Udinese-Fiorentina 3-1: è ancora Di Natale-show, Fiorentina ancora al tappeto
L’Udinese ci ha preso gusto: dopo aver asfaltato l’Inter, la squadra di Guidolin si ripete ottenendo lo scalpo della Fiorentina. Per i friulani è il sesto risultato utile consecutivo; momento-no per la Viola con la seconda sconfitta di fila.
Nel primo tempo la Fiorentina è subito propositiva, provando a sorprendere i friulani al 14′ con una bella combinazione Borja Valero-Jovetic, ma la girata del montenegrino finisce sul fondo. Viola avanti al minuto 18: perfetta punizione di Borja Valero, consueto inserimento di testa di Gonzalo Rodriguez e palla in rete. Nell’occasione sfortunatissimo Brkic, con la palla che picchia sulla sua testa e finisce in porta. I viola sfiorano il raddoppio al 36′: splendida percussione di Tomovic sulla sinistra, il serbo scodella al centro per Aquilani, ma la difesa friulana chiude sul tiro a botta sicura dell’ex rossonero. Al 45′ l’Udinese pareggia: Romeo assegna un penalty per fallo di Migliaccio su Domizzi. Di Natale è freddissimo e non sbaglia, realizzando il suo gol numero 13 in campionato.
Nella ripresa la squadra di Montella prende subito il comando delle operazioni, presidiando con continuità la trequarti dei bianconeri. Intorno al quarto d’ora due lampi viola: prima Borja Valero non sfrutta una bella verticalizzazione di Rodriguez. Poi Ljajic si trova a tu per tu con Padelli, ma temporeggia troppo e la diffesa friulana recupera, costringendo il serbo a calciare malamente alto. L’Udinese aspetta guardinga e nel giro di 2 minuti piazza un uno-due micidiale: prima Di Natale brucia Neto su splendido lancio di Lazzari, realizzando un gol identico a quello realizzato contro l’Inter. Neanche 60 secondi dopo Muriel prova dalla distanza un tiro senza pretese, ma Neto non riesce a controllare la sfera combinando la frittata. La partita finisce praticamente qui, con la viola incapace di reagire alla tremenda doppia mazzata. La squadra di Guidolin conquista altri 3 punti fondamentali per la propria classifica, cominciando a strizzare l’occhio alla zona Europa League. Brusca frenata per i viola, che si allontanano dalle posizioni nobili che portano in Champions.