I bidoni della storia: la peggiore formazione dell’Atalanta dal 2000 ad oggi

L’Atalanta è sempre stata una squadra famosa per il suo vivaio, offrendo al “mercato” gioielli preziosi che hanno sempre ben figurato nel panorama nazionale ed internazionale.

Ma si sa, non tutte le ciambelle escono col buco… e noi di SoccerMagazine abbiamo provato a mandare in campo una formazione di “bidoni” che dal 2000 ad oggi hanno vestito la casacca nerazzurra della Dea.

Lo schema è un 4-4-2, ottimo per una squadra che si è sempre distinta nella lotta alla salvezza e che, con questi elementi, avrebbe comunque fatto fatica a raggiungerla.
 
Nicholas Caglioni: Attualmente al Crotone, è stato un girovago dell’Italia calcistica e quasi sempre tra serie cadetta e squadre di Lega Pro. All’Atalanta ha avuto spazio soltanto nelle amichevoli settimanali, perchè il campo, da titolare, non l’ha mai visto…
 
Gleison Pinto dos Santos: arrivato all’Atalanta come una giovane promessa da lanciare nel calcio italiano, questo giovane difensore brasiliano si ricorda poco tra le file atalantine. Gioca infatti solamente sei partite per poi essere mandato in prestito al Monza. I tifosi della Dea, non lo rivedranno più.
 
Adama Mohamed Sarr: prima al Treviso, poi al Milan, questo difensore senegalese veste la maglia nerazzurra in sole sei occasioni, senza però lasciare il segno. Abbandonato il calcio italiano comincia a girare l’Europa, finendo attualmente nell’Ofi Creta; ma siamo sicuri che a Bergamo non manchi…
 
Adrian Madaschi: senza dubbi una meteora per i tifosi atalantini… Acquistato all’età di 15 anni, niente po po di meno che dall’Australia (Perth), questo difensore ha visto soltanto i campi d’allenamento della squadra. Trattenuto per tre anni nel vivaio atalantino, i dirigenti provarono a farlo maturare in prestito prima a Monza e poi a Pistoia…senza successo. Cosi, al rientro a Bergamo, si decise di risolvere il contratto con un anno d’anticipo. Attualmente milita nel Jeiu United, in Corea del Sud!
 
Kewullay Conteh: diciamo che all’Atalanta è stato molto sfortunato, ma rappresenta un caso più unico che raro. Infatti, fu acquistato dal Palermo nella stagione 2006/07, ma ebbe l’occasione di scendere in campo una volta sola in tutta la stagione a causa della malaria, contratta da una puntura di insetto durante un ritiro con la nazionale della Sierra Leone. Della storia recente, si ricorda l’implicazione nella vicenda del calcioscommesse.
 
Vinicio Espinal: 13 presenze in tre anni non sono un ottimo curriculum per metterlo tra i “grandi” della Dea. A Bergamo più che per le imprese calcistiche, lo ricordano per essere stato arrestato il 6 luglio 2012 in seguito a disordini da lui provocati all’ufficio immigrazione della Questura.
 
Nelson Abeijon: approdato all’Atalanta con ottime referenze al Cagliari alle spalle, questo centrocampista uruguaiano sembra essere venuto a Bergamo per riposarsi un pò. Cinque presenze, nessun gol e tanti dubbi sul suo acquisto…
 
Francisco Josè da Costa detto Costinha: un vero e proprio mistero! Monaco, Porto, Dinamo Mosca ed Atletico Madrid, oltre a 53 presenze nella nazionale portoghese, fanno di lui un vero e proprio lusso da sfoggiare nello stadio Atleti Azzurri d’Italia. Come se non bastasse ha un ottimo rapporto con Josè Mourinho, ma tutto ciò non basta. e diventa di fatto una “pippa” clamorosa. Il suo caratteraccio entra in tackle nel rapporto con squadra e società, cosi da giocare esattamente 54 minuti in tre anni! Non un record…di più!
 
Miguel Layun: chi??? No, perchè di lui se ne ricordano davvero in pochi, nonostante sia passato da Bergamo soltanto due anni fa. Entra di diritto negli almanacchi per essere il primo calciatore messicano a debuttare nel campionato italiano, ma le sue due presenze e la spedizione al mittente, faranno ben pensare i dirigenti nazionali a pescare nel campionato del Messico d’ora in poi.
 
Davor Vugrinec: Arrivato dal Lecce, dopo un intenso duello di mercato con il Milan, sembrava poter diventare uno dei pilastri dell’attacco nerazzurro. Inutile dire che così non fu. Se si cerca qualcosa di lui sul web, lo vedrete additato come “quello che scivolava sempre”.
 
Davide Sinigaglia: Viene acquistato nel gennaio del 2005, i tifosi bergamaschi nutrono molte speranze. Speranze che vengono spente dall’improponibile capello impomatato e dall’inguardabile maglione rosa il giorno della presentazione. Un goal, abbastanza casuale, poi più nulla.
 
Allenatore: Antonio Conte. Forse l’Atalanta passerà alla storia per averlo fatto diventare un “bidone”, mentre adesso sta vincendo Scudetti e sta stupendo buona parte del calcio mondiale. Fatto sta che Antonio Conte a Bergamo è stato “odiato” e bistrattato, facendosi ricordare più per le polemiche ed i litigi, piuttosto che per i risultati raggiunti in campo.
 
In panchina, a disposizione di Mister Conte, tanto per non farci mancare nulla troviamo: Ivan, Fissore, Terra, Rantier, Pagano, Colombo.

 
Per tutti i bidoni e i big…

 
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