Napoli Palermo 3-3. Ora è crisi

Il turno infrasettimanale del Napoli ha un valore molto particolare.

Benitez
Fonte: The Sport Review

Urge dimostrare che la squadra c’è, nonostante la partenza quasi disastrosa. Al S. Paolo arriva il neo-promosso Palermo di Iachini che, come sempre, non rinuncia al suo gioco schierando la sua solita formazione a trazione offensiva. Benitez lascia fuori la sua punta di diamante Higuain e rinuncia a Zuniga con il rientro di Ghoulam. Ancora Mertens preferito ad Insigne, Gargano in luogo di un Jorginho non ancora al 100% ed il brasiliano Henrique per Maggio. Il Napoli deve, dunque, dimostrare tanto e sembra intenzionato a farlo subito. Al 2° basta un angolo di Callejon agli azzurri per sbloccare il risultato. Koulibaly, salito dalla difesa, svetta alle spalle di Bamba e batte un incolpevole Sorrentino per il suo primo gol in maglia azzurra e per il vantaggio dei padroni di casa. Il Palermo appare frastornato ed il Napoli è padrone del campo. Solo 10 minuti, infatti, e i ragazzi di Benitez raddoppiano con facilità. Azione manovrata degli azzurri sull’asse Mertens-Hamsik-Zapata; lo slovacco serve l’accorrente Zapata che apre il piattone destro e disegna una parabola straordinaria che infila la porta rosa-nero nel sette alla sinistra del portiere. Undici minuti ed è già 2-0. Si prefigura una partita in discesa per i partenopei ma, come troppo spesso accade in queste prime giornate, il Napoli spegne la luce e rovina tutto. Al 18° su calcio d’angolo di Barreto, si innalza Belotti che, sfruttando l’incredibile immobilità della difesa azzurra, infila Rafael ed accorcia le distanze. Il Palermo, ora, viaggia più veloce del Napoli; anche nella distanza tra un gol e l’altro. A sei minuti dalla rete di Belotti, infatti, Dyabala serve Morganella sulla fascia destra; il terzino mette in mezzo dove Vasquez, sfruttando un indeciso Rafael, trova il fendente per il pareggio e per il suo terzo gol in campionato. Quattro gol ed una rimonta perfezionata in 24 minuti rendono la partita veramente interessante. Il Napoli prova a riorganizzare il suo gioco dopo la doccia fredda ma continua a rischiare troppo in difesa dove la disorganizzazione regna sovrana. Il punteggio si trascina in equilibrio fino al 45° quando  un lancio di Gargano serve Callejon sulla corsa. Lo spagnolo, a secco dalla prima giornata, si ritrova solo davanti a Sorrentino dove non può sbagliare. Prima del fischio di metà gara il suo letale diagonale porta il Napoli di nuovo in vantaggio. Il secondo tempo inizia con un ritmo più compassato ma non risparmia sortite offensive da entrambi i lati. Da segnalare al 14° una doppia occasione per un ottimo Duvan Zapata che prima non riesce a realizzare in diagonale davanti a Sorrentino e poi prova ad intercettare di testa un tiro di Callejon dalla destra che finisce fuori bersaglio. Al 15° Belotti fa le prove della doppietta personale con un tiro dalla distanza che lambisce il palo alla destra del portiere. Un minuto più tardi l’azione tra Vasquez, Dybala e Belotti è magistrale. La manovra si sviluppa sulla sinistra fino al centro dell’area dove il giovane attaccante infila la porta partenopea per il nuovo pareggio ed il sesto gol della partita. Ora il Palermo ha fiducia ed, in particolare, Vasquez continua a brillare sulla sinistra dove il Napoli è in evidente difficoltà. Al 24° Benitez capisce di dover fare qualcosa ed un buonissimo Zapata lascia spazio all’uomo simbolo del Napoli: Gonzalo Higuain. Ma l’ingresso del Pipita non sortisce i risultati sperati ed il punteggio rimane immutato. Al 38°, Benitez prova il tutto per tutto giocandosi la carta Insigne in luogo di Mertens. Ma il Napoli è stanco, svogliato e sopratutto demotivato. Non riesce a costruire un’azione degna di nota fino al fischio finale. Il Palermo di Iachini, brillante e coraggioso conquista meritatamente un punto preziosissimo in terra partenopea. Sugli scudi le prestazioni di giovanissimi come Vasquez e Belotti, sicuri prossimi protagonisti della nostra serie A. Il Napoli è nel bel mezzo di un incubo infinito. Tutto ciò che costruisce l’attacco è puntualmente vanificato da una difesa mai così vulnerabile dall’inizio della gestione Benitez. I terzini sono diversi da partita a partita e manca un vero leader nello retrovie; onere che Albiol sta dimostrando di non poter sostenere. Stasera, con grande probabilità, si apre la crisi di risultati in casa Napoli con l’obbligo per squadra e società di fare ammenda e trovare una soluzione.

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