Roma-U21, è scontro su Destro: “Infortunato in Under 21”. “Falso, male già da prima”

A Roma, Mattia Destro non è di certo un caso. O meglio, si può parlare di incognita, ma del suo percorso post-operazione sappiamo ormai quasi tutto. Infortunatosi in semifinale di Coppa Italia con l’Inter, operato il 26 gennaio a Perugia dal professor Giuliano Cerulli, rimesso in campo (forse) troppo presto nel finale di stagione, una presenza nell’Europeo U21 in Isreaele e poi la lunga, difficile riabilitazione. Condita da particolari (e da polemiche) forse un po’ di troppo.

Fonte: Biser Todorov
Fonte: Biser Todorov

NON HA MAI RISCHIATO LA CARRIERA – “Mattia Destro si è infortunato di nuovo in Nazionale. L’operazione era andata benissimo e la Roma non ha sbagliato nulla nella sua rieducazione”. Lo ha dichiarato, all’emittente radiofonica ReteSport, proprio il professor Giuliano Cerulli, che spiega: “L’ho operato di meniscectonia, la lesione era tale da non essere suturata. L’ho sentito telefonicamente dopo l’intervento, ma poi ha avuto un nuovo infortunio in Nazionale, in Israele. Come accade agli atleti noti e affermati, Mattia ha degli interessi vivi intorno, soprattutto da parte dell’entourage. Proprio l’entourage potrebbe aver cercato soluzioni miracolistiche, decidendo di farlo trattare al di fuori della Roma, lontano dallo staff medico dell’A.S. Roma (a Brescia, ndr). E’ stato controllato dal dottor Cugat a Barcellona, è un mio amico e l’ho sentito. Basta un movimento anche banale per risvegliare il problema, è per questo che i colleghi della Nazionale lo hanno fermato. Chiamarlo infortunio è troppo generico perché basta anche un cambio di direzione per avere un risentimento dell’articolazione. Non è stato rimesso in campo per battere record, non c’è stata fretta. Se Destro avesse avuto degli elementi per accorgersene, sarebbe immediatamente tornato in Italia. Il gonfiore, il risentimento, è arrivato dopo e ha costretto il calciatore, d’accordo con lo staff dell Nazionale, a interrompere l’attività sportiva. Ma Cugat ha detto che non c’erano elementi tali da compromettere anche in futuro l’attività del calciatore. Non ha mai rischiato la carriera. In nessuna parte del mondo può esistere un intervento alternativo, al massimo ne esistono di aggiuntivi, se nascono delle complicazioni associate che, nel caso di Mattia, non c’erano. Presto tornerà in campo”.

“NESSUNA RICADUTA” – Poi la risposta del professor De Carli, membro dello staff U21: “Durante la permanenza di Mattia con l’Under 21 per gli Europei in Israele non c’è stato nessun nuovo infortunio né ricaduta. Non mi risulta inoltre che il post-operatorio abbia avuto un decorso ottimale. Sia l’atleta, sia i sanitari della Roma, mi hanno riferito di numerosi episodi di gonfiore, ma Destro era giunto in ritiro condizioni che non ne controindicavano la sua permanenza. In accordo con i medici sociali, è stato impegnato in allenamenti differenziati, un programma di recupero fisioterapico e soltanto per frazioni di partita. Mattia ha lasciato il ritiro dopo gli Europei con un ginocchio ed un tono muscolare in condizioni migliori di quelle con le quali è arrivato. Non conosco a fondo quello che sia stato fatto dopo, è comunque noto che in alcuni casi l’asportazione del menisco esterno può provocare sequele che comportano ritardi anche considerevoli nel recupero”.

LA PRECISAZIONE – Pochi minuti dopo, il professor Cerulli fa marcia indietro: “Per evitare il rischio che qualche organo di stampa possa equivocare quello che ho detto oggi alla vostra radio, e che è stato da voi riportato correttamente anche sui canali internet, tengo a specificare che il comportamento dei medici della Nazionale nella gestione del calciatore Mattia Destro è stato irreprensibile. E l’infortunio di cui ho parlato, come ho già specificato nell’intervista, può essere stato anche un banale movimento un po’ brusco”. Se sia colpa della Roma o dello staff Under21 non sarà mai chiaro. Oggi, però, si può parlare di un piccolo dramma che vede protagonista – suo malgrado – un giovane talento, ad oggi tartassato da un infortunio che ha tutta l’aria di una maledizione.

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