Classifica: i migliori 10 film italiani sul calcio

Il portale “ledieci.net” ha stilato una classifica sui migliori 10 film italiani sul mondo del calcio.

Wikipedia

Ecco la Classifica:
 
10 – Mezzo destro, mezzo sinistro | 1985 – Sergio Martino

La classifica si apre con un film della premiata coppia Sammarchi-Roncato.

I due protagonisti sono i calciatori CIALTRONI Andrea Margheritoni e Gigi Cesarini, il primo tornato dalla parentesi americana e il secondo un ex giocatore pseudo procuratore.
Scenario: la NEOPROMOSSA Marchigiana, due allenatori diversi tra loro (il musicista Coligno e il duro Fulgencio), la dolce e ruspante Mirtilla, sponsor della squadrara, e una serie di vicissitudini che porteranno la piccola provinciale a vincere la MITROPA CUP in Germania.

Una di quelle pellicole “italiane” immortali, che SEDUCEVANO già dal titolo.
Per esteso il film si chiama: Mezzo destro mezzo sinistro due calciatori senza pallone.

9 – Paulo Roberto Cotechiño… | 1983 – Nando Cicero
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Il “Pierino del cinema italiano” ha prestato la sua faccia e il suo corpo alla causa calcistica con un CAPOLAVORO del genere, Paulo Roberto Cotechiño – Centravanti di sfondamento, anno 1983.

Da buon film di Nando Cicero, i doppi sensi e gli equivoci non mancano.

Il Napoli acquista il brasiliano Cotechiño, che però soffre di SAUDADE.
Durante una doccia conosce l’idraulico-sosia Alvaro Cotechino, che la società userà come “stuntman” del centravanti con i tifosi, inferociti a causa dei suoi indecorosi errori in campo.
Da li parte il solito canovaccio: scambio di persona, la bella ragazza del calciatore, il cinico personaggio che cerca di rovinare tutto, la banda di sequestratori…
Insomma: ANNI ’80. A manetta.

8 – L´arbitro | 1974 – Luigi Filippo D’Amico
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L’arbitro. Croce e delizia di spettatori e calciatori.
Da lui dipende in buona parte l’andamento della partita. Direttore, custode delle regole. UOMO. Insultato, spesso e volentieri. Quasi per dovere.

Protagonista di questa pellicola è il celebre Lando Buzzanca, “merlo maschio” del cinema trash anni ’70-’80, che impersona il signor Lo Cascio (assonanza con Lo Bello), arbitro alla disperata ricerca di notorietà.

Il suo PUNTO DEBOLE sono le donne; la moglie e l’amante finiranno per portarlo alla pazzia.
Film meritevole. Ottima Joan Collins.

7 – Il tifoso, l´arbitro e il calciatore
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Due episodi. Nel primo, Vitali è Alvaro Presutti, incorruttibile ed integerrimo arbitro con una vita privata vessata dal capoufficio, dai colleghi e dalla suocera. Viene a sapere che sua moglie Manuela è continuamente corteggiata da un amante focoso, che si penserà essere il calciatore della Juventus Walter Grass, cui Presutti cercherà di stroncare la carriera in campo, venendo a sapere solo in seguito che il “rivale” è felicemente omosessuale. Il losco affare è in realtà gestito dall’amico Sposito (Enzo Cannovale), che come PENITENZA sarà avvicinato dal fidanzato di colore di Grass.
Nel secondo episodio ci sono Mario Carontenuto e il di lui “figlio” Pippo Franco. I due sono proprietari di un bar solo ed esclusivamente romanista. Il problema è che Amedeo/P. Franco ha come fidanzata la bella Patrizia Pecorazzi, figlia del principale di Amedeo, un convintissimo biancoceleste. Commedia degli equivoci.
Il MOMENTO CLOU è il derby, dove Amedeo si sdoppierà tra i tifosi romanisti e laziali, con esiti catastrofici per lui, ma non per il suo amore.

6 – I due maghi del pallone | 1970 – Mariano Laurenti
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Coppia Franco e Ciccio. Pellcola del 1970. Il film rende omaggio all’ex allenatore della Grande Inter, Helenio Herrera, detto “il mago”.

Qui il mago è KK, interpretato da Franchi, ingaggiato dall’allenatore Ingrassetti, alias Ingrassia, per risollevare le sorti della povera squadra di Pizzosiccu.
Franchi è un mago ed un ciarlatano, tanto quanto chi l’ha assunto.

La coppia che si compone sa poco o nulla di calcio. Ma riesce a SBARCARE IL LUNARIO grazie ad una POZIONE sul giocatore Tonino. La squadra si risolleverà ma quando il giocatore verrà sequestrato dall’anonima sarda, il team capitombolerà ripetutamente. Sarà proprio il chiromante a prendere il posto del giocatore, non facendo pesare la differenza.
Film molto piacevole e abbastanza caotico. Un po’ dimenticato dalle televisioni.

5 – Ultimo minuto | 1987 – Pupi Avati
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Dopo una serie di film comici sul calcio, ecco il film drammatico, Ultimo minuto, con protagonista Ugo Tognazzi.

Walter Ferroni è il ds di una squadra che si arrabatta in serie A con risultati mediocri.
La società passa ad un Presidente-aziendalista che ESAUTORA Ferroni.
I risultati scarseggiano, i tifosi premono, e il Presidente si vede COSTRETTO a richiamare Ferroni. Non appena questo torna i risultati cambiano, ma il sistema calcio rimane IMMUTATO.

Ferroni esonera l’allenatore per assumere la guida tecnica in prima persona. Nel match DECISIVO azzecca un rischioso cambio a partita quasi finita, facendo entrare in campo il giovane Tassoni, al posto dello spregiudicato e corrotto Boschi. Tassoni segnerà il gol decisivo della partita più importante dell’anno, allo scoccare dell’ultimo minuto

4 – Quel ragazzo della curva B | 1987 – Romano Scandariato
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Il biondino napoletano Nino d’Angelo arriva a ridosso del podio con il film “Quel ragazzo della curva B”. La B è il cuore pulsante dello stadio San Paolo, il fortino della tifoseria partenopea.

Il film che ha guardato al futuro, perché anche se è stato finito di girare prima della fine della stagione calcistica ’86-’87, il Napoli vincerà DAVVERO lo scudetto.
Il biondo d’Angelo è un meccanico, capo ultras, carismatico trascinatore della curva napoletana, con il cuore che batte per la bella Maria.

I cattivi sono i CAMORRISTI che cercano di ostacolare la sua attività lavorativa e di tifo.
Nino finisce in ospedale ma, per amore del suo Napoli, finalmente Campione d’Italia, vi evaderà… c’è PUR SEMPRE un tricolore da sventolare.

3 – Il Presidente del Borgorosso Football Club | 1970 – Luigi Filippo D’Amico
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Nel 1970 anche Alberto Sordi è protagonista di un film sul calcio.
Un film assurdo il suo: Il Presidente del Borgorosso Football Club.

Sordi è figlio di Libero Fornaciari, Presidente della squadra di Borgorosso, il “Football Club”. Inizialmente disinteressato alle sorti della squadra ereditata dal padre, Benito non solo si appassiona ma diventa anima e mente del team.
Il match fatale è contro l’eterna rivale “Sangiovese” dove Fornaciari dà in escandescenza andando a prendersela con il direttore di gara e provocando una MASSICCIA INVASIONE di campo.

Una cordata di imprenditori cerca di farlo dimettere, ma durante la conferenza stampa il presidentissimo non solo dice che non si dimetterà, ma addirittura rilancia, annunciando l’ingaggio dello juventino Omar Sivori.

2 – Eccezzziunale… veramente | 1982 – Carlo Vanzina
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Il film si svolge su tre episodi, con protagonista Abatantuono che si “stripla” in personaggi divenuti storici:

Donato Cavallo, tifoso milanista detto il “ras della Fossa”, istigatore di violenza che dopo un derby si SCONTRA con il capo interista Sandrino “’o mazzulatore” lo manda in ospedale e gli ruba la donna.
Franco Alfano, tifoso interista, che passa le sue giornate con alcuni amici pazzi di scommesse calcistiche che da BUONI BURLONI gli fanno credere di aver fatto 13.
Felice “Tirzan”, camionista juventino, che pur di andare a seguire la sua squadra in trasferta a Bruxelles scambia il suo mezzo con quello di un amico slavo, vedendoselo tornare distrutto.

A lato l’incontro tra Tirzan e “Giuvanni ‘gnello”.

1 – L’allenatore nel pallone | 1984 – Sergio Martino
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Il film dei film. Con l’attore degli attori. Lino Banfi in stato di grazia.
Medaglia d’oro per la “Longobarda”, Oronzo Canà e la “bi-zona”.
Nel 1984 il maestro Sergio Martino crea il personaggio di ORONZO CANÀ, bistrattato allenatore di serie A e B, ingaggiato dal cialtronissimo presidente Borlotti per guidare la sua Longobarda al primo anno in massima serie.

Il film è GENIALE, ricco di scene deliranti ed equivoci davvero potenti: dalla fallimentare campagna trasferimenti all’acquisto dello sconosciuto Aristoteles, dallo SCHEMA 5-5-5 alle avventure in Brasile con Bergonzoni e Gigihno, dalla tresca Presidentessa-Speroni al “picchio” de Sisti, da Crisantemi ai tifosi gemelli.
Finale a SORPRESA perchè in realtà Canà è stato chiamato per…
 
Fonte: ledieci.net

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