Lecce, Cheva intervistato dalla Gazzetta: “Spero ancora nel miracolo salvezza”

Un Chevanton in versione “amarcord” quello intervistato oggi dalla Gazzetta dello Sport. L’attuale attaccante del Colon (3 gol nel torneo di Apertura) ripensa alla stagione 2003-2004, quella con Delio Rossi in panchina, quando il Lecce era nella stessa situazione di classifica di quest’anno: 9 punti nelle prime 16 partite. Magari riuscissero a ripetere la nostra rincorsa. Ma le situazioni – precisa Cheva – sono paragonabili solo per i punti in classifica a fine dicembre. Per il resto, quella squadra poggiava su un gruppo solidissimo, al di là dei valori tecnici e  soprattutto di un attacco nel quale c’eravamo io, Vucinic, Bojinov e Konan. Contavamo su trascinatori come Tonetto,   “Giaco”,   Bolano, Franceschini, Sicignano, Cassetti  e Silvestri, oltre al giovane Ledesma. Insomma, senza nulla togliere all’attuale Lecce, non credo proprio che regga un confronto con quella formazione”.

Fonte foto: Marco Perrone

Chevanton, inoltre, racconta alla Gazzetta di aver incontrato in vacanza a Punta del  Este, in Uruguay, gli ex compagni Giacomazzi e Olivera: “Mi sono incontrato con Guillermo e Ruben e abbiamo parlato del nostro Lecce. Credono che  la squadra possa restare in A, ci mancherebbe! E anch’io spero ancora nel miracolo di conquistare la salvezza.

Tornando, invece, sul mancato rinnovo con la maglia del Lecce Chevanton chiarisce ancora una volta che pur di giocare nel Lecce non avrebbe fatto questioni sull’ingaggio: “Mi fa rabbia pensare che mi hanno tolto il Lecce, dopo che avevo accettato un ingaggio, nella scorsa stagione, di  appena 100 mila euro. Pur di indossare ancora la maglia giallorossa, non avrei fatto questione di denaro. Ma non ha più senso parlarne, mi sono arreso: sono sempre innamorato del Lecce, però non ho speranze, perché questa società mai mi riprenderebbe”.

Infine il calciatore del Colon mostra il suo rammarico per non poter far coppia in giallorosso con Di Michele: “Ho concluso lo scorso campionato in ottime condizioni fisiche. Avrei avuto forza e testa per firmare 10-12 gol in questa stagione. E al fianco di Di Michele mi sarei divertito tanto: in coppia, non daremmo riferimenti ai difensori avversari. Ormai, però, io sono il passato: conta solo la salvezza del
mio Lecce!“.

 

Fonte: Gazzetta dello sport

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