Roma, parla Rudi Garcia: “Serviva un giocatore come Gervinho. Pjanic? Giocatore fantastico”

Dopo la brutta sconfitta subita in casa del Catania, la Roma cerca di ripartire in vista della delicata sfida contro la Juventus campione d’Italia.

Rudi Garcia. Fonte: Riccardo Cotumaccio
Rudi Garcia. Fonte: Riccardo Cotumaccio

Nessuno tra i supporters giallorossi si aspettava il rotondo 4-1 con il quale i giallorossi sono usciti sconfitti dal Massimino. Non se lo aspettava nemmeno Rudi Garcia, protagonista della miracolosa stagione del club giallorosso. E’ lo stesso mister francese a parlare, nella giornata di oggi, ai microfoni di Fox Sports:

STADIO – L’Italia ha bisogno di stadi nuovi e Pallotta l’ha capito subito. Avremo il nostro tra due anni. Per fare qualcosa di importante una squadra necessità del suo stadio. E’ una cosa in più per il club che lo ha.

TIFOSI – Volevo ridare l’orgoglio ai miei tifosi e quando vedo tutti i tifosi cantare, penso che questo traguardo l’abbiamo raggiunto alla grande.

FIDUCIA DEI GIOCATORI – “Sì, per esprimere il talento sul campo bisogna avere fiducia al 100% in sè stesso e nella squadra. Io ho lavorato per dare un’identità di gioco alla squadra perchè avevo le mie convinzioni e sapevo quale calcio la squadra dovesse giocare e soprattutto sulla fiducia dei giocatori per esprimere un certo tipo di calcio e perchè quando i tifosi vedono il piacere dei giocatori sul campo prendono anche loro piacere”.

GERVINHO – “Lo conosco bene. Ha esordito in Francia quando allenavo il Le Mans poi è venuto con me a Lille dove abbiamo vinto il campionato e la Coppa di Francia insieme. E’ un giocatore che conosco bene ma anche un uomo che conosco bene. Lui è un giocatore ‘affettivo’, ha bisogno di fiducia, di sapere che può prendere rischi sul campo, perchè se uno prende Gervinho e gli dice: ‘Tu giochi a uno, due tocchi massimo’, meglio non prendere Gervinho. Lui è uno che salta l’uomo, che ha bisogno di fare dribbling e che attacca la profondità; soprattutto quando ho visto la rosa mi sono detto che questo giocatore era necessario alla Roma”.

PJANIC – “So che i grandi giocatori come Messi fanno la differenza ma che bisogna avere anche una squadra dietro. Io ero un giocatore più collettivo che individuale; ora mi fa piacere che ci sia la classifica degli assist; per me è il giocatore che pensa alla squadra, che pensa all’ultimo passaggio, a fare segnare l’altro è molto molto importante non solo per il mio gioco ma per il calcio, penso. Il PSG? No, Miralem è un giocatore fantastico e preferisco vederlo alla Roma. Poi vediamo cosa succederà a fine stagione. Quello che è sicuro è che a lui piace la piazza, il club, il fatto di giocare a Roma. Sono sicuro che se rimane rimane con tanto piacere. Io sono molto contento della mia rosa, stiamo facendo una stagione straordinaria; già l’ho detto che il mio obiettivo era fare tornare il sorriso ai nostri tifosi e quando vedo dopo la partita con il Milan la gente che rimane a cantare con tanti sorrisi, penso che questo traguardo l’abbiamo raggiunto da tempo.

LIGUE 1 – Per fortuna che c’è il Psg ed il Monaco, perché per gli altri è difficile la situazione dal punto di vista economico. Questi due tirano su molto la media. Non mi piace vedere che Ranieri sia messo in discussione, un allenatore va lasciato tranquillo e così può dare il meglio.

EUROPA – In Italia si segnano tanti gol, ma sul piano tattico si usa molto la difesa a cinque, a tre quando si attacca. La Juventus ha fatto scuola su questa cosa, ma ci sono il 40% delle squadre che giocano cosi. Il ranking Uefa bisogna migliorarlo, perché rischiamo di perdere squadre in Europa. Per questo l’impegno deve essere al massimo. Anche noi saremo protagonisti e faremo il massimo. Mi piace vedere il calcio internazionale, non solo la Francia, ma anche gli altri campionati maggiori. Voi giornalisti fate uno dei più bei mestieri del mondo. Se hai la passione per il calcio e fai il giornalista sportivo sei fortunato.

MOURINHO – “E’ davvero un grande allenatore, vince in tutte le squadre che allena. Poi sulla comunicazione non posso dire niente, è il suo modo di fare, di mettere sempr pressione sugli altri. Quello che mi piace del suo modo di allenare è che protegge sempre i suoi giocatori, questo lo trovo molto normale, è un po’come una madre con i suoi bambini, nessuno può dire qualcosa di male o toccare i suoi figli. In questo ci assomigliamo un po’”.

LIVERPOOL – Liverpool è un grande club. Ho giocato un ottavo di finale contro di loro, hanno un inno che sembra quello della Roma. Hanno una tifoseria di alto livello e non sono stupito dalla loro stagione. Hanno perso una partita importante contro il Chelsea ma possono vincere quest’anno.

ATHLETIC BILBAO – “E’ una squadra che gioca bene. Io ho seguito Bielsa, che adesso dicono vada al Marsiglia. In Spagna ci sono molte squadre che giocano a calcio, è quasi una religione in Spagna provare ad avere una squadra che giochi bene al calcio, con passaggi corti. Ogni squadra in Spagna prova a fare questa cosa ed è una cosa che mi piace”.

ATLETICO MADRID – Simeone ha fatto qualcosa di importante e puoi vincere la Liga e la Champions, una grande stagione.

BARCELLONA – Io vedo qui a Roma giocatori con un’età importante come il Capitano, Taddei o De Sanctis, che fanno ancora cose importanti alla loro età e nella loro testa sono più giovani di tanti giovani che giocano. Per questo dico che quando hanno la fortuna di avere Xavi, Iniesta e altri campioni il Barcellona possa avere ancora giorni importanti. Hanno perso il portiere, Valdes e la sfortuna loro forse è anche questa. Ogni allenatore ha le sue qualità, ognuno ha anche le sue convinzioni ma poi quello che bisogna avere sono i risultati perchè alla fine siamo tutti giudicati per i risultati. Non conosco una società che tiene un allenatore per le sue convinzioni se non ci sono i risultati”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Su questo sito utilizziamo strumenti nostri o di terze parti che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche di uso/navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare opportunamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo usare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noi. Cookie policy