Ahi Ahi Haiti: Italia raggiunta allo scadere da Haiti. Termina 2-2 l’amichevole pre-Confederations

Impresa Haiti. Appena 36 ore dopo l’arrivo in Brasile, gli azzurri scendono in campo sotto il sole di Rio de Janeiro per il test match contro gli haitiani. I rossoblu trovano il pari nel finale conseguendo un risultato a dir poco inaspettato.

Fonte immagine: Илья Хохлов, Football.ua
Fonte immagine: Илья Хохлов, Football.ua

Prandelli fa riposare tutti i titolari tranne Bonucci, lanciando così le seconde linee. L’Italia sperimentale  si dispone con una sorta di 4-3-3 molto offensivo, con Diamanti e Giaccherini al fianco di Aquilani, play basso davanti alla difesa. In attacco Cerci e Candreva, alle spalle del capitano Gilardino. Pacchetto arretrato formato da De Sciglio e Maggio sulle fasce, con Astori al fianco del sopracitato Bonucci.

Pronti-via e gli azzurri passano dopo appena venti secondi con Giaccherini che sigla il goal più veloce nella storia della Nazionale italiana; gran giocata di Diamanti che libera Candreva sulla sinistra: cross al centro e Giaccherini è il più lesto di tutti a centrare il bersaglio, timbrando la sua seconda rete con gli azzurri. L’Italia mette subito a nudo le lacune tattiche dell’avversario. I nostri premono e sfiorano il raddoppio in due occasioni con Candreva, ma prima la reattività del portiere haitiano, poi la scarsa precisione negano la seconda gioia a Prandelli e soci. Verso metà tempo gli isolani si svegliano con una bella conclusione dalla distanza di Alexandre, tra i più vivaci. Gli azzurri continuano a mantenere il pallino del gioco, fino alla mezz’ora. Successivamente infatti, la formazione tricolore cala, concedendo qualcosa agli avversari. Haiti, sfruttando la forza fisica dei suoi giocatori, riesce a mettere in difficoltà l’Italia. Al 34′ Sirigu è costretto ad uscire sull’indiavolato Saint Preux. Pochi minuti più tardi è ancora Saint Preux a creare lo scompiglio sulla fascia, peccato per lui che Maurice non sia puntuale di testa mancando la sfera di pochissimo. Dopo lo spavento, l’Italia si ricompone e colpisce il palo con la deviazione di Gilardino su cross di De Sciglio. Nel finale della prima frazione, Diamanti dà l’illusione del goal su punizione.

Comincia la ripresa e Gilardino cerca il goal da capitano; troppo centrale la sua conclusione. Nella seconda parte, Haiti prosegue sulla falsariga del primo tempo, tenendo bene il campo. La France si divora la rete del pari, mandando fuori di testa a due passi da Marchetti, subentrato a Sirigu nei secondi 45′. I rossoblu giocano bene. La verve e l’atletismo degli isolani, unite anche a discrete qualità tecniche, creano diversi grattacapi agli azzurri. Prandelli corre ai ripari inserendo De Rossi, Balotelli e Montolivo. Nonostante i cambi,  tra il 65′ e il 70′ Maurice va vicinissimo al pari; Marchetti non si fa sorprendere sul suo palo e poi, lo stesso Maurice, spara alto da buona posizione. Al minuto 72, gli azzurri si scuotono. Marchisio rileva Aquilani e, dopo pochi secondi, segna la seconda marcatura: De Rossi innesca Balotelli che va sul fondo, mette al centro, El Shaarawy calcia, Montrevil respinge ed il principino bianconero ne approfitta da vero opportunista. Malgrado il doppio svantaggio, Haiti non demorde e continua a mettere l’anima in campo. La percussione di Alcenat, conclusasi con la palla che termina di poco a lato, suona come un campanello d’allarme. Al 39′ Astori atterra in area il velocissimo Maurice, per l’arbitro è rigore: il neo-entrato Saurel trasforma dando il La al sogno isolano. Haiti ci crede e al 91′ i rossoblu trovano l’insperato pari sovvertendo ogni tipo di pronostico, ancora con un giocatore subentrato dalla panchina. Peguero (calciatore senza squadra dal 2011) brucia Bonucci sullo scatto e trafigge Marchetti col sinistro: una rete storica che fissa il risultato sul 2-2 generando la festa haitiana.

Prestazione a dir poco mediocre per gli azzurri, forse sopraffatti dalla stanchezza  del viaggio. Domenica ci vorrà ben altro approccio mentale per l’esordio in Confederations Cup.

 

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