l’ho personificato in Osvaldo, con un “si traveste da Batistuta” che non suona affatto come blasfemia. Sa di Totti l’esultanza ed il sacrificio per tutt’e novanta minuti, solo quello. Per quanto riguarda la sostanza: se sei un acuto osservatore intravedi l’essenza della prestazione nei tuoi cosiddetti “termini ad effetto”. Per il resto, grazie del commento 🙂
    Claudio.

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    17 Ott 2011 in 02:46
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    Secondo me sono buone e divertenti ‘ste pagelle.

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    17 Ott 2011 in 17:33
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    abbastanza buone, io avrei dato qualche punto in piu a gago e bojan, ma in generale mi trovo abbastanza d’accordo

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    18 Ott 2011 in 22:05
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    Resto della mia idea, per Matteo: non mi conosci, come puoi pensare che non conosco uno sport? Per il redattore: ripeto, secondo me utilizzi troppi termini ad effetto…rococò

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