Nazionale, parla Roberto Mancini: “Ecco la mia Italia con Pirlo, Verratti e Balotelli”
Le voci si susseguono dalla fine della sventurata esperienza brasiliana. Roberto Mancini sulla panchina della nazionale è più che una semplice ipotesi.

Queste le sue parole ai microfoni del Corriere dello Sport: “Prandelli si troverà benissimo, lavora in un grande club e lotterà per lo scudetto potendo sfruttare la preparazione. Io sono arrivato in corsa, non potevo fare di più e sono anche riuscito a concludere una splendida rimonta con la Coppa di Turchia. Prandelli ha fatto bene ad accettare, vivrà una bella esperienza con giocatori come Melo o Sneijder“.
Mancini ha così proseguito commentando le voci di mercato: “Quelle che mi vogliono sulla panchina dell’Italia sono voci, soltanto voci, non ho sentito nessuno. Fa piacere essere tra i candidati, da buon nazionalista, nel senso che sono fiero delle mie origini quando mi trovo all’estero. Anche al Manchester City fui felice di ave messo il marchio italiano sulla Premier League. Raccogliere successi all’estero piace a tutti, abbiamo molti allenatori che hanno raccolto successi sia in Serie A che altrove”.
Qual è la ricetta del Mancio? “C’è bisogno di gente che conosce il calcio e sa pure cosa fare per ripartire, quello sarebbe un ottimo inizio. L’Italia produce giocatori di successo, tra cui anche giovani. Ne cito due: Verratti, titolare nel Psg a 19 anni e grande protagonista ai Mondiali, e Immobile, che andrà a Dortmund. Giocare in Germania lo farà crescere”. Un mix tra giovani e “vecchietti”: “Qualora diventassi ct chiamerei ovviamente i senatori, come Pirlo e Buffon. Balotelli? E’ un bravo ragazzo e gli voglio bene, ma deve capire che il tempo passa per tutti e a 24 anni non può perderne ancora”.