I bidoni della storia: la peggiore formazione del Siena dal 2000 ad oggi
Squadra che vai, bidone che trovi.
E allora ecco che la redazione di SoccerMagazine si è divertita a proseguire il viaggio verso l’Italia dei “bidoni”, quei giocatori che, arrivati nel nostro campionato dal 2000 ad oggi non hanno lasciato alcun segno di se o delle proprie prestazioni, e quando l’hanno fatto il segno è stato tutt’altro che positivo.
Il viaggio oggi fa tappa in Toscana, una delle regioni che più squadre regala al nostro calcio professionistico. Siena è la città prescelta; una città che nelle ultime stagioni ha saputo conquistarsi la simpatia di molti addetti ai lavori, prima da matricola che cerca la salvezza e poi da lottatrice instancabile per mantenere la postazione in massima serie.
Anche quest’anno la formazione bianconera se la giocherà fino all’ultima giornata, forte di una rosa esperta e competitiva. Eppure, anche in Toscana hanno dovuto fare i conti con quelli che avrebbero fatto meglio a giocare altrove.
SoccerMagazine propone allora un’ipotetica formazione dei bidoni passati per il Franchi dal 2000 ad oggi.
Anssi Jaakkola: Finlandese classe ’87, arriva a Siena con grandi speranze e con la nomea di predestinato, dopo buone prestazioni in patria sia con la maglia del club che con quella delle nazionali minori.
Nei tre anni d’Italia, una sola presenza col Siena, il 18 Maggio 2008 in Siena-Palermo, e un prestito in Lega Pro alla Colligiana dove mette insieme sole due presenze con tre gol incassati. Se voleste ancora vederlo giocare vi consigliamo di seguire la serie A scozzese.
Ghislain Akassou: Ivoriano del ’75, gioca in patria e poi in Svizzera, a Lugano, prima di arrivare in Italia. Dopo un anno alla Pistoiese viene prelevato dal Siena nel 2002 e vi resterà fino al 2004, tra serie B e serie A, collezionando 10 presenze senza lasciar alcun segno.
Dopo il prematuro ritiro nel 2006, oggi è un procuratore sportivo in Costa d’Avorio.
Roque Júnior: Prima vincitore della Coppa del Mondo col Brasile nel 2002 e della Champions nel 2003 col Milan, poi meteora nel Siena. La squadra toscana, con la quale disputò solo 13 partite dopo esservi arrivato in prestito nel 2004, significò per lui il primo passo verso quella che poi fu la fine della sua carriera.
Konstantinos Loumpoutis: Dopo sette anni in patria, il greco sbarca in Italia grazie al Perugia, che lo acquista nel 2002. L’anno successivo vestì la maglia del Siena, collezionando coi toscani due sole presenze e nessuna voglia di restare in Toscana.
Subito ceduto in Olanda, oggi milita nella Serie B greca.
Juarez: I più attenti si ricorderanno sicuramente di Juarez de Souza Texeira, difensore brasiliano arrivato in Italia grazie al Lecce e rimasto nel Belpaese fino al 2006, vestendo la maglia di Bologna e Udinese tra le altre.
Fu proprio il Bologna a girarlo in prestito al Siena nel 2004: in Toscana però non lascia un buon ricordo, e le sue 13 presenze non servirono ad allungare la sua esperienza con la maglia bianconera.
Matteo Paro: Da astro nascente del calcio italiano a svincolato, questa la parabola tutta discendente di Matteo Paro. Il primo italiano della nostra formazione arriva a Siena nel 2005, con la fama di giovane gioiellino prodotto dal vivaio della Juventus.
In toscana 18 presenze e un peso che non sembra sopportare, viste le discontinue prestazioni messe in luce.
Dopo esser tornato alla Juve nell’anno della B, ha girovagato tra Genoa, Bari, Piacenza e Vicenza, squadra da cui s’è svincolato la scorsa stagione.
Ahmed Barusso: A continuare la nostra mediana, un altro giocatore destinato a non sbocciare, il ghanese Ahmed Apimah Barusso. Acquistato dalla Roma nel 2007, arriva a Siena in prestito un anno dopo, con i toscani pronti a puntare su di lui per innalzare il tasso tecnico della squadra. Peccato però che tra problemi personali e infortuni, il giovane ghanese metta insieme tre sole presenze: un po’ pochino per lasciare il segno.
Lambros Vangelis: A Siena fin dai 17 anni, questo greco classe 1982 ce l’ha messa proprio tutta per non entrare nei cuori dei tifosi. In quattro anni di Siena, dal 1999 al 2003 in Serie B, solo due presenze per lui. Dopo un anno a Verona, neanche troppo negativo, fa cosi ritorno in patria, dove oggi veste la maglia del PAS Giannina.
Roberto Nanni: Ad aprire il reparto d’attacco non poteva essere che lui, l’argentino Roberto Nanni. Arriva al Siena nel 2005 dopo aver trascinato coi suoi gol prima il Velez in patria, poi Dinamo Kiev e Almeria in Europa.
In Toscana, però, il ‘Pistolero’ che avrebbe dovuto fare caterve di gol non riesce a siglare neanche una rete nelle otto presenze collezionate. Dopo un breve passaggio tra Messina e Crotone, se ne torna in patria, un paese che gli porta sicuramente più fortuna.
Rey Volpato: Anche qui, altro gioiello del vivaio della Juventus che però non tiene fede alle promesse fatte. Rey Volpato arriva al Siena nel 2005, girato in prestito proprio dalla Juve, e con i toscani farà il suo esordio in A a soli 19 anni e siglerà anche due reti nelle tredici presenze collezionate. Nella primavera di quell’anno, però, la rottura del crociato trasforma in calvario la sua avventura, spedendolo nel dimenticatoio dei tifosi del Siena e del calcio che conta. Oggi milita in Serie D.
Levan Melkadze: Promessa del calcio dell’Est, questo attaccante georgiano classe 1979 arriva a Siena nel 2001, in prestito dal WIT Georgia, con la fama di bomber nascente. Dei suoi mesi in Toscana, però, nessuno ha più ricordo, forse anche per le zero presenze marcate a tabellino.
Non è di certo un problema se non lo ricordate.
Allenatore – Andrea Mandorlini: Scelto per guidare il Siena nel 2007, l’allenatore ravennate ci resterà soli due mesi. A novembre, infatti, con la squadra ultima in classifica viene esonerato per far posto a Mario Beretta. Con Beretta i toscani finiranno quella stagione al tredicesimo posto, conquistando la salvezza in massima serie.
A completare la nostra formazione “ideale”, possiamo aggiungerci elementi del calibro di Garofalo o Pesoli, Coppola o Ricardo Veron, o anche un bomber come Mario Frick che, dopo gol in tutta l’Europa, nei suoi tre anni di Siena riuscì a segnare solo tredici volte a fronte delle ottantotto presenze collezionate.
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